caph- "sanremo"

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erano un paio d'anni ormai che lavoravi come truccatrice per i ragazzi del bunker, ed ormai erano diventati tuoi amici. proprio ora infatti, dopo un'intensa sessione di trucco e parrucco per tutti quanti, stavi cercando di preparare marco.
tu: devo metterti il gel in testa, se continui a muoverti rischio o di fare una cagata o di mettertelo negli occhi
m: ma è fastidioso
tu: lo so e figurati dopo quando dovrai toglierlo
ti guarda con quegli occhi stupen- cosa? no no y/n professionalità, è tuo amico e lavori per lui. basta. scuoti la testa leggermente e torni a cercare di sistemargli i capelli.
tu: ti prego ma stai fermo 5 secondi
m: sono seduto da un'ora
ti guarda incrociando le braccia come un bambino arrabbiato. ti abbassi al suo livello.
tu: se fossi stato fermo ci avrei messo 10 minuti, se ti lascio giocare alla play mentre finisco?
m: giuro che starò fermissimo
alzi gli occhi al cielo e vai a prendergli il controller.
tu: non fare movimenti bruschi ed andremo d'accordo
annuisce e finalmente puoi lavorare in santa pace, anche se questa santa pace ha come sottofondo le bestemmie del tuo amico seduto davanti a te.
tu: principessa spegni che devo truccarti ora
m: dai ma stavo vincendo
tu: rischio di cavarti un occhio, quindi stoppa e poi giochiamo insieme se vuoi
vedi i suoi occhi illuminarsi e sorridi a questo suo lato bambino. gli alzi poi la testa con due dita sotto il mento ed inizi a truccarlo leggermente. correttore, cipria ed una leggera matita.
tu: ora i suoi occhi sono ancora più belli
m: grazie, anche i tuoi lo sono
sbianchi quando ti rendi conto di non averlo solo pensato, MA DI AVERLO DETTO. arrossisci di botto per la figura di merda e abbassi la testa iniziando a sistemare le tue cose.
m: ti ho messo in imbarazzo? se è così non volevo
tu: no no, mi sono messa in imbarazzo da sola. non avrei dovuto dirlo, credevo di averlo solo pensato
sorridi alla sua dolcezza.
m: perché non avresti dovuto dirlo? mi è piaciuto il complimento
tu: anche a me è piaciuto il tuo, dai andiamo a giocare
sorride e vi dirigete davanti al divano per giocare finché non dovrà salutarti per andare a cantare con pino. iniziate a giocare e tra le tue incazzature, le sue bestemmie e le vostre risate passa il tempo. quando poi deve andare lo abbracci, come incoraggiamento, e poi vai a sederti accanto ad huda per vedere l'esibizione.
h: sai ho notato una cosa prima
ti giri verso di lei spingendola a proseguire.
h: marco ti ha dato il suo pad preferito
tu: in che senso?
h: marco ha un pad che non da a nessuno, neanche a sissi e a ludo permetteva di toccarlo, quelle poche volte che giocavano con lui
tu: e come fai a capire che era quello?
h: ti ha dato quello che stava sulla destra sotto la play?
annuisci e lei inizia a sorridere.
h: non lo sposta mai, anche quando lo usa lo rimette lì. lo tratta come suo figlio
tu: e perché me l'avrebbe fatto usare?
h: perché gli piaci, sai come farlo ridere e lo aiuti a non pensare al resto, sai cosa gli piace e lo assecondi in quello che vuole fare. ti ricordo che hai passato 6 ore una volta a cercare di fargli la stessa cresta di fiks
sorridi al ricordo, era venuto da te mezzo correndo con il telefono in mano chiedendoti a ripetizioni "me la fai ti prego? ti suono qualcosa nel frattempo" e non riuscisti a resistergli. avevi passato tutto il pomeriggio a fargliela e lei, per tutto il lavoro, ti aveva fatto compagnia suonando la chitarra e cantando le loro canzoni che tanto amavi.
h: lo vedo che stai sorridendo
la spingi leggermente e sfrutti il "ed ora i bnkr44" detto da amadeus per far cadere questo discorso. durante tutta l'esibizione cantate e ballate come matti ed appena finisce applaudite come se fossero già stati nominati vincitori. magari non lo saranno, ma di sicuro sono i vostri vincitori. appena tornano correte a congratularvi e neanche il tempo di uscire dall'hotel che ti ritrovi un mazzo di fiori davanti al viso. questi fiori poi si abbassano rivelando il volto sorridente di marco.
tu: la tua idea è quella di avvicinarti così?
m: esatto, anche se purtroppo non ho due drink da offrirti
prendi i fiori e li annusi sorridendo.
tu: i famosi fiori di sanremo vanno più che bene
ti sorride e dopo esserti congratulata con gli altri vai a riprendere le tue cose per togliere il trucco e il gel vario.
tu: allora bambini, chi inizia?
neanche il tempo di chiederlo che ti trovi marco accanto.
tu: beh andiamo
sorride e si siede davanti al lavandino.
tu: devo lavarti i capelli e cercare di togliere più gel possibile, poi ti strucco e puoi buttarti sotto la doccia, ok?
annuisce ed inizi a lavargli i capelli massaggiandoli e cercando di fargli il meno male possibile, contando che sono attaccati alla testa. appena finisci gli metti un asciugamano in testa e prendi lo struccante. ti posizioni tra le sue gambe per stare più comoda e subito senti le sue braccia avvolgersi attorno ai tuoi fianchi.
m: così sto più comodo
lo guardi dall'alto e sorridi alla sua stupidità. finisci di struccarlo e quando provi ad allontanarti ti stringe a se.
m: sono stato bravo oggi no?
tu: magnifico
m: e non mi merito un premio?
tu: mhh fammi pensare, che non lo so sa
fa un mezzo broncio e ti avvicina di più a se. decidi di cedere e ti abbassi per lasciargli un bacio sulla guancia ma, avendo già previsto tutto, si gira in tempo e fa unire le vostre labbra. sorridi nel bacio e appena vi staccate appoggia la fronte sulla sua.
tu: allora aveva davvero significato il fatto che mi hai fatto usare il tuo pad preferito
m: sei speciale y/n ricordalo, e ti amo
tu: anch'io biondo ossigenato
dopo un altro bacio lo lasci a fare la doccia e poi vi godete una notte di coccole e baci, la vostra prima notte da persone che hanno capito cosa provano e si sono svegliate.
meglio tardi che mai

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