14.

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Me ne stavo giù in salotto e non fare niente a fissare il muro fino a quando una melodia al piano mi colpì, veniva da sopra, nella biblioteca.
Andai di sopra, pensai di voler leggere e quindi avevo un doppio scopo per andare lì...
Entrai lì e vidi Tyler al piano forte, concentrato su quello che stava suonando.
Ingoiai il niente e mi diressi verso i mille mila libri che c'erano, mi scordai di quello che volevo fare e prendere.

"Che cosa cerchi?"
Tyler smise di suonare, non risposi
~~~~Tyler
Tenni le mani sui tasti bianchi, non sentii alcuna risposta da lei, teneva le dita sul libro che stava prendendo.
Ero al centro della biblioteca tutti gli scaffali messi a cerchio e lei era proprio in bella vista.
"Che cosa cerchi?"
Le richiesi ma lei non rispose di nuovo.
Mi alzai e mi avvicinai a lei.
Le andai dietro, il mio petto toccava la sua schiena, allungai la mano fino a toccare le sue fredde dita per poi farle scivolare via dal libro.
"Tyler...cosa....vuoi?"
Mi chiese balbettando, si girò per guardarmi negli occhi.
Traspariva la sua preoccupazione e tensione.
"Ti reputo davvero stupida..."
"Che cosa te lo fa pensare?"
"Se ti volessi sedurre non lo capiresti..."
Lei ci rimase spiazzata
"E poi ti fa paura perfino la mia stessa voce, io ti faccio paura e chissà per quale motivo...."
Mi avvicinai ancora di più e la baciai
"Ieri mi hai liquidato dopo il bacio"
"Non ero in me....mi dispiace per quel bacio"
"Però tu mi volevi, io ti ho sedotto e tu non mi hai capito"
"Prova a farlo adesso..."
"Non approverei la mia tesi..."
"Pensi che io sia!-"
Mi stufai e la baciai, era esasperante.
La baciai con passione per poi scaraventarla contro il muro, abbassai le labbra sul collo e lei tirò indietro la testa e gemette, si poteva sedurre così facilmente quella donna.

Ne ho conosciute tante ma mai nessuna così come lei , così debole e facile, beh di carattere no di sicuro
Non le avrei chiesto niente, il permesso o se avesse voluto che continuassi.
Le tolsi la maglia e i pantaloncini, la baciai sopra il seno.
Era dimagrita tantissimo la cosa non mi piaceva per nulla ma non ci pensai a fermarmi.
(Ecco....)
Le tastai il corpo pallido, le baciai il ventre e lei sembrò contorcersi negli spasmi del piacere, godei nel vederla gemere, abbandonai la maglietta al per terra ed anche i pantaloni.
Eravamo entrambi in intimo che non capivamo più niente.
La baciai di nuovo, lasciava che le sue mani si posassero sulla mie spalle muscolose e si rilassasse.
"Se mi devo fermare dimmelo"
"No..."
(PARTE PARTICOLARMENTE CRINGE CONTINUARE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO)
Sussurrò, le tolsi il reggiseno e le succhiai i capezzolo, lei cominciò ad urlare.
Mi tolsi i boxer e mi avvicinai a lei e lasciai che le scorresse tra le cosce, preso tra le mani la mutande in pizzo e gliele tolsi per poi entrarle dentro con delicatezza, lei cominciò a gemere ed a urlare come una matta.
~~~~~Mano
Beh che vi devo dire, sto due si stavano scopando il biblioteca ed io non sapevo che cosa dire quindi presi le chiavi da fuori e li chiusi da fuori per vendetta.
IO VE LO DICEVO CHE QUESTI CI METTEVANO POCO A SCOPARSI!!
Vabbè insomma bambini urlanti chiusi in biblioteca ora doveva solo arrivare la famiglia.
Guizzai in camera di Tyler e misi la chiave , ero davvero stronzo...lo so.
Quindi stetti ad ascoltare i bimbi urlanti.
~~~~Mercoledì
Non vedevo né sentivo più niente, c'eravamo solo noi due.
Lui dava spinte dentro di me molto potenti.
(Ho usato il termine sbagliato ma al momento non mi viene la parola giusta)
Gemetti ma più che un gemito sembrava un lamento.
~~~~~Mano
Per fortuna la biblioteca era insonorizzata quindi nessuno li sentiva.
La famiglia arrivò
"Ciao mano..."
"Ciao..."
Ero terrorizzato.
(Mano siamo tutte con te)
"Dov'è Mercoledì"
Chiede Pugsley, ecco ci doveva arrivare lui....
Non risposi e cominciai a tremare.
"Mano, dov'è Mercoledì?"
Mi chiese Morticia con il suo tono calmo e moderato
"È in biblioteca"
Confessai, ma avevo confessato il prevedibile
"Posso andarla a chiamare?"
"NO!"
Esclamai io, Morticia mi guardò.
"Non chiamatela io e Mano dobbiamo parlare..."
O cazzo aveva capito...
Andammo di sopra in camera sua e lei si sedette davanti alla scrivania con me davanti.
"Mano, Mercoledì dov'è?"
"In biblioteca"
"Mano, che sta facendo"
Non risposi, avrei potuto mentire ma tanto Morticia non se la sarebbe bevuta.
"Mano rispondimi"
Non risposi.
"Mano non mi scandalizzo qualsiasi cosa stia facendo"
Lo aveva capito.
"Lei è Tyler sono in biblioteca assieme che si stanno scopando"
"Oh Mano ci voleva tanto?"
"Non sei scandalizzata?"
"No affatto, succede, doveva succedere prima o poi"
Lei mi sorrise e tornammo giù.
~~~~Mercoledì
Eravamo completamente nudi che ci guardavamo.
"Rivestiamoci ed andiamo giù"
Lui annuì e nel frattempo mi accarezzò il viso.
Ci rivestimmo in fretta e scendemmo le scale
"Ciao famiglia"
Dissi io in tono lapidario, mio fratello guardò storto Tyler e poi successivamente me.
Sperai che non avessero capito che ci fossimo appena scopati.
(Beh tua madre lo sa ed anche Mano)
Lo guardò come se mi avesse appena ucciso e avesse le mani insanguinate.
"Tutto bene sorellina?"
"Fratello sto bene"
Poi guardai i miei genitori
"Madre, padre"
"Ciao piccola tempesta"
Non gli rivolsi nemmeno un sorriso.
~~~~~La sera
Andai in camera di Tyler come chiesto da lui stesso, chiuse a chiave la porta ed io mi sedetti sul letto con Lui
"Va tutto bene?, stai bene?"
Mi chiese
"Sì sì sto bene"
"Ti ho fatto male?"
"No, anzi"
Gli sorrisi
"È tardi Tyler devo andare...."
"No ti prego sta qui per favore"
Lo guardai e gli sorrisi.
Lui si stese e si stravaccò io lo abbracciai lasciandomi abbandonare al sonno.
~~~~Tyler
Le accarezzai la cascata di capelli color Ebano, erano bellissimi e setosi.
Andai poi oltre i capelli ed accarezzai il corpo con delicatezza.
Ne segnai le forme e linee dolci.
Era bellissima.
Già dormiva e la posizione in cui era messa lasciava intravedere il fondoschiena che usciva leggermente dalla vestaglia.
"Se solo fossi sveglia, saresti nuda adesso"
Sussurrai, mi credetti pazzo per qualche secondo.
Eravamo coperti dalla coperta (gioco di parole) non me la sarei lasciata scappare, sarebbe stat lì fino alla mattina seguente.

Sentii la porta aprisi e chiusi gli occhi.
"Guarda che carini..."
Sentii la voce di Morticia
"Sono come noi da giovani"
"E pensare che non voleva innamorarsi la nostra nuvoletta"
"Adesso lasciamoli dormire"
Uscirono dalla camera chiudendosi la porta alle spalle e lasciandoci soli e quindi mi abbandonai al sonno
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Ciao amici ci ho messo un pochino di tempo a scriver e questo capitolo ed è abbastanza lungo (più di 1000 parole) comunque io spero che questo capitolo vi sia piaciuto e noi ci vediamo domani con un nuovissimo capitolo 🩶

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