XI

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- " I love you"

- Ehy! - lo chiami, mentre poggia la mano sulla maniglia della porta del locale.
- Che fai in giro a quest'ora? - chiede, abbandonando la presa.
- Sono stata da Lane ... - spieghi e lo guardi.
- Quattro chiacchiere, un film e tante schifezze da mangiare? - azzarda.
- Cose da donne! - gli rispondi e ti senti gli occhi addosso.
- Tu? - vuoi sapere.
Non risponde.
Sventola un libricino che aveva nella tasca dei pantaloni.
- Al buio? Non era più comodo leggere sdraiato, sul letto nell'appartamento di Luke? - chiedi, aspettando la sua voce.Sorride.
E continua ad accarezzarti con gli occhi.
Sei diventata matta.
Hai perso la testa, completamente!
Il tuo ragazzo dorme nella più bella stanza del Dragon Fly e tu ti lasci guardare così?
O forse ti guarda come guarderebbe chiunque.
Sei tu che vorresti qualcos'altro!
Cosa?
Una carezza, un bacio?
Le mani intorno alla vita per smettere di respirare?
Cosa?
Che dicesse ancora " Ti amo" , come la sera al falò?
Sì, sei diventata proprio matta!
- Luke è una pila elettrica ... - confessa.
- Non dirlo a me! Mamma è fuori di sé. Credo sia posseduta! - ridi.
- Chiama un esorcista, allora! - suggerisce e si è fatto più vicino.
- Potrei chiedere a mia nonna! - scherzi e il suo profumo occupa la tua mente.
Ha sempre profumato così la sua pelle?
Questo non lo ricordi.
Sai solo che ti ha sempre inebriato e fatto pensare a cose proibite.
Come adesso!
Oh Signore!
Dovresti tornartene a casa e metterti a dormire ...
- Torni a casa, ti accompagno? - chiede, come se ti avesse letto dentro.
Annuisci.
E' tardi, per strada nessuno.
E' buio.
E menomale!
Si vedrebbe quello che pensi.
Lui lo vedrebbe.
E' bravo, è sempre stato bravo a guardarti dentro.
E lo è ancora!
Per questo ti guarda ... come ti guarda!
- Allora lo hai letto? - chiede.
- Marquez? Sì, tutto d' un fiato. E' davvero ... - cerchi le parole - ... intenso e vibrante! -
- Avevi dubbi? Quando mai ti ho consigliato qualcosa che non ti è piaciuto? - si pavoneggia.
- Hemingway a parte? Mai! -
E' vero. Hemingway e Ayn Rand a parte, avete gli stessi gusti.
- Tu lo credi possibile - lo interroghi.
- Cosa? - e le vostre spalle si toccano.
- Che si possa amare la stessa persona per tutta la vita? -
- Sì! - risponde deciso e i suoi occhi si fermano tra le lucine che avvolgono le colonne del gazebo.
- Quindi l'amore può essere eterno? - insisti.
- Quello vero, sì? - risponde e tira fuori la mani dalle tasche. - Eterno e assoluto! - sottolinea.
Taci e neanche lui parla.
Hai paura, senti le labbra che tremano.
"Tu mi ameresti in eterno?", vorresti chiedere.
Ma hai paura!
Di qualunque risposta.
Se rispondesse di no?
Se dicesse che ha smesso quella sera a Philadelphia?
Il cuore si perde nel vuoto al solo pensiero.Ed il fiato ti manca.
E se dicesse sì, invece?
Oh Signore, se dicesse che mai ha smesso, né lo farà?
Il cuore si perde ancora, in un differente senso di vuoto.
Tu ti perdi.
I gradini del portico di casa tua sono finiti. La porta aspetta di essere aperta.
Ti guarda, come se volesse sentirti rispondere alle domande che prima hai fatto a lui.
- Ci vediamo domani al matrimonio! - invce dice soltanto, rompendo il silenzio che si spande come un' eco nella tua testa.
Non rispondi.
Non fai in tempo.
Il suo viso si avvicina.
Le labbra toccano la tua guancia che bolle come bruciata dal sole.
Chiudi gli occhi perché l'equilibrio ti manca.
"Non te ne andare" , lo supplica il tuo cuore!
- Lo sai ... - dice, mentre è ancora vicinissimo. - Lo sai che potrei amarti per sempre! - sussurra e i polsi ti tremano.
Sì, lo sai: uno come lui ne sarebbe capace!
E tu, di cosa saresti capace?

It's was destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora