Capitolo 12

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Soundtrack consigliata durante la lettura: Medieval fantasy Tavern| D&D fantasy music and Ambience

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Leithian

La locanda del Drago è un luogo solitamente frequentato da coloro che amano le avventure per riposare e rilassarsi in compagnia.

E proprio per una coincidenza del destino, che ho ritrovato il mio amato in questa locanda, e adesso siamo riuniti al tavolo a cenare.

«Dunque, Lucius, raccontaci com'è possibile che tu sia ancora vivo?!» Chiedo al ragazzo seduto di fronte a me.

Lui, in questo istante, sgrana gli occhi e spalanca leggermente la bocca in una muta espressione sorpresa, distoglie lo sguardo, si passa goffamente una mano tra i capelli corvini con fare imbarazzato, arrossendo sulle guance.
«Ehm, ecco, io...» Non finisce di dire la frase che viene interrotto da Hanae.
«Giusto, dai racconta, sono curiosa!»

Il corvino sospira. «Mi sono trovato al cospetto di Iside, la Dea della reincarnazione che mi ha riportato in vita, mi ha detto che devo raggiungere il massimo livello e poterla liberare da quella prigionia così che possa ritornare in questo mondo», fa una pausa, sospirando aggiunge:
«Mi sono allenato nella palude di Teneo, ho affrontato alcune sfide sconfiggendo il lupo Fenrir nella palude, il cavaliere di pietra nel Santuario. Poi, ci siamo ritirati per cenare e riposare», riferisce addentando un pezzo di carne, sorseggiando del succo di mela.

«Iside? La regina di Auris a Nord, oltre le montagne a coda di drago!» Comunica Astral con uno sguardo serio, ma triste.

Lucius sgrana gli occhi sorpreso. «Conosci Iside, dunque? Astral, per favore parlami di lei, e se conosci qualcosa delle mie vere origini», farfuglia mentre ci mostra un bellissimo medaglione con lo stemma di una spada con un drago attorcigliato.

«Wow, è stupendo!» Esclama Hanae con entusiasmo strizzando l'occhio giocosa.

Osservo il pendente incuriosita. «È vero, è bellissimo! Allora è il tuo unico cimelio di famiglia proprio come il mio», riferisco sfiorando la collana donatami da mia nonna.

Lucius punta i suoi pozzi azzurri sul pendente che ho al collo, il suo sguardo si addolcisce. «Sei una principessa?» Chiede guardandomi meravigliato.

«Sì, mia nonna, mi ha accennato che appartengo a una casata nobile e che la mia famiglia è molto lontana, questo medaglione è l'unica cosa che mi lega a loro.» Mentre abbasso lo sguardo sfiorando il pendente.

«Lucius, ascoltami, tu sei il principe di Dimmerstadt, la città stato arroccata sulle montagne splendenti, vicino alla città di Asmeret. Sei nato lì...» Riferisce il lupo con uno sguardo comprensivo.

«Lo avevo intuito che fossi un principe, sei di una bellezza rara!» Afferma la piccola elfa con gli occhioni verdi e sulle guance un velo porpora, sorseggia un bicchiere di nettare di pesca.
Aerithel è una bambina graziosa e simpatica, ma a quanto pare ha buon gusto riguardo ai ragazzi... Spero che non abbia preso una cotta per Lucius e che crescendo non diventi una rivale in amore.

Lucius e le Cronache del Multiverso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora