Love On The Brain

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Angolo autrice

Buonasera amici, guess who's back?

Eccoci con un comeback nell'universo dei due clown felici e innamorati. Perchè, come dice quella maledetta di Fede Brasil, non ci possiamo dimenticare di chi ci ha fatto ridere nei nostri momenti più bui.

Nessuna lunga premessa, se non che la storia riprende esattamente da dove ci eravamo fermati l'ultima volta ossia la pura londinese.

Il titolo è una canzone di Rihanna: https://www.youtube.com/watch?v=QMP-o8WXSPM.

Spero vi piaccia e, comm 'e semp, lasciatemi un commento se vi va.

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♪♪♪ I'm fist fighting with fire
Just to get close to you
Can we burn something, babe?
And I run for miles just to get a taste
Must be love on the brain
That's got me feeling this way
It beats me black and blue but it fucks me so good ♪♪♪

[Sto facendo a pugni col fuoco solo per sentirmi più vicina a te. Possiamo bruciare qualcosa, babe? E corro per miglia solo per averne un assaggio. Deve essere l'amore nel cervello che mi fa sentire così. Mi riempie di lividi ma mi fotte così bene.]


Che non sarebbe sopravvissuta al sesso col Piecuro era un fatto di cui Rosa era consapevole da tempo. Solo che credeva che sarebbe stata più una roba metaforica, di quelle da batticuore, farfalle nello stomaco, eccetera. Certo non immaginava che esistesse la possibilità concreta di morte fisica per combustione in seguito all'aver dato fuoco alla cucina di lui.

Il tutto solo per tirarsi fuori da una conversazione che probabilmente alla fine sarebbe avvenuta esclusivamente nella sua testa.

A ripensarci, si stava meglio quando si stava peggio. Ossia in quei tredici minuti di disagio totale che erano trascorsi da quando aveva riaperto gli occhi – nuda, nel letto del Piecuro– a quando finalmente era riuscita ad alzarsi. Tredici minuti durante i quali, distesa su un fianco, l'aveva guardato dormire a pancia sotto, mentre con le dita della mano sinistra aveva giocato coi suoi ricci e tracciato i confini della sua schiena, incurante che potesse svegliarsi da un momento all'altro, sorprenderla nell'atto di adorazione più imbarazzante del secolo e dirle "dipingimi come una delle tue ragazze francesi", solo per lo sfizio di vederla affondare come un Jack Dawson qualunque.

Ora, neanche che avesse un problema reale con le sue spalle era propriamente una novità. Lo sapeva da quella volta che si erano baciati sulle scale di casa sua e lei aveva nutrito istinti omicidi verso la camicia di lui che non si stava magicamente dissolvendo nell'etere per lasciargliele toccare come avrebbe voluto. Ma anche in quel caso ne aveva sottovalutato le implicazioni, nel senso che non sapeva fosse così grave da poterle monopolizzarle il cervello, rendendo impossibile la formulazione di un pensiero diverso da "le sue spalle, le sue bellissime spalle".

Che, dal suo punto di vista, sarebbe rimasto comunque un pensiero più razionale di tutti quelli che avrebbe formulato se lui fosse arrivato a svegliarsi prima che lei avesse abbandonato quel letto. Rosa era, infatti, sicura che al primo accenno di sorriso sulle sue labbra, magari seguito da un "buongiorno" con la voce rauca e sexy da "sicura che tieni di meglio da fare?", lei avrebbe risposto con qualcosa di immensamente stupido, che probabilmente neanche pensa davvero. Del tipo "Buongiorno anche a te. Ti amo, caffè?".

Perciò, sul momento, le era sembrato che cimentarsi in una serie di azioni meccaniche quali seguire passo per passo una ricetta per pancake a prova di idiota potesse darle l'illuminazione divina e offrirle una soluzione al suo nuovissimo dilemma ovvero come svegliarsi affianco a lui senza il rischio di chiedergli accidentalmente se per caso, oltre alla colazione, gli andasse di dividersi anche tutta la vita con lei.

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