Olimpus 2

Capitolo 4

POV di LOUIS

Tutti gli altri erano arrivati in fretta, sicuramente Harry aveva mandato qualche messaggio a loro sapendo che se non fossero arrivati in tempo, avrebbero camminato a piedi fino alla nostra dimora, e ancora non riuscivo neppure a guardarlo in faccia.

Mi accorsi che con noi c'era persino quel musulmano del cazzo o faraone – tanto erano tutti uguali per me -. Sarebbe tornato con noi, avevano detto e c'entrava sicuramente mio nipote, lo vedevo da come si sorridevano.. che stupidi idioti!

Dovevo portarli tutti di nuovo nella nostra casa, anzi solo sua! Ero così tremendamente arrabbiato con lui, che neanche lo guardai per tutto il tragitto, seppur durò pochi secondi. La cosa peggiore era che lui non mi ascoltava mai e poi non mi dovrei infuriare quando qualcuno lo toccava e lo baciava e da precisare che quello non ero stato io!

Avrei voluto uccidere quel bastardo, ma no, doveva essere un dio immortale, e tra tutti proprio Osiride, che aveva tentato non una ma due volte di baciare il mio ragazzo.

Ammettevo che ero geloso, cazzo doveva essere solo mio! L'avevo lasciato lì triste e solo, mi ero allontanato a causa della mia gelosia, aveva preso il sopravvento e così che ero arrivato al punto di odiarlo, ma in realtà mi mancava moltissimo.

Dopotutto sapevo che molti ci avrebbero provato con lui, era così maledettamente sexy che ne ero consapevole di doverlo proteggerlo a sua insaputa. E sapevo che non lo avrei mai potuto lasciare, mi aveva ammaliato solo con un suo sguardo.

All'inizio tutto era stato semplice, era piccolo certe cose neanche gli passavano per la mente, ma crescendo tutto divenne complicato, molti ci provavano con lui, lo volevano.. volevano quel ragazzo che doveva essere mio e solo mio. Ogni ragazza che mostrava interesse per lui passava un brutto quarto d'ora. Agivo sempre e solo di puro istinto e mai avevo capito il vero motivo dei miei gesti.

Per anni e secoli, nessuno era riuscito a farmi provare qualcosa, volevano solo una cosa da me: potere e solo sesso. Di conseguenza, volevo solo vedere odio, distruzione, terrore, paura perché questo ero diventato io: un ammasso di sentimenti negativi che usavo a mio vantaggio contro quegli esseri stupidi.

Quante volte gli umani si dichiaravano amore reciproco e poi si tradivano, era cosi snervante. Amavo vederli soffrire, erano solo chiacchiere, in realtà l'amore per me non esisteva, era solo un modo per non sentirsi soli o per procreare.

Amavo torturarli, portandoli alla pazzia più totale, tendevano ad avere paure a cose che non potevano comprendere e io li usavo a mio vantaggio, solo per mio un puro e casto piacere.

Parlavano di amore, ma in realtà neanche sapevano cosa significasse, credevano in qualcosa di finto, di non esistente, essa era solo una felicità apparente.. una maschera che gli umani si creavano per darsi una giustificazione, credendo nei sogni e nelle illusioni.

Sapevo che il mio odio contro i miei fratelli, l'avevo scagliato contro quegli esseri umani, solo per vederli uccidersi a vicende. A volte compievano il mio volere da soli, solo per sete di potere o per vendetta o per gelosia.

Avevano portato la Terra più volte alla distruzione, desiderio che anch'io volevo compiere, ma quando lo vidi, qualcosa in me cambiò.

La prima volta che lo vidi, giaceva da solo in un stanza, triste e smarrito, ricordavo ogni suo dettaglio, persino com'era vestito e la cosa che mi colpì fu, vederlo piangere. Non sentivo quel piacere che avevo sempre provato, al contrario, sentivo un immenso vuoto crescere dentro di me.

Da quel giorno mi dedicai a lui, volevo renderlo felice, ma non potevo mostrarmi a lui senza far intervenire i miei fratelli, dovevo sempre agire da lontano. Cominciava a pensare la sua vita insieme alla mia, vederlo come un dio immortale, nessuno l'avrebbe più calpestato, avrebbe tutto quello che desiderasse, l'avrei fatto solo per lui.