Angolo Autrice
Salve, amici. Eccoci, sempre con più ritardo. Ma spero che un po' ne valga la pena.
Nessuna lunga premessa perché ho finito il numero di "sbatti" disponibili per oggi. Solo due cose piccole:
- In questo universo l'unico tatuaggio che ha Rosa sono le mezze lune sul fianco sinistro.
- C'è un poco di citazionismo in questo capitolo. Cena fuori col CDS londinese per chi indovina tutto.
As always, enjoy e facit'm sapè se vi va :)
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Non c'è nulla che possa ribaltare più velocemente una scelta fatta d'istinto come camminarci su nell'aria fresca della notte e Rosa se ne sta rapidamente accorgendo.
Per ogni passo in più, infatti, è sempre meno convinta che presentarsi a casa del Piecuro con nessuna scusa plausibile se non "ti ho riportato una teglia che conservo da mesi e che non ho mai pensato di restituirti in nessuna delle centocinque occasioni precedenti in cui avrei potuto farlo" sia la sua idea più brillante.
Innanzitutto, sta cominciando a considerare le implicazioni legali dell'aver contattato e corrotto la stagista ventiduenne dell'equivalente British del principe del foro alle nove di sera di un sabato qualunque. In sua difesa, Miss Sweeney – Gina, per gli amici – dovrebbe evitare di rispondere ai direct di Instagram quando è brilla e, certamente, dovrebbe evitare di vendersi il capo solo per vedere Taylor Swift al Wembley Stadium.
"You kidding?! I'd sell my mom for the Eras Tour! He's right when he says you're the devil, you know?! Granted, a devil he'd fuck in a heartbeat but whatever LMAO!".
[Sei seria? Mi venderei mia madre per l'Eras Tour! Lo sai, ha ragione lui quando dice che sei il diavolo. Certo, un diavolo che si scoperebbe subito ma vabbè LMAO!]
Così le ha risposto miss Sweeney quando Rosa le ha scritto cosa le avrebbe offerto in cambio dell'indirizzo del suo capo, trovando finalmente un'utilità per quei biglietti che le erano stati regalati dalla madre di una sua cliente mesi fa.
In secondo luogo – anche se non paragonabile ad un capo d'accusa per corruzione e circonvenzione di incapace – Rosa sta anche valutando le ripercussioni psicologiche dell'umiliazione di dover affrontare certi discorsi con l'avvocato Di Salvo, casomai decidesse di fregarsene di come ha ottenuto il suo indirizzo e le aprisse la porta di casa senza alcuna intenzione di assecondare le sue inclinazioni professionali.
In quel caso, infatti, dovrebbe spiegargli com'è che una che si è appena presentata a casa sua con l'aria di quelle tizie navigate dei film americani, che ti bussano alla porta solo coi tacchi a spillo, l'impermeabile e una goccia di Chanel n°5, sta per avere una crisi di panico anche solo contemplando l'ipotesi di ritrovarsi senza vestiti ad un certo punto della serata.
Infine, più banalmente, è l'impossibilità di prepararsi una risposta alla domanda "che ci fai qua?", che sicuramente le farà, a darle la certezza assoluta che l'unica cosa che resta da fare è tornare indietro e dirsi che in fondo ciò che le serviva davvero era una passeggiata al chiaro di luna.
Perché non è tanto l'incapacità di formulare una scusa per Carmine ad allarmarla, quanto il non saper dare una motivazione onesta neppure a se stessa. A pensarci a mente lucida, davvero non sa cos'è che le ha fatto sentire l'urgenza di venire da lui. E non può pensare che sia solo sesso ciò che cerca, perché se così fosse, potrebbe trovarlo in mille luoghi e persone diverse.
E se, invece, è proprio il sesso con lui ciò che vuole, allora non è solo sesso e, dal suo punto di vista, è un motivo sufficiente per averne paura.
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Faccia a faccia?
FanfictionPiecuri AU: prosecutor VS defence attorney. Un universo parallelo in cui Carmine e Rosa non si sono conosciuti negli anni della loro adolescenza ma da adulti a Londra. Da piccoli sono stati sottratti alle loro famiglie: lui lotta per mettere "i cat...