La mia vita...mi fa perdere il sonno sempre

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Passammo la notte insieme, a stusciarci, ad avvolgerci tra quelle lenzuola, ad amarci, a fonderci. Avrei potuto rimanerci per sempre tra le sue braccia che sapevano di casa. Ma non era lei la mia casa. Cercavo di sopprimere i sensi di colpa che indossavo come una seconda pelle.
Mi voltai a guardarla. La sua pelle candida, i suoi seni, avvolti dalle lenzuola, le sue labbra, le sue mani che mi avevano fatto toccare il cielo con un dito...tutto era perfetto. Lei era perfetta. Corsi in bagno, soffocando un urlo.


Peccato, tempo sprecato
Siamo ad un passo,
divisi soltanto da un vetro specchiato
Respiro spezzato, un bicchiere scheggiato sopra la moquette


La guardavo dormire. Avrei potuto prendermi cura di quella splendida creatura, se solo fosse stata il mio mondo. Il suo petto si alzava e si abbassava trasmettendomi un senso di tranquillità. Era vita.
"Mi dispiace", dissi sottovoce. Le scostai i capelli dalla fronte. Imprimetti la mia carezza sulla sua guancia. "Pensavo fossi tu" dissi, "invece...era lei".
É sempre stata lei, l'altra persona con  cui condividevo l'altra metá del mio cuore. La mia vita era nelle sue mani.
Si, pensai, pensavo fosse lei, invece era l'altra.

Pensavo fosse lei, invece ... era l'altra Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora