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☣️CAPITOLO ANCORA DA REVISIONARE☣️

Era passato un giorno da quando la navicella si era schiantata poco lontano dai territori dei trikru.
Kora uscì dalla sua capanna e andò da indra.
"Indra, qualche novità?" chiese lei riferendosi alle lettere.
"Niente lettere stamani. Però stavo venendo da te per comunicarti un paio di cose, abbiamo catturato uno skaykru e oggi prendi il mio posto, devo andare a Polis ma sarei dovuta uscire con un gruppo per controllare la foresta, quindi dato che non ci sarò, tu uscirai con quel gruppo e lo guiderai."
Kora annuì "quando usciremo?" chiese.
"adesso" rispose. Kora aprì leggermente la bocca per controbattere, non era pronta, doveva avvisarla prima, ma poi non parlò perché Indra stava per aggiungere qualcosa.
"Avrei dovuto avvisarti prima ma non importa, non c'è bisogno che ti metti l'armatura, prendi la spada, l'arco, le frecce e vai. Sbrigati" aggiunse la capo guerriera.
Kora annuì, andò a prendere tutte le sue cose e al
suo ritorno c'era già il gruppo pronto davanti alle porte di Tondoc e c'era anche indra a cavallo che probabilmente la stava aspettando per darle le ultime dritte.
"sono in 20, devi dividerli in due gruppi, in uno sarai tu il capo e il tuo gruppo deve stare di guardia nella foresta, nell'altro gruppo devi nominare un capo e poi devono andare a legare il ragazzo che abbiamo preso. Mi fido di te, non fare nulla di azzardato." disse Indra, poi diede una sguardo a tutti e se ne andò.
Kora si girò verso i ragazzi e tra di loro vide anche Kai, un suo amico fidato. La ragazza sospirò.
"Bene, Kai sei nominato capo dell'altro gruppo, scegli chi vuoi con te, gli altri vengono con me"
Kai scelse i suoi uomini e i due gruppi presero strade diverse.

ORE DOPO
Bellamy, Murphy e Miles ridacchiarono vedendo Atom appeso ad un albero.
"abbiamo fatto proprio un bel lavoro" disse murphy con un sorrisetto soddisfatto.
Il povero Atom aveva baciato la sorella di bellamy e quest'ultimo prima di uscire dal campo per andare a recuperare il ragazzo che era stato rapito dai terrestri, gli aveva dato istruzioni ben chiare. Non toccare sua sorella, e di avvertirlo se qualcuno l'avesse toccata.
"Dai ragazzi, tiratemi giù!" disse atom dimenandosi.
"No, Atom. Tu mi hai disubbidito." gli rispose bellamy impassibile, poi se ne andò insieme ai suoi amici, se si potevano definire così.
Arrivati nei paraggi della navicella bellamy si fermò
"ragazzi voi andate, io cammino ancora per un po'"
i ragazzi annuirono e se ne andarono.

Camminò per circa un oretta, era tranquillo e sapeva orientarsi bene, ma non sapeva che stava per oltrepassare il confine.

Kora guardò due dei suoi uomini facendogli capire che avrebbero dovuto accerchiare il ragazzo e fece segno agli arcieri sugli alberi di non scoccare nessuna freccia.
Quando fu il momento giusto kora scattò e si mise davanti a bellamy e gli altri due uomini che si misero  dietro di lui.
Il ragazzo si fermò all'istante, provò a girarsi per scappare ma si ritrovò circondato.

Cazzo. Pensò bellamy

"Fisa em."  "prendetelo" Ordinò Kora ai due guerrieri. Gli altri due uomini che si trovavano a terra uscirono dai loro nascondigli mentre i cinque arcieri sugli alberi scesero e si misero dietro alla ragazza. Kora guardò attentamente il ragazzo che si trovava davanti a lei, era in ginocchio tenuto dalle braccia dai suoi guerrieri.

"Chon nou ste kikon?" "perché non si ribella?" chiese  kora a uno dei guerrieri che si trovavano dietro di lei.
"mebi em ste oso" "magari ha paura" rispose uno.
"mh" fece kora mentre continuava a scrutare il ragazzo. Non aveva l'aria di uno tranquillo, aveva l'aria di uno a cui non piacevano le regole, a cui piaceva comandare e farsi rispettare. Sembrava testardo e arrogante. Ma magari erano solo le prime impressioni che si era fatta Kora.
"Cos'hai da guardare" chiese aggressivo il ragazzo.

No, non sono decisamente solo prime impressioni. Pensò Kora.

Kora lanciò uno sguardo ai due uomini che lo tenevano e quest'ultimi strinsero la presa facendolo gemere.
"Piuttosto, cosa ci fai tu, qui. Nelle nostre terre" disse kora impassibile. Non lasciava trasparire una minima emozione.
"Io non sapevo fossero le vostre terre, cervellona"
Kora alzò un sopracciglio, poi guardò i due che lo tenevano. "Teik em kom oso" "portiamolo con noi" ordinò la ragazza.
"potresti parlare la mia lingua?" chiese bellamy con strafottenza, la ragazza si girò verso di lui e andò ad un palmo di distanza dal
suo viso. Bellamy rimase impassibile, così come lei.
"no" rispose lei. "Em op nodotaim, ai gaf gouthru?" "questo l'hai capito?" aggiunse, Bellamy roteò gli occhi e poi iniziarono nuovamente a camminare verso Tondoc, non molto lontano da dove si trovavano.
Durante il viaggio bellamy sbuffava e si lamentava, ma nessuno gli diede retta. Sembrava un bambino.
Arrivati a Tondoc, Kora lasciò andare a riposare i ragazzi e prese lei bellamy.
"Dove mi porti?" chiese bellamy.
kora sospirò "taci" rispose esausta.
Lo portò in una capanna e lo legò ad un palo, Bellamy si mise seduto e fece un sorrisetto divertito vedendo le condizioni in cui era stato imprigionato, si sarebbe liberato subito.
"lo trovi divertente?" chiese kora infastidita.
"Cosa? essere circondato da barbari come voi? si, molto" disse lui. Kora ridacchiò e si abbassò alla sua altezza. "Ascolta viziatello, io non so da dove vieni, non so chi siete tu e i tuoi, amici? non so se siano tuoi amici ma non mi importa, probabilmente con il carattere che ti ritrovi nessuno vuole stare con te. In ogni caso, non ti ho portato qui per ucciderti, ti faccio due domande, adesso e poi ti lascio andare via, ok?".
Bellamy ridacchiò "come faccio ad andarmene? mi hai legato"
kora lo guardò "pensi che io sia stupida? Hai un coltello in tasca e ti ho legato in modo tale che tu possa prenderlo. E poi prima stavi ridendo proprio per il modo in cui ti ho legato"
Bellamy era stupito ma non lo fece vedere.
"perché non mi liberi direttamente tu?" ribattè il ragazzo.
"perché non sarebbe divertente" rispose lei.
Kora si sedette a gambe incrociate davanti a lui.
"Da dove venite?"
Bellamy la scrutò poi constatò che sarebbe stato meglio risponderle o chissà cosa avrebbe fatto.
Il ragazzo sospirò "veniamo dallo spazio" disse scocciato. Lei fece una faccia confusa "spiegati meglio".
"quando è iniziata la distruzione del pianeta nello spazio c'era una stazione attiva. Noi la chiamiamo arca, ed è molto grande"
Kora assottigliò lo sguardo "perché siete scesi?"
"ci hanno mandati giù perché l'ossigeno sta finendo"
"quindi per guadagnare tempo?" chiese lei.
"quello è uno dei motivi, il motivo principale è capire se l'aria è respirabile"
Kora scosse la testa "sono confusa, come fanno da là sopra a capire se l'aria è respirabile?"
"prima di scendere ci hanno fatto mettere dei braccialetti che trasmettevano i nostri segni vitali, adesso ce li siamo tolti" rispose il ragazzo
"perché?" chiese lei.
"è una cosa mia personale, non te la voglio raccontare" rispose. La ragazza lo guardò, non voleva sapere la storia della sua vita, si sarebbe annoiata a morte.
Kora annuì e si alzò in piedi. "bene, fai pure, puoi liberarti"
disse, poi uscì e lasciò la porta aperta.
bellamy sbuffò, prese il coltello e si mise a lavoro.

𝐂𝐑𝐔𝐃𝐄𝐋𝐈𝐀 | bellamy blakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora