Lucius e le Cronache del Multiverso

Capitolo 35

Dedicato a LUKE7025 GaiaBarbello94 IsabeaudeMontmayeur valentinashadowgirl SissyScullari LillyMoore222 Anita-Winter FDFlames Ornitorinco93 TheAngelica93

Iside

Dopo aver finalmente abbracciato i miei amati figli e mia sorella Astrid, ho fatto conoscenza degli amici di Lucius e anche della sua fidanzata, Leithian, una bellissima ragazza elfa dai capelli rosa e dagli occhi azzurri cristallini.
Siamo a bordo del Galeone Asheen Typhoon diretti a Dimmerstadt.

Sono nella mia camera e penso a tante cose. Mille pensieri affollano la mia mente provata.

Ho paura di ciò che incontreremo una volta giunti a destinazione. Temo per la vita di mio marito Auron, spero che stia bene!

Le lacrime scivolano sulle mie guance, un bussare alla porta mi fa tornare alla realtà.

«Mamma, scusa, posso entrare? Vorrei parlarti.» La voce di Lucius mi dona una sensazione di calore.
Asciugo frettolosamente le lacrime.

«Lucius, tesoro, certo entra» rispondo subito e in questo istante mio figlio entra nella stanza.

«Mamma ascoltami: io... farò tutto il mio possibile per riportare la pace nel nostro regno! Nergal è una minaccia e la dobbiamo estirpare alla radice!» Esprime con un'espressione decisa.

«Già ti ho perso in passato, per evitare che Nergal vincesse la battaglia la pace tornò ma al prezzo del tuo sacrificio e questo non voglio che riaccada!» Rimbecco con un tono autoritario stringendolo forte tra le mie braccia.

Lo sento tremare, lo guardo e incrocio i suoi occhi cerulei. Sul suo viso giovane c'è impressa un'espressione decisa.

«Mamma? Ehi, non piangere, d'accordo, è vero anche se in passato mi sono sacrificato appartiene al passato. Ho ricordato l'ultima battaglia, ma adesso dobbiamo pensare al presente, sconfiggere il nemico per un futuro migliore!» Dichiara ricambiando l'abbraccio, mi asciuga le lacrime con delicatezza donandomi un bacio sulla guancia, mi sorride dolcemente.

Oh, Lucius, sei così determinato, leale e coraggioso, le stesse doti di tuo padre.

«Andrà tutto bene, non ti devi preoccupare. Io vado dagli altri a preparaci per la battaglia, tu resta qui e riposa.» Mi dona una carezza sulla guancia e poi lo vedo uscire dalla stanza, con il cuore colmo di sentimenti contrastanti: paura e speranza, poi esausta crollo nel mondo dei sogni.

Un'improvvisa scossa mi scuote destandosi dal sonno, ehi, ma cosa sta succedendo? Che spavento. Sembra che sia in atto un terremoto.

In questo preciso istante mia figlia Ines piomba nella stanza con un'espressione allarmata: «Siamo quasi a Dimmertstadt, dal ponte si scorgono l'esercito di Nergal e quello imperiale!» Riferisce con un'espressione seria e gli occhi che bruciano di lacrime.

«La battaglia finale si avvicina...» Auron, amore mio, ti prego non morire. Imploro a mani giunte pregando che gli dei assistano i miei cari.

«Mamma, ascoltami, adesso io e gli altri ci uniremo alla battaglia contro l'esercito di Nergal. L'ultima battaglia la vinceremo noi questa volta! Uniti vinceremo!» Mi accarezza la guancia destra mentre io la stringo forte tra le braccia un'ultima volta per poi vederla uscire dalla stanza.