Capitolo 14

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Buio....solo buio. Ecco ciò che vedo. Cammino ormai da tempo eppure non riesco ad arrivare ad una fine, sembra come se fossi rinchiusa in un limbo senza fine. Senza uno straccio di luce. Senza nessun punto di riferimento.

Isafiel

Mi volto.

Isafiel

Mi guardo intorno cercando di trovare chi mi sta chiamando.

Isafiel non ti fidare di lui..... Alcuni indossano maschere davvero convincenti....Lui non ha mai smesso di indossarla...Lui la usa sempre....E' in accordo con qualcuno....Non affezionarti a lui....Ti sta sfruttando

Ascolto con attenzione ciò che dice la voce, sembra una donna....eppure mi è familiare, ma sembra così antica. Così stanca. Dove l'ho già sentita?

Isafiel ascoltami.....VATTENE....Le ferite al cuore fanno più male di ciò che credi.

Guardami.

Mi volto in cerca di qualcosa, e lontano vedo una figura eterea, come se fosse fatta di fumo denso. L'unico dettaglio che riesco a vedere chiaramente sono i suoi occhi.

L'oceano. L'oceano ha lo stesso colore quando è in tempesta. Profondi occhi di un blu scuro mi stanno fissando, sono così saggi e così pieni di tristezza.

La sua maschera è difficile da strappare....Ma devi credermi....Lui non è ciò che vuole farti credere.

Mi sveglio di soprassalto tutta sudata. Che sogno strano.... Quella voce. So a chi si riferiva. Ma no. Non può essere. Asmodeo non può indossare una maschera così perfetta. Nessuno può fingere così bene!

Mi alzo di scatto e vado in bagno, mi immergo nell'acqua fredda per svegliarmi meglio e rinvigorire i muscoli. Asmodeo....E' vero ciò che ha detto quella voce?

Uscita dalla vasca mi asciugo in fretta e mi vesto, poi mi dirigo a passo spedito verso la camera del mio così detto ''maestro''.

Dopo 5 minuti buoni raggiungo la porta e mi fermo.

Busso.

Non sento nessun rumore all'interno...forse sta dormendo. Ho deciso. Lo sveglio io!

Allungo la mano verso la porta per abbassare la maniglia e entrare. Mi sento tirare all'indietro e mi ritrovo all'improvviso sulla sua spalla.

-E se entrando mi avessi trovato nudo? Sai che non si entra nelle stanze degli altri senza il permesso?-

-Oh ma per favore! Mettimi giù Asmodeo-

-No hahaha! Mi diverte tenerti come un sacco di patate, sembri così inutile! Hahahah!-

Inizia a camminare lungo i corridoi per portarmi poi fuori all'allenamento.

-Ahhhhh! HO DETTO METTIMI GIU'!-

Lui volta di poco la faccia guardandomi con un sorriso furbo.

-Okay.-

Mi sento mancare la sua spalla sotto la mia pancia e mi sento cadere per terra. Cado con un tonfo sonoro sul sedere e mi metto a insultarlo per il dolore.

-Tu! Stupida scimmia con le ali!-

-Scimmia con le ali?-

-Si! Scimmia con le ali! Stupido perché sei stupido, scimmia perché sei dispettoso e con le ali perché sei uno stupido fottutissimo pennuto!

-Woo piano con le parolone!-

Si mette a ridere di gusto. Ma mentre è distratto, poiché pensa solo a prendermi in giro, mi alzo e prendo la mira e..... BOOM!

L'angelo peccatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora