- This is for you
- Scegli questo. - le consigli, mentre dalle sue spalle allunghi il braccio e sfili un volume.
- "L'amore ai tempi del colera" ? - chiede.
- Di Gabriel Garcia Marquez, sì! - le rispondi e la guardi esaminarne la copertina.
- Ehm, l'autore colombiano di "Cent'anni di solitudine"? Ti sei dato alla letteratura straniera? - ti chiede.
- Beh, quell'americana non ha più segreti per me! -
"Che spocchioso", pensi di te stesso, ma se c'è una cosa di cui vai fiero è il tuo amore per la lettura.
E lei lo sa.
L'avete condiviso, vi ha uniti ed è ancora il filo rosso che vi lega, come su quella panchina a contendervi un libro in cambio di un bacio e una cena.
Uno dei fili rossi che ancora vi lega perché, se ci pensi bene, ce ne è una matassa aggrovigliata e inestricabile.
- E' la storia di un amore contrastato tra due giovani. Il padre di lei le fa sposare uno ricco, un medico, perché colui che ama non è alla sua altezza. Lei passa tutta la vita con suo marito: una vita piena, ricca, dei figli, ma non dimentica. Lui lotta un'esistenza intera. Conquista una posizione, si riappropria delle sue origini, di un padre che non lo ha riconosciuto. Ha decine di donne e le ama tutte, ma non come ama lei.
Quando il medico muore, sono ormai avanti con gli anni. Ma si amano ancora, di nuovo.Così contro tutto si mettono insieme, per tutta il resto della vita ... - le spieghi con la passione che sai mettere in ciò che ti piace e la guardi perché è lei la passione che ti anima.
E' lei che ti piace!
- Ed io, che ti credevo un cinico! - ti rimbecca.
- E lo sono! Potrei dare anche lezioni! - l'assecondi. - Ma anche il più cinico degli uomini, se ha amato una volta, è solo un romantico in attesa! - confessi, più a te stesso che a lei.
Ma cavolo! Quando hai imparato a parlare così tanto?
- Devo andare! - annuncia, forse un po' in imbarazzo.
Fuori della tua libreria, aspettate il taxi in silenzio.
Arriva, troppo presto, però.
Accidenti al traffico che proprio ora doveva diminuire.
Allunghi il braccio.
Apri la portiera.
- Mi raccomando, la cravatta! - dice, mentre l'indice scorre sulla fila di bottoni della tua camicia e ti tocca il cuore.
Non rispondi.
Sorridi soltanto, perché quel tocco ti ha scoperto ancora.
Lei entra nel taxi.
Tu spingi lo sportello con le dita sul finestrino e le lasci ancora un po' lì, sul vetro trasparente.
E lei fa lo stesso dall'altro lato.
Poggia le sue, candide, nello stesso punto in cui hai le tue.
L'auto si muove.
Le dita si staccano dal vetro, ma i tuoi occhi non lasciano i suoi.
Due settimane.
Due settimane per vederla ancora!