IV

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☣️DA REVISIONARE (gls)☣️

La notte era passata e kora non aveva chiuso occhio, Lincoln si era svegliato da poco. D'un tratto la botola si aprì, l'ora si aspettava bellamy o qualcuno del genere, ma era octavia.
"hey, ciao. Non abbiamo molto tempo, vi ho portato dell'acqua" disse la ragazza, andando verso lincoln.
"bevi" disse, dando al ragazzo dell'acqua. Kora stava morendo di sete, ma non l'avrebbe accettata.
Octavia andò verso kora ma la skaykru quando vide lo sguardo della terrestre deglutì e si concentrò solo sul ragazzo.
"Mi dispiace di non essere venuta dopo quello che è successo, mio fratello me lo impedisce, è un idiota ma immagino che voi vene siate accorti" disse la ragazza continuando a dare da bere a Lincoln.
Il ragazzo quando sentì il commento di octavia su suo fratello ridacchiò leggermente.
"Allora mi capisci, lo sapevo" disse lei, contenta, poi andò a prendere un panno bagnato e lo passò sul ragazzo per pulirlo, sotto lo sguardo attento dí quest'ultimo che osservava ogni mossa di octavia
"è tutta colpa mia, mi sono spaventata quando mi hai rinchiusa in quella caverna... capiresti perché se sapessi come sono cresciuta" disse lei pulendogli il viso.

Kora, più guardava quella scena, più sentiva che le stava per venire il diabete.

"mi chiamo Lincoln" disse debolmente il ragazzo, octavia rimase sorpresa.
"lincoln" la ragazza ripetè il suo nome "il mio nome è octavia" aggiunse lei.
"è tutto qui? è tutto quello che hai da dire?" chiese poi.
"non è sicuro per noi parlare" disse lui, quasi sussurrando.
""Chon op Lincoln, yu laik ogeda bilaik emo kom gaf in." ("parla pure lincoln, tanto tu sei già un traditore") disse kora. Octavia la guardò stranita e Lincoln stinse la mascella infastidito.
"cos'ha detto?" chiese octavia, lincoln scosse la testa.
"se non dobbiamo parlare, perché mi hai detto il tuo nome?" disse la skaykru.
"Voglio che ti ricordi di me, dopo che sarò morto" rispose il ragazzo.
"tu non morirai, non lo dire" disse la ragazza.
"octavia, questo finisce solo in un modo..."
"parla con loro, di che non sei il nemico"
"ma lo sono" rispose lui.

La botola si aprì è un ragazzo spuntò da essa. "octavia, vattene da qui" disse lui andando verso la ragazza.
"bellamy non c'è-"
"vattene, o li pesto come voglio fare da un pezzo" dichiarò il ragazzo aggressivamente.
"va bene va bene, me ne vado" disse octavia, che poi scese al piano di sotto.
Il ragazzo lanciò uno sguardo disgustato ai due terrestri e poi se ne andò.

Alcune ore dopo.
"ah!" urlò kora dalla frustrazione.
"se magari la smetti di tirare le corde mi faresti un piacere" disse lincoln infastidito.
"sta zitto. Io voglio andarmene, perché a differenza tua non ho la fidanzatina qui" Rispose kora con strafottenza.
"sei sempre così stronza?" chiese il ragazzo.
La ragazza non lo ascoltò e continuò a tirare le corde o a cercare un modo per liberarsi, proprio in quel momento arrivò octavia con un coltello, sembrava intenzionata a liberarli.
"octavia" disse lincoln guardandola
"vi libero" annunciò lei.
Kora si alzò in piedi, Lincoln venne liberato per primo, Kora dopo di lui.
La prima cosa che fece la ragazza fu uscire da quella navicella.

Che cazzo stava succedendo?

pensò lei.
Erano tutti strani, fissavano il cielo e girovagavano a caso per il campo, altri stavano seduti a terra e parlavano con i tronchi e ancora si reggevano in piedi a stento.
Lasciò perdere quella situazione, non la riguardava e poi non le importava minimamente se stavano così. Per lei potevano morire tutti.

Uscì dal campo e corse verso Tondoc, doveva riferire tutto a Lexa.

Appena arrivata davanti al suo villaggio non aprirono le porte, le puntarono le armi contro.

"credono che sia un traditrice..."
pensò lei.

"Daun gonplei ste koda." ("lasciatela venire da me") disse lexa.

Aprirono i cancelli di tondoc e kora passò in mezzo due file di soldati, pronti a prenderla se avesse fatto qualcosa di azzardato.
Kora arrivò davanti a lexa.
"Heda, ai don dison. Ai no gaf gouthru" ("heda, posso spiegare. Non sono io la traditrice")  disse kora.
Lexa osservò le la ragazza davanti a lei, era messa in pessime condizioni, tagli in faccia, sull'addome, scottature, bolli.
"Em op nodotaim" ("sarà meglio") rispose heda.

Kora e lexa vennero scortate da alcune guardie e da gustus alla capanna della comandante.

La guerriera di mise davanti al trono in cui sedeva heda. Alcune guardie si trovavano ai muri della capanna, due affianco a kora e due, più gustus, affianco a lexa.

"È lincoln. Lincoln è il traditore. Io sono andata da lui per spiare gli skaykru come mi hai ordinato. Appena sono entrata dove lui si è stabilizzato ho visto che aveva con sé una ragazza skaykru e l'aveva salvata. Stavo per venire qui e dirvi tutto immediatamente ma lincoln mi ha ferita e sono svenuta. Quando mi sono svegliata era nella navicella skaykru. Ci hanno torturati entrambi per ricevere informazioni sul nostro popolo. Ne io ne lincoln abbiamo parlato."

Lexa ascoltò attentamente. Era titubante, non sapeva se fidarsi, ma dopotutto kora era la sua guerriera più fidata dopo Anya.
"ti concedo una seconda possibilità. Poi basta. Adesso vai da Nyko, sei in pessime condizioni. Riprenditi e poi ricomincerai con il tuo lavoro."
disse heda.
Kora annuì, poi andò nella capanna di nyko, il guaritore di tondoc.

Una volta che il guaritore finì, la ragazza uscì dalla capanna, e andò nella sua.

Sul letto ci trovò una lettera.
la aprì e iniziò a leggerla.

"Cara Kora

Sei sempre stata nel mio cuore. Ogni giorno mi chiedo come stai, cosa stai facendo e come sta procedendo la tua vita. Le nostre strade non si sono mai incrociate, ma ciò non ha impedito al mio affetto per te di crescere.

La vita ci ha separati in modi che non avrei mai immaginato, eppure c'è qualcosa di magico nel sapere che esisti. Mi domando spesso se ti sei mai chiesta chi sia il misterioso osservatore dietro le quinte.

Vorrei poterti dire di più su di me, ma le circostanze non lo permettono. C'è una storia tra noi, un legame che va al di là del tempo e dello spazio. Forse un giorno, quando sarai pronta, potremo incontrarci e raccontarci tutto ciò che è rimasto in sospeso.

Ti auguro ogni felicità e successo nel tuo cammino. Sii forte, come so che sei, e ricorda che ciò che senti nel tuo cuore potrebbe avere più significato di quanto tu possa immaginare.

Con tutto il mio affetto e la mia attesa,

Un ammiratore segreto"

Kora la strappò in mille pezzi.

Ma chi è?
Tutti avevano paura di lei, chi la apprezzava così tanto?

Altre mille domande ronzavano per la testa di kora.

Passarono due giorni, esattamente quelli che servivano a kora per rimettersi.
In questi due giorni successero un sacco di cose, gli skaykru e i trikru avevano provato a trovare un punto di incontro, ma saltò tutto, gli skaykru avevano portato le armi e quando si sono accechi anche i trikru le avevano portate, iniziò un combattimento. L'inizio della guerra.
Successivamente, Lexa decise di attaccare, ma prima liberò il ragazzo che avevano rapito. Perché?
Beh, il ragazzo aveva un virus in corpo, non serviva per uccidere ma indebolire.
Così il giorno dopo, tutti erano infetti al campo e all'alba del giorno successivo, i trikru avrebbero attaccato.
ama anche questo purtroppo andò storto: gli skaykru fecero saltare in aria il ponte e i trikru non riuscirono ad attraversarlo. In questo modo il piano andò in fumo.

Kora in quei giorni si occupò di se stessa, si riposò e si allenò.
Era pronta per combattere.

𝐂𝐑𝐔𝐃𝐄𝐋𝐈𝐀 | bellamy blakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora