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Il lunedì Maëlys e Romeo sono a Londra, a casa Beckham. La biondina ha trascorso del tempo con Victoria e Harper mentre David, Romeo e Cruz si sono dedicati al pranzo sul barbecue in giardino.

Maëlys vuole godersi questi pochi giorni fuori dal Principato. Si sente leggera ora che ha abbandonato le vesti di Melody. Ha sotterrato quel personaggio, quasi come se non fosse mai esistito. Può essere finalmente se stessa, ma deve fare attenzione con Charles.

«A cosa stai pensando?» chiede Romeo.

Sono in cucina, lui sta lavando i piatti e lei li asciuga.

«Nulla in particolare»

«Lo sai vero che domenica saremo ospiti nel box di Lando?»

«Sì. Probabilmente non mi rivolgerà la parola. Credo sia meglio che non vada»

«Fossi in voi abbatterei l'orgoglio e risolverei la situazione». Maëlys sospira. «Non c'è nulla da risolvere. È finita, punto e basta»

«E con Charles? Come ti comporterai?»

«Non voglio pensarci al momento. Sono qui per un colloquio, non voglio rovinarmi la giornata e pensare a lui».

L'inglese non insiste. Finiscono di lavare e asciugare i piatti. Victoria è in giardino. Sta sistemando le aiuole. Attraverso la porta-finestra osserva i due ragazzi. Li vede ridere e si ritrova a sorridere. Era da tempo che non li vedeva spensierati.

Qualche ora dopo Maëlys e Romeo sono in giro per la città. Stanno ricostruendo il loro rapporto. Si sono mancati, la malinconia di quell'amicizia pura che li legava all'inizio li ha logorati. Non hanno intenzione di spezzare il filo che li avvolge.

«Sei pronta?» le chiede l'inglese quando si trovano davanti la sede dell'agenzia di modeling.

Lei annuisce e stringe con forza la tracolla. In mattinata si è fatta aiutare da Victoria con alcuni scatti, dandole anche consigli preziosi su come comportarsi durante il provino. È un po' irrequieta, ma riesce a calmarsi tra le braccia del suo amico.

«Ti aspetto fuori, d'accordo?»

Annuisce e percorre il lungo corridoio bianco adibito con alcuni quadri in bianco e nero. Si ritrova davanti a una porta marrone e bussa con la mano che trema. Si schiarisce la voce non appena una ragazza alta, snella e dai lunghi capelli neri la fa entrare.

Si sente piccola e insicura dinanzi a tutte le ragazze presenti. La squadrano quasi fosse un insetto, qualcuno che non dovrebbe trovarsi in quel luogo.

La donna seduta dietro la scrivania chiama una ad una le ragazze, e quando si ritrova davanti Maëlys la osserva con circospezione. Le fa posizionare in fila indiana, con la schiena dritta e un libro sulla testa. Camminano per tutto il perimetro della stanza. La biondina cerca di mantenere l'equilibrio, fallendo un paio di volte. Quasi non inciampa sui tacchi. Sente lo sguardo della direttrice addosso e morde con forza il labbro.

Dopodiché una ad una sfilano. Qui Maëlys riesce a risultare sicura di sé, ma ciò non basta. Viene interrotta a metà dell'opera.

È ormai consapevole che non ha superato la prova, lo nota dallo sguardo della direttrice.

Sono in venti, ma solo in dieci riescono a superare il casting, esclusa Maëlys. Raccatta la sua roba e si avvia alla porta. La direttrice la richiama.

«Devi lavorare sulla tua ansia da prestazione. Hai talento, si vede. Di cosa ti occupavi prima?»

La biondina deglutisce. «Ecco...io...io lavoravo come ballerina in uno strip club a Monte Carlo»

Wicked // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora