– We supposed to be together
- Dovresti tornartene a Philadelphia! – ti dice Luke appena varchi la soglia del suo vecchio appartamento.
Non ci puoi credere: ti manda via!
- Se è per stamattina … - fai per scusarti, ma lui ti interrompe.
- E’ chiaro che stare qui … lei, lui … ti fa star male. Lo vedo! – ti confessa, con la sua solita goffaggine. - Non voglio che per me … non voglio che tu stia male! – continua d’un fiato.
Per un attimo hai creduto che ce l’avesse con te.
Ma quando capirai che ti vuole bene davvero?
Che si preoccupa per te?
Forse mai: fare l’abitudine ad avere una famiglia, qualcuno che tiene a te incondizionatamente non è facile, soprattutto se è arrivato quando credevi di dover fare per sempre da solo!
-Non me ne vado, invece, zio Luke! – sei deciso.
E non ammetti repliche!
- Mi hai dato una casa, un sostegno, l'affetto e mi hai difeso, inimicandoti questo buco di città. Non mi perdo il giorno più importante della tua vita perché un cretino crede di aver vinto alla lotteria! –
- Sei ancora innamorato, vero? –
Scuoti la testa.
Non penserà davvero che ne parli?
Con lui, poi …
- Sì! – confessi, anche se non avresti voluto.
Sarà che starle vicino riaccende le speranze.
Sarà che, come tutti gli stolti, credi che l’amore vero non abbia fine.
Sarà che l’ami e basta!
A conti fatti cosa importa?
E’ così e non si cambia.
E tu non te ne vai!
Per Luke, ché non lo merita.
Per lei, perché vuoi stare ancora un po’ a guardarla e per te stesso, perché sei forte e ce la puoi fare!
E poi … e poi, al diavolo tutto!
Perché la rivuoi!
Lo hai detto e ora non ti puoi più arrendere.
Non ti puoi arrendere, se anche lei ancora ti guarda!
Sì, la rivuoi, perché siete fatti per stare insieme.
E anche lei lo sa.
Devi solo farglielo ricordare.