Quando il torto vuole aver ragione

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Dovevo rispondere!
Aspetta, Faye. Adesso ti do la risposta che meriti, pensai, solo...
il pavimento iniziò a muoversi sotto i miei piedi e la stanza a vorticare. Colori sbiaditi danzavano intorno a me e poi...nero.
Persi i sensi.
Credo di aver dormito per piú giorni, perché mi svegliai indolenzita. Evidentemente, cadendo, avrò pure battuto la testa. A quell'ora ormai Freen e Andrea avrebbero dovuto essere già tornate, pensai. Oh no, non siamo potute andare a prendere loro in aeroporto!
Ahia, sentivo bruciore sulla faccia.
Guardai in basso e mi accorsi di avere le mani legate dietro la schiena, bloccate dietro lo schienale della sedia della cucina. Provai a chiamare Faye, ma il suono che uscì dalla mia bocca parve strozzato.
Avevo lo scotch sulla bocca!
Il terrore mi provocò una fitta al cuore.
Nella stanza buia, mi accorsi che dovevamo essere in casa nostra. Si, il soggiorno, la cucina, riuscivo a scorgerle nell'oscuritá.
Dalla porta di casa vidi entrare Faye, seguite da Freen e Andrea.
Siete tornate, ragazze! Mi sentivo sollevata. Ma...perché non mi aiutano?
Mi si avvicinò Faye, sferzandomi un cazzotto nel petto, così forte che mi fece sussultare dal dolore.
"Ha fatto male, vero? Pensa che io ho sentito lo stesso quando mi hai detto di avermi tradita!"
La superò poi Freen che, pensando di volermi liberare, fece una finta.
"Mi hai lasciata per la mia amica", disse, schiaffeggiandomi in viso. Forte. Pensai di star sanguinando.
Andrea, pensai, tu non mi farai del male, vero?
"Certo che te ne farò", mi sputò quelle parole addosso come fossero state veleno. "Tu lo hai fatto!".
Spinse indietro la sedia, facendola capovolgere. Un dolore lancinante alla fronte. aprì gli occhi.
Ero nella stanza da letto di casa nostra. Faye era riversa su di me.
Oh, cielo! Era un incubo!
Niente di tutto quello che successe nel sogno era accaduto, per fortuna.
"Puoi sentirmi? Sei svenuta!"
Respiravo a fatica, guardandomi intorno.
"Ti sento", dissi, tastandomi la faccia.
Le emozioni che provavo al momento erano così intense che cedetti sulle mie gambe.
Dovevo scegliere da che parte stare. Al più presto!

Pensavo fosse lei, invece ... era l'altra Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora