Capitolo 33

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L'insistente suono odioso che proveniva dalla mia sveglia rossa posta sul comodino alla mia sinistra non cessava mai.

Svogliatamente, portai una gamba fuori dalle coperte, poi l'altra, e solo dopo essere in piedi, cercai di aprire un occhio, subito dopo provai anche con l'altro fallendo come con quello prima.

Portai le mani chiuse a pugno sopra essi è li strusciai forte.

Oggi mi aspetta il mio primo giorno di lavoro e, subito dopo, la prova dell'abito di Zayn.

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Esco dalla machina e mi dirigo verso il grande spazio di Nando's, spingo la porta e entro nel locale.

Un odorino di cibo invade le mie narici, il mio stomaco inizia a brontolare, ecco ci siamo, una come me che mangia un botto non poteva trovare lavoro meglio.

Mi dovrò contenere in tutti i modi.

Mi avvicino alla cassa e un giovane ragazzo mi guarda sorridendomi.

"Buongiorno..ehm..io sono Allyson Pears, ho chiamato l'altro giorno per una prova di lavoro.."

Ci riflette su un attimo e poi annuisce.

"Certo seguimi.."

Faccio per metter piede avanti ma si blocca e si gira verso si me.

"Comunque piacere, io sono Christian"

Un ragazzo stupendo, con un sorriso raggiante e due occhioni blu meravigliosi.

"Piacere io sono Allyson"

Mi sorrise ancora e poi mi fece strada.

"Questo è l'ufficio del capo, in Boca al lupo Allyson" "crepi"

Bussò leggermente alla porta.

Una voce non troppo grossa mi permette di entrare.

"Buongiorno signorina, lei è?" "Ehm..buongiorno signore, io sono Allyson Pears ho chiamato l'altro giorno per una prova di lavoro.." "Si certo, si accomodi, mi ricordo di lei"

Annuisco felice e mi siedo su una delle poltrone di pelle bordeaux.

"Io sono Alessandro, allora avrà una settimana di prova, poi le farò sapere io se è può o non può continuare con noi, come avrai già visto e conosciuto perché penso che la abbia portata lui qua, Christian sarà un suo collega, domani inizierà il suo turno, di mattina sarà a fianco di Christian mentre di pomeriggio a fianco di Kim, la quale conoscerà domani appunto, beh detto questo, al massimo che lei non abbia domande può andare, a domani."

"Per gli orari?" "Gli farò avere il foglietto domani mattina al suo arrivo" "okay grazie tante Alessandro a domani."

Esco dal suo ufficio e appena chiudo la porta tiro un sospiro di sollievo e torno il sala.

"Beh? com'è andata?"

Mi affianco a Christian, il quale mi a posto la domanda, e gli rispondo.

"bene..si bene..pensavo peggio.."
"Non è poi così male come capo.." "No abbastanza cortese"

Ci scambiamo sguardi un po' intimiditi e dopo un sorriso mi torna in mente una domanda.

"Ma è italiano?" "Si, ha origine italiane, si dice i suoi sono italiani e si sono trasferiti prima che lui nascesse qui a Londra" "ah ho capito, vabbè io allora vado, ci vediamo domani mattina, buon lavoro e buona giornata Christian!" "Grazie buona giornata anche a te, Ally a domani!"

Gli sorrido e dopo un suo ricambio esco dal locale.

Pensavo di iniziare oggi a lavorare ma a quanto pare no, ho la giornata libera fino alle 2, bene.

Decido di lasciare la macchina li e andare a fare una passeggiata per il centro, in cinque minuti precisi ci dovrei essere.

Decido di entrane in Hyde Park, passeggio per le vie del parco per una mezzoretta buona dopo decido di tornare al parcheggio e tornare a casa.

Durante il viaggio ricordo che devo andare al supermarket, se oggi vogliamo mangiare devo andarci per forza, la dispensa è vuota.

Alla rotonda giro a destra per la strada del supermarket.

Dopo pochi minuti la scritta gigante gialla, sul cartello rosso, appare davanti ai miei occhi; giro in cerca di un pareggio e un signore esce proprio in quel momento, mi infilo subito e scendo dell'auto. Oggi è il mio giorno fortunato.

Entro nelle porte aperte automaticamente del supermercato prendo il carrello e mi dirigo verso la dispensa di cazzate varie,
quelle che fanno ingrassare di più ma sono le più buone, è più convienienti cosa che è una stroncata perché le mettano a posta a prezzo più basso per farle comprare ma fanno male e basta, però sono così buone dannazione dovrò mettermi a dieta,è di routine.

Prendo tutto il necessario tanto da riempire il carrello e mi dirigo alla cassa.

"Buon giorno Ally" mi saluta cordialmente la cassiera.
"Giorno Cassy" "allora come va?" Ci perdiamo nelle chiacchiere mentre poso la roba sul nastro trasportatore e lei le passa sul coso dell'anti taccheggio.

Prendo le buste piene e saluto Cassy, le porto in macchina e mettp in moto.

Torno a casa e decido di fare una doccia rinfrescante.

Mi spoglio di tutto ed entro sotto il getto d'acqua tiepida, mi rilasso e rifletto un lo troppo capendo che è l'ora di insaponarmi e uscire perché i miei poveri polpastrelli sono tutti grinzosi, finisco di lavarmi e sciacquarmi poi esco.

Scendo in cucina e decido di preparare il pranzo, visto il tanto ritardo che ho causato stando in doccia, faccio veloce e preparo le prime cose che mi capitano sulle mani.

Chiamo Harry che ancora non era tornato a casa e dopo tre squilli risponde.

"Hey allora?" "si tutto okay, sono a casa inizio da domani" "arrivo subito ero da mia mamma" "tranquillo ti aspetto a tra poco"

attacco il telefono e lo poso sul tavolo, mi siedo e avendo fame inizio a mangiare.

Due minuti dopo la porta d'ingresso si spalanca ed Harry entra in casa; si toglie il suo giubbotto e lascia i suoi stivaletti vicino alla porta poi viene a sedersi di fronte a me e insieme a me finisce il suo pranzo.

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Ecco il 33º capitolo, è uno dei più lunghi che abbia fatto.

Scusate l'attesa, è scusate gli errori perché non posso rileggerlo devo uscire, ew.

Scusate ancora e spero che il capitolo sia di vostro gradimento, fatemi sapere se c'è qualcosa di sbagliato e qualcosa che non vi torna o che non ci piace; ve ne sarei grata tantissimo!

Buone vacanze ancora è alla prossima.

vi amo💕

-Asia.

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