«La bellezza è un'arma silenziosa che può sconfiggere anche i cuori più corazzati.»
Declan
I miei occhi scivolano su di lei, per l'ennesima volta in una giornata, togliendo l'attenzione da ciò che di solito mi interessa oltre ogni cosa.
Evie se ne sta seduta alla mia scrivania. Il silenzio regna nell'ufficio, interrotto solo dal rumore della sua penna in mano che striscia sul foglio e dal caos dei miei pensieri, che però sento solo io.
Sono passate due settimane da quando è piombata nel mio ufficio, e nonostante il poco tempo, mi sono reso conto che la sua mente è brillante.
Abbasso gli occhi sul progetto e mi avvicino, faccio scivolare il foglio affianco a lei. Evie lo guarda, poi alza lo sguardo verso di me, confusa. In quel momento i nostri occhi si incontrano, e per un istante il mondo sembra fermarsi. La luce del pomeriggio entra dalle finestre, creando giochi di ombre sul suo viso, accentuando la sua espressione di perplessità.
«Cosa aggiungeresti in questo progetto?» Le chiedo, cercando di capire se l'idea dei pannelli sia stata solo un colpo di fortuna o se davvero sia brillante come penso.
Evie abbassa gli occhi, riflette per soli trenta fottuti secondi, poi risponde.
«La luce naturale potrebbe essere sfruttata meglio. Si potrebbero aggiungere delle finestre a tutta altezza lungo il lato est. La luce del mattino potrebbe creare un effetto spettacolare.»
Mentre parla, prendo appunti mentalmente, ammirando la sua capacità di vedere oltre il superficiale. Mi rendo conto che Evie non è solo una presenza brillante; è una risorsa indispensabile. E, per quanto cerchi di concentrarmi solo sul progetto, non posso fare a meno di notare quanto la sua passione e il suo talento la rendano irresistibile.
«Le finestre a tutta altezza potrebbero davvero trasformare lo spazio, rendendolo più accogliente e luminoso.» Aggiungo io, assecondandola, guardando un punto a caso mentre nella mia testa formulo la sua ipotesi.
«Potresti anche usare vetri a bassa emissività per migliorare l'efficienza energetica senza compromettere la luminosità.» Solleva lo sguardo su di me. «Che ne dici di un effetto prisma all'esterno? Sarebbe uno spettacolo da vedere, sono sicura che chiunque ne rimarrebbe affascinato.»
Lei mi regala un sorriso, e per un momento, il caos dei miei pensieri si placa, sostituito da una sensazione di intesa. Mi rendo conto che non è solo la sua intelligenza a colpirmi.
La guardo in silenzio, con un'espressione impassibile. L'idea è entusiasmante, ma non lo do a vedere.
C'è qualcosa di particolarmente spettacolare in lei. Mi eccita la sua mente, mi eccitano i suoi modi di fare, mi piace quando si arrabbia per i miei ordini ma reprime la rabbia solo perché ha paura di essere licenziata.
Mi tiene testa.
Evie è geniale, ma forse lei non se ne rende conto. Il suo talento brilla come una luce nascosta sotto una coltre di modestia.
«Che c'è?» La penna scivola sulla scrivania, tira indietro le spalle e si rilassa contro la poltrona in pelle. «Forse è troppo?»
Inclino leggermente il capo e la guardo dall'alto.
«No, anzi...» Mi passo una mano sul mento, mi poggio contro la scrivania. Di solito penso attentamente prima di parlare, ma in quel momento le parole escono d'istinto. «Ci sono dei corsi serali al ventesimo piano di design, potresti iscriverti.»
La sua espressione cambia. «Perché dovrei?»
«Perché hai talento.» Ammetto. «Le tue idee sono brillanti.»
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Fire in my blood
RomanceEvie Rule ha solo ventidue anni, ma il peso del mondo grava su di lei da quando sua madre se n'é andata per rifarsi una vita con un altro uomo, lasciandola sola con una malattia e una sorella minore di cui prendersi cura, sotto il giogo di un padre...