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Soundtrack consigliata durante la lettura: Final Fantasy VIII Ami⏩
Leithian
La locanda del Drago è avvolta da un’atmosfera festosa, la musica della giovane elfa dai capelli neri risuona melodiosa. Alcuni bambini, entrambi con capelli rosso arancio e gli occhi cerulei, sono intenti a ballare.
«Congratulazioni per la missione compiuta, brindiamo alla salute di tutti!» I calici di vino si alzano e scontrandosi producono un tintinnio.
Bevo un paio di sorsi, e mi fiondo sullo stufato di manzo con verdure e spezie.
«Questo stufato è delizioso», commenta Aerithel.
«È squisito!» concorda Thalion addentando un pezzo di carne accompagnandolo con del pane.
«Verissimo, ha un sapore raffinato, giusto Lucius?» domando guardando il ragazzo e intravedo che stranamente ha un'aria assente, se ne sta in silenzio con lo sguardo assorto e gioca con il cucchiaio.
«Tutto bene?» continuo fissandolo perplessa.
«Eh. Sì, scusa, stavi dicendo? Ero sovrappensiero», si passa stancamente una mano sul viso, torna a guardarmi e sorride lievemente.
«C'è qualcosa che ti turba, lo sento, ti conosco bene e quello sguardo assorto me la dice lunga!» dichiaro assottigliando lo sguardo.
«Leithian ha ragione, sei così silenzioso» afferma la madre del ragazzo in tono apprensivo.
«Pensavo a ciò che ha detto Oscar, che dovrei ricordarmi di loro», sbuffando si alza dalla sedia.
«Scusatemi, continuate pure a festeggiare, io vado a fare una passeggiata, ho bisogno di prendere una boccata d'aria», borbotta il ragazzo con un sorriso.«Lucius aspetta, resta con noi» dice suo padre con un'espressione seria.
«Torno presto, non vi preoccupate» ribatte il ragazzo allontanandosi dalla sala.
«Vado a parlargli», dico mentre frettolosamente mi avvio all'uscita del locale.
Mi guardo intorno e lo vedo seduto su una panchina vicino alla fontana della piazza commerciale, la luna irradia il suo viso e i suoi occhi cerulei brillano di una luce malinconica. Il vento ci scompiglia i capelli mentre mi siedo accanto a lui sulla panchina.
Si sente in lontananza il verso di un gufo.«Eccoti, sai, non mi piace vederti con quell'aria triste. Sorridi!», inizio prendendo la sua mano stringendola delicatamente nella mia.
Sospira, scuotendo il capo alzando lo sguardo al cielo notturno disseminato di puntini luminosi, i suoi occhi cristallini sono così simili a lapislazzuli che riflettono i raggi della luna.
«È strano, ho come la sensazione di esserci già stato in questa città. Non riesco a dimenticare le parole di Oscar, sembrava triste mentre le pronunciava. E se avessi perso la memoria? Se avessi vissuto una parte della mia infanzia in questo mondo e per un motivo sconosciuto non ricordassi niente? Se io e Oscar ci fossimo incontrati da piccoli? È assurdo ci sono troppe domande senza risposte!» farfuglia con lo sguardo adombrato.
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Lucius e le Cronache del Multiverso
FantasyLucius Samuel Devon è un normale diciassettenne che trascorre la vita come tutti i suoi coetanei. Un giorno, la sua esistenza verrà completamente stravolta, perché suo malgrado si ritroverà catapultato in una realtà sconosciuta e affronterà una bat...