«L'orizzonte non è un limite, ma un invito a esplorare l'infinito.»
Declan
La stanza é immersa in una penombra dorata, illuminata solo dalla luce soffusa della luna che filtra attraverso le tende semiaperte. L'aria é carica di tensione, ogni respiro, ogni movimento sembra amplificato dal silenzio circostante. Guardo Evie, i suoi occhi brillavano in quella luce tenue, e so che in questo momento, l'unica cosa che conta é lei.
Non c'é bisogno di parole. Con un gesto rapido, afferro i suoi fianchi e la tiro verso di me, sentendo il calore del suo corpo contro il mio. Le nostre labbra si incontrano in un bacio che era tutto fuorché gentile. É un bacio affamato, disperato, carico di desiderio. Sento le sue dita affondare nei miei capelli, tirandomi più vicino, come se volesse fondersi con me.
Le mie mani scivolano lungo la sua schiena, tracciando percorsi di fuoco sulla sua pelle. Il bisogno di sentirla più vicina, di eliminare ogni barriera tra di noi, cresce in me come una fiamma inarrestabile. Con mani brucianti di desiderio, inizio a sbottonarle la sua camicetta, ogni bottone che si apre rivelava un altro centimetro della sua pelle morbida e calda.
Quando finalmente la vedo completamente nuda, mi fermo per un momento a contemplare la sua bellezza. Il suo corpo trema leggermente sotto il mio sguardo affamato, ogni curva, ogni dettaglio della sua pelle perfetta mi incanta. Mi avvicino lentamente, inchinandomi per baciare ogni centimetro del suo corpo, gustando il sapore salato delle sue lacrime di piacere. Ogni suo gemito è una sinfonia che risuona dentro di me, alimentando il mio desiderio in modo incontrollabile.
Sussurro il suo nome contro la sua pelle calda, la mia voce è rauca e carica di passione.
Ho trovato il mio posto felice, il posto che non sapevo di star cercando. Lei é il mio spazio.
Le sue mani tremanti si muovono verso il basso, trovando i bottoni dei miei pantaloni. Li slaccia con una fretta che rispecchia la mia, i suoi movimenti disperati per liberarci dai vestiti. Quando finalmente siamo entrambi nudi, la sensazione della sua pelle contro la mia è elettrizzante, quasi travolgente.
Mi stendo sopra di lei, il mio corpo copre il suo in un abbraccio possessivo e protettivo. Le mie mani esplorano ogni angolo del suo corpo, ogni tocco un crescendo di sensazioni che la fanno gemere di piacere. Ogni suo suono è un invito a continuare, a perdermi completamente in lei.
Sento il suo corpo rispondere al mio, ogni movimento sincronizzato in un'armonia perfetta. Mi spingo dentro di lei con una lentezza deliberata, assaporando ogni istante, ogni respiro che prendiamo insieme.
Il ritmo tra noi cresce, i nostri corpi si muovono all'unisono, creando un'esplosione di sensazioni che ci travolgono entrambi. I suoi gemiti diventano più forti, la sua presa sulle mie spalle si fa più intensa. Mi perdo nei suoi occhi, nella profondità del suo sguardo, sapendo che in questo momento, siamo due anime che si trovano, si completano.
Gioco con i suoi seni, li bacio e lecco, mordo delicatamente. Ogni reazione, ogni gemito che le strappo, intensifica il mio desiderio.
«Declan.» Ansima il mio nome, ed io perdo il controllo.
Mi tiro fuori, affondo le ginocchia tra le sue gambe e lei mi guarda, inarcando leggermente la schiena e sollevandosi sui gomiti.
«Che ti prende?» La sua voce è graffiata dall'affanno.
Le mie mani si posano sui suoi fianchi e la sollevo. Premo il suo corpo nudo contro il mio, le mie mani scivolano sulle sue spalle mentre mi avvicino al suo orecchio.
«Girati.» Le ordino con un tono che non ammette repliche.
Lei trema, sento il ritmo del suo cuore accelerare, ma in pochi secondi fa come le ho detto. Si gira, offrendomi le sue spalle, e premo il mio membro duro contro le sue natiche, gemendo di piacere. Sono così eccitato che potrei venire in un attimo, ma voglio che lei provi ogni sfumatura del piacere che posso darle, che senta quanto mi appartiene.
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Fire in my blood
RomanceEvie Rule ha solo ventidue anni, ma il peso del mondo grava su di lei da quando sua madre se n'é andata per rifarsi una vita con un altro uomo, lasciandola sola con una malattia e una sorella minore di cui prendersi cura, sotto il giogo di un padre...