Capitolo 34

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Lucius

Dedicato a LillyMoore222 LUKE7025 IsabeaudeMontmayeur valentinashadowgirl SissyScullari Anita-Winter FDFlames GaiaBarbello94

Il tempio di Vyrauty è enorme.
All'ingresso c'è un corridoio affiancato da arcate e colonne dorate.

Attraversiamo una sorta di tunnel, simile alla rappresentazione di un Wormhole nei film fantascientifici, il quale ci conduce nell'ennesima area che, a differenza delle precedenti in cui eravamo stati, è avvolta da un fitto manto di nebbia gelida.
Sarebbe stato impossibile orientarsi se non fosse stato per delle luci in lontananza, il cui compito è proprio quello di evitare che qualche avventore si perdesse nella selvaggia natura di Vyrauty.

Io ne avevo sentito parlare: la città possiede una doppia anima cioè una all'avanguardia e l'altra più "preistorica". La prima è concentrata nelle città, ovviamente Vyrauty primeggia, la seconda invece si estende in tutte le zone naturali.

Senza ulteriori indugi ci muoviamo verso le fonti luminosi, sorprendentemente alimentate da una grezza forma di energia elettrica, scoprendo così una strada battuta. Saggiamente scegliamo di non percorrerla bensì costeggiare, questo perché a distanza regolare ci sono delle strutture di guardia volte a scacciare ogni tipo di minaccia. Evitarla sarebbe stato complesso, ma non impossibile in quanto sia io che mio fratello eccelliamo nelle tecniche stealth.

La nebbia diventava sempre più fredda fino a dare l'impressione di essere costituita da tanti coltelli affilati, Aerithel è talmente infreddolita da non poter più volare perciò si rannicchia nella mia giacca.

Mia figlia essendo una fatina è in grado di rimpicciolirsi a suo piacimento!

Dove sarà mia madre? Ci fermiamo nei pressi di un bivio di tre direzioni: proseguire diritto, a destra o sinistra?

«Dove andiamo? Ci sono tre possibili direzioni...» Dico confuso, portando le braccia incrociate al petto.

«Se ricordo bene dobbiamo proseguire diritto e arriveremo alla sala del concilio dov'è tua madre.» Spiega nonna Akiko con un'espressione seria.

«Sei già stata in questo posto?» Domando mentre gli sguardi dei miei compagni e il mio sono puntati sulla donna anziana.

«Sì, ho assistito al sacrificio di tua madre, prima che lei morisse mi ordinò di portarti nell'altro mondo per impedire che Nergal potesse farti del male.» Riferisce la donna con gli occhi lucidi.

A quella rivelazione sgrano gli occhi, le lacrime minacciano di fuoriuscire come fiumi in piena.

Un senso di rabbia, impotenza cresce dentro di me, ma la forza e la speranza di riabbracciare mia madre mi infondono speranza.

Asciugo una lacrima frettolosamente.

«Grazie per avermi salvato la vita da piccolo. Nonna Akiko. Ragazzi, allora proseguiamo?» Chiedo guardando i miei compagni che annuiscono e nei loro sguardi vedo fermezza.

Akiko mi guarda comprensiva, mi dà una pacca sulla spalla.
«Non ho fatto altro che portare a termine il mio compito, eri solo un bambino indifeso. Non potevo abbandonarti al tuo destino!» Riferisce con un'espressione seria.

Lucius e le Cronache del Multiverso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora