Capitolo 9

214 19 2
                                    

Un demone di una bellezza crudele, ecco cos'era Lucifero.

Quello che una volta era il più potente dei Serafini, ora, era dinnanzi a me.

Lo sguardo serio aveva nel profondo un luccichio di qualcosa che però non seppi interpretare.

-Benvenuta nel mio regno- mi disse. Non seppi come comportarmi, dovevo sputargli in faccia tutto il mio odio o fingermi cortese? Decisi la seconda opzione, era meglio restare buone finchè non avessi non avessi trovato il modo di uscire da quel posto.

Non riuscendo a proferir parola per la paura che provavo in quel momento davanti a lui mi limitai ad annuire, non riuscii nemmeno a tenere il contatto visivo, il suo sguardo era troppo intenso.

-In questo momento sarai molto confusa, ti starai chiedendo il perché di molte cose...- Il suo sguardo si fece più intenso, non potevo vederlo, ma lo sentivo. -Bene....lascia che ti spieghi. Il tuo spostamento di stanza e la cessazione delle torture derivano dal fatto che ho capito che non avresti mai parlato, hai del fegato ragazza... quindi ho agevolato la tua situazione, non ne valeva la pena torturare qualcuno che non avrebbe detto niente e che ormai tanto non poteva scappare...-

Sgranai gli occhi. -Cosa?- dissi spaurita alzando la testa.

-Hai capito bene, se un anima entra in uno dei tre regni, Inferno, Purgatorio e Paradiso...- disse l'ultimo con disprezzo -non può più uscirne, è legata ad esso per sempre-.

Sul suo volto angelico si formò un sorriso tra il diabolico e il divertito. -Cadrai lentamente e diventerai una di noi, ma ti toccherà un destino peggiore siccome la tua anima è ancora per poco legata al Paradiso. Ma io potrei aiutarti sai... dimmi come poter entrare in Paradiso e io ridurrò la tua agonia-. In quel momento non sapevo se provavo più odio o terrore.

Sarei diventata ciò che odiavo di più al mondo oltretutto contro la mia volontà

-Non vi rivelerò ma dove si trova il Paradiso- dissi con voce pacata e piena di sofferenza.

-Allora soffrirai le pene peggiori dell'Inferno. Ecco cosa comporta la tua scelta-. A quel punto si alzò dal trono con fare regale e chiamò -Asmodeo!-

Rimasi col fiato sospeso.

Lui entrò da una tenda vicino al trono con passo marziale e si pose alla destra di Lucifero.

-Falle fare un giro degli Inferi, dopotutto deve conoscere la sua nuova casa-.

-Sì mio Signore-

Finito di parlare, Lucifero se ne andò via passando al mio fianco...potei notare di nuovo quella scintilla nei suoi occhi che non sapevo decifrare.

-Sei bloccata qui agli Inferi a quanto pare...Spero che tu abbia salutato i tuoi amichetti pennuti prima di venire qui-. Lo guardai con occhi infuriati e gli dissi -Se per strapparti quella lingua biforcuta dovessi cadere allora ne sarei più che felice di farlo-

-Oh ma sei destinata a cadere comunque-

-Taci-

-Hehehe...tu non mi dai degli ordini ragazzina- ghignò -siamo all'Inferno, un posto sfavorevole per te, e inoltre stai parlando con uno dei demoni più forti degli Inferi e tu continui a fare la strafottente? Non penso che tu abbia molta voglia di vivere allora-

Non mi feci intimorire, non abbassai gli occhi, ma neanche lui lo fece. Ci fissammo intensamente per alcuni interminabili secondi, dopodiché mi disse -La tua casa ormai è questa, ma sappi che qui tutti combattiamo e quindi chiunque deve essere anche il minimo addestrato. Quindi da oggi inizierà il tuo allenamento, dovrai essere pronta per la guerra-

-Quale guerra?-

Sorrise. -Tsk. Quanto sei ingenua...non penserai mica che anche se tu non ci hai detto dove si trova il Paradiso noi non sappiamo trovarlo? Hehehe, è solo una questione di tempo. Adesso abbiamo tutto- disse l'ultima frase guardandomi.

-Ma adesso andiamo, devi conoscere un paio di persone-

-Sono un angelo. Non penso che la mia presenza sia molto gradita...-

-Oh non preoccuparti, ti abituerai in fretta-

-Grazie- dissi io sarcasticamente.

-Avanti alzati e seguimi-

Mi alzai tornando da dove io ero venuta. Mi accompagnò davanti alla mia stanza.

-Non dovevo allenarmi?-

-Vuoi per caso allenarti in vestito? Sai, è solo una mia supposizione eh...ma penso che sia un po' scomodo-

Alla faccia del sarcasmo

-Troverai una divisa dentro. Indossala e esci. Io ti aspetto qua fuori-

-Okay-

Entrai nella stanza e trovai sul letto la divisa. Casacca nera con spalline come quelle delle canottiere, corsetto in pelle marrone con allacci sul davanti, pantaloni grigi molto aderenti che arrivano poco sopra il ginocchio, stivali marroni con lacci simili a quelli del corsetto che arrivano sotto il ginocchio e una specie di copri gomiti.

Indossai il tutto e anche se non era proprio il mio genere mi stava abbastanza bene, a parte i pantaloni...quelli erano troppo volgari. Troppo aderenti! Ma non potei fare molto...non c'erano altri pantaloni.

Mi legai i miei capelli castani in una coda alta mentre la mia frangia spostata di lato e alcune ciocche ribelli incorniciavano il viso.

Uscii dalla stanza e trovai, come aveva detto, Asmodeo ad aspettarmi.

Mi girai a chiudere la porta e fece un commento che mi fece irritare parecchio -Quei pantaloni ti fasciano il sedere alla perfezione, complimenti- disse facendo un sorriso spavaldo.

Mi girai di scatto e cercai di tirargli uno schiaffo, ovviamente mi bloccò la mano.

-Riprova fra qualche secolo ragazzina-

Il suo viso era tremendamente vicino, ma poi si allontanò all'improvviso. -Seguimi-

Mi fece strada attraverso quel labirinto e dopo pochi minuti di cammino arrivammo nella sala che si usava per l'addestramento, era enorme!

Apparecchi per allenarsi erano posti lungo il perimetro mentre al centro c'era uno spazio dedicato al combattimento corpo a corpo.

Ci venne incontro Juvia, accompagnata da un'altra demone dai capelli tinti di blu con tatuaggi e ali metalliche a pipistrello.

-Hihihi così questo è il nostro nuovo giocattolino?-

-Aureen, smettila- intervenne Juvia.

-Uff...rovini sempre tutto- poi si voltò verso di me -Mi divertirò moltissimo con te hihihi. Forza vieni al centro dell'arena-

Si diresse verso il centro dell'arena mentre Asmodeo e Juvia mi portavano verso essa.

-Bene- disse Aureen -vediamo che sai fare-.

SPAZIO AUTRICE:
Ragazzi/e scusate scusate per il nettissimo ritardo! Spero non succeda più. Perdonatemi (°ი°)

L'angelo peccatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora