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È sabato e si respira aria pregna di tensione nei box McLaren e Ferrari. Non solo perché Lando e Charles stanno segnando dei tempi da cardiopalma, ma anche per il semplice fatto che Maëlys è nel box del pilota monegasco.

Lando e suo padre -di certo non poteva mancare il buon vecchio Adam- l’hanno adocchiata più e più volte. Il pilota ha preferito fingere di star bene e non far trapelare nessuna emozione dinanzi a lei. In pista però si sta comportando come un toro inferocito. Non ha intenzione di regalare a Charles l’ennesima pole per un suo errore. Negli ultimi giorni ha preferito allenarsi e allontanare chiunque -persino Carlos- e prepararsi al meglio per questo Gran Premio.

Adam, d’altro canto, sa che suo figlio tiene in pugno la vera identità di Maëlys e che presto o tardi scoppierà il dramma che farà allontanare una volta per tutte lei e Charles.

Lei che, contro ogni previsione, si trova nel box del monegasco mentre guarda gli ultimi minuti dell’ultima sessione di qualifica. In pole provvisoria c’è proprio lui, ma Lando ancora deve completare il giro. Si migliora nel secondo settore e...la pole passa a lui. Ferrari si può accontentare di un secondo e di un quarto posto. È Carlos a chiudere la top tre.

Rimane all’interno del box e attende che il pilota si liberi delle interviste.

Quando sono atterrati mercoledì dei paparazzi li hanno perseguitati fino all’hotel. Molti articoli sono trapelati nel giro di qualche ora, domandandosi perché a Monaco lei fosse nel box della McLaren. Nessuno ha osato rilasciare dichiarazioni, nemmeno l’ufficio stampa della Ferrari.

Ci si chiede a che gioco stia giocando la biondina. Lei, che ora sta fissando Charles parlare con Bryan, il suo ingegnere di pista. A Monaco ha provato emozioni fortissime quando ha vinto nonostante fosse nel box nemico con Lando che fumava di rabbia e con la voglia di spaccare ogni cosa avesse sotto mano.

Charles lega la tuta in vita, passa un asciugamano sul viso e giocherella con gli anelli mentre ascolta Bryan. Con lui si trova bene, è grato di averlo al suo fianco, anche se a volte fa di testa sua.

Fa un cenno a Maëlys e chiude la porta dello stanzino con un calcio. Con uno scatto repentino la afferra per i fianchi e incolla le labbra sulle sue.

Dormono insieme la notte. Non si sfiorano neanche per sbaglio. Si scambiano baci ma non vanno oltre.

«Fatti una doccia», sibila la biondina sulle labbra del pilota. «È più importante baciarti», ribatte e aumenta la presa su di lei.

Ansima sulla sua bocca e la schiude per intensificare il bacio. Sono avidi, non si tolgono le mani di dosso. Charles la spinge sul lettino e si fissa tra le sue gambe coperte da un paio di shorts. Le mani scivolano sulle sue cosce pallide, il bacino si scontra contro il suo e i gemiti che emette gli fanno capire che è eccitata.

L’aria è pregna dei loro respiri pesanti.

Le labbra del pilota lambiscono il suo collo. Maëlys riesce a sfilare la maglietta termica e tasta il petto scolpito di Charles. Ribalta le posizioni e sospira quando lo trova già duro. Si struscia appena e lui la tiene ferma per i fianchi.

«Vuoi che ti prenda in questo stanzino? Perché io ho progettato una cena romantica e poi una scopata memorabile in camera da letto».

Non c’è punta di gentilezza. Charles è rude. E a lei piace da matti. Non si aspetta rose e fiori da lui, un comportamento da gentleman. Il suo sguardo è penetrante. Sente le gambe tremare.

Charles infila una mano nei suoi shorts e tasta il tessuto delle mutandine. «Guardati: non abbiamo ancora fatto nulla e sei così bagnata. Ti faccio questo effetto, chérie

Wicked // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora