XIII

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- Maybe, honey, you' re falling for Jess ...

- Allora? - domanda con uno sguardo che farebbe invidia ad un giudice dell'Inquisizione Spagnola.

Accidenti, ci manca solo tua madre! Vuole sapere, vuole che tu le dica tutto.

Già, tutto. Ma tutto cosa, se nemmeno tu sai cosa ti passa per la mente?

- Mi è sembrato che stesse succedendo qualcosa lì fuori! - insiste e ti punta gli occhi addosso.

Ti arrendi, non puoi che arrenderti.

Lorelai non cederà fino a che non avrà saputo.

E in fondo vuoi arrenderti!

E' la tua migliore amica, sai che solo lei può aiutarti a capire.

- E' complicato! - temporeggi.

- Non lo è, se cominci dall'inizio! - ti esorta.

Tiri un sospiro e inizi.

Le racconti di Hartford, di come solo lui, Jess, sia riuscito a farti vedere ciò che tutti ti mostravano; di come, sempre lui, ti abbia restituito a tua madre; di come ti abbia ridato la convinzione, che ti avevano tolta, di poter essere ciò che volevi, come lei ti aveva insegnato.

Le racconti dell'incontro a Philadelphia, del bacio struggente, del male che gli hai fatto confessandogli l'amore per Logan.

E, ancora, della frenesia che ti ha preso al pensiero di rivederlo al matrimonio, il nuovo incontro a Philadelphia, il libro, le parole sussurrate pochi istanti prima e le sue braccia intorno a te.

- Accidenti, se questa non è una notizia! - esclama e si mette a sedere. - E quando pensavi di dirmelo? Perché pensavi di dirmelo, vero? -

- Domani ti sposi ... volevo che fossi serena! - le riveli senza troppa convinzione.

- Sì, sì! - ma sa che è una scusa.

- E Logan? - ti chiede e tu te lo aspettavi.

- Sono confusa ... -

- No, è Jess che ti confonde, tesoro! - e sai che è vero.

- Ti ha sempre confusa. E questo significa solo una cosa! -

- Cosa? -

- Sei tu che devi dirlo a me ... - ed il tono da Inquisizione ritorna.

- Non so. E' che io ... si, insomma, Jess ... quando c'è lui, io ... non so! - farfugli.

- Stai farneticando, piccola! -

- L'ho imparato da te. Quindi se vuoi sapere cosa provo, dimmi come si fa a smettere! -

Sorride come se avesse già capito.

- Allora? - la esorti.

- La risposta te la sei data da sola, tesoro. E' solo che hai paura di ammetterlo. - dice con il tono di una ninna nanna.

- Paura, di cosa? - insisti.

- Dei tuoi sentimenti per Jess! Sei coinvolta, bambina mia. Non dico che l'ami, però ... -

- Accidenti, se questa non è una notizia! - le fai il verso.

Lei ti sorride e ti stringe.

- Andiamo a dormire ora, domani mi sposo! - continua a sorridere.

- Ti voglio bene, mamma! - le sussurri con gli occhi pronti a piangere.

- Io di più! - e ti senti sicura.

Hai ritrovato le coordinate, tutto sta adesso a rimetterti in viaggio!

It's was destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora