Capitolo 2

528 40 416
                                    

Soundtrack consigliata durante la lettura: Scar of Time - Chrono Cross⏩

Leithian

S

tento ancora a elaborare ciò che è successo poco fa: il varco dimensionale da cui è fuoriuscito un lupo enorme che ha aggredito il mio amico e quest'ultimo si è trovato a impugnare una spada apparsa dal nulla, grazie a essa è riuscito a uccidere il lupo. Poi, poco dopo è svenuto.

«Lucius?!» Lo chiamo preoccupata, cercando di svegliarlo, scuotendolo lievemente. Il suo viso è solcato da un'espressione sofferente, muove debolmente le palpebre, sta per riprendere i sensi, sospiro sollevata nel vedere che sta bene.

Passo le mani tra i suoi capelli corvini e setosi, meravigliandomi di come quell'intenso color pece assuma tonalità castano cioccolato con i riflessi del sole.

Il ragazzo apre lentamente gli occhi azzurri e incrocio il suo sguardo confuso, si gratta la nuca con un'espressione indecifrabile.

«Cosa è successo? Dopo che il mostro si è smaterializzato, e il portale magico è sparito, non ricordo altro, è diventato tutto buio», mi guarda perplesso, abbassando mesto lo sguardo. 

«Sei svenuto, grazie al cielo stai bene, ho avuto paura!» Sospiro risollevata mentre gli scosto una ciocca di colore ebano davanti al viso.

«Anch'io, ma è andata bene. Non so esattamente da dov'è apparsa la spada con cui ho ucciso il lupo. E se quella specie di portale fosse un passaggio per un altro mondo, come quelli nei videogiochi Isekai di GDR... Se il lupo era di quella dimensione, perché è apparso sulla Terra?» Si gratta il dorso del naso, e portandosi la mano sotto al mento assume un'espressione pensosa.

«Tutto questo ha dell'incredibile, il lupo enorme uscito dal portale, la spada, la ferita al braccio che si rimargina magicamente, è assurdo! Sembra un sogno nella realtà! Cosa diamine sta succedendo? Non sappiamo niente di questo strano fenomeno, comunque, spero che non si manifesti di nuovo. E l'importante è che tu stia bene!» Biascico, gesticolando ansiosa.

«Spero che non si ripresentino altri di quei cosi. È tutto così strano, la spada che appare dal nulla come richiamata nei GDR dai guerrieri, e se si trattasse di una specie di realtà alternativa? Se in un'altra dimensione fossi un abile spadaccino?»

«Smettila, invece di pensare sempre ai videogiochi! Non perdiamo tempo, andiamo in classe!» Lo rimprovero scherzosa mentre lui abbassa lo sguardo, si gratta la nuca confuso, e con un mezzo sorriso, alzandosi in piedi, si passa goffamente la mano nei capelli.

«Hai ragione. Siamo in ritardo, presto andiamo in classe, o il professore Takahashi ci crederà assenti!» Farfuglia ansioso trascinandomi all'interno dell'edificio.

Avanziamo nel corridoio pavimentato con parquet e alla nostra destra e sinistra ci sono gli armadietti. Salendo le scale al primo piano, e attraversando il corridoio raggiungiamo la nostra classe.

Aprendo la porta scorrevole notiamo che l'aula è poco affollata.
Appena il nostro professore di matematica ci vede arrivare ci accoglie con un sorriso, e si aggiusta gli occhiali.
Poi, punta le sue iridi colore cioccolato su di noi e dice: «Bene, ragazzi, sedetevi al vostro posto e ascoltate la spiegazione.» Si sofferma a sfogliare le pagine del libro e si sposta una ciocca di capelli mogano davanti alla fronte.

Ci sediamo ai nostri rispettivi banchi, io accanto al suo, vicino alla finestra in seconda fila, mentre la mia amica di banco, Hanae Mihazawa, gioca con una ciocca di capelli castani e i suoi occhi vispi color castagno da cerbiatta mi guardano vivaci.
Mi dà una leggera gomitata sul braccio.

Lucius e le Cronache del Multiverso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora