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MELANIE

Questo è sicuramente il giorno peggiore della mia vita e forse questo potrebbe essere un piccolo avvertimento per ciò che mi spetterà in futuro.
La regina non si è ancora ripresa ma il medico mi ha detto di controllarla ogni tanto poiché potrebbe sentirsi male e la sua temperatura salire.
Non la lascio mai sola, resto sempre al suo fianco, Stefan potrebbe entrare in mia assenza e ucciderla...
Christopher potrebbe scatenare una guerra senza precedenti quando verrà a sapere di sua madre stesa nel letto di questo castello.
Mi alzo dalla poltrona situata vicino al divano dove sta riposando la regina ed esco dalla stanza, chiudo la porta e mi guardo attorno cercando qualcuno della sicurezza ma non c'è nessuno.
Cammino per un po' nei lunghi corridoi e noto una guardia ferma vicino la camera matrimoniale.
«Proteggi la regina ne ha bisogno» lo guardo attentamente ma lui mi ignora.
«Ascolto solo gli ordini di sua maestà» afferma e stringo forte i pugni.
«Anche io ho potere qui, sono potente quanto lui quindi ora fai ciò che ti ho detto, non osare disobbedire ai miei ordini»
Sbatte l'alabarda sul pavimento e si avvia nella direzione della regina, sbuffo e prima di andare via gli riferisco di chiamarmi quando lei si sveglia.
Vedo arrivare con l'affanno Jessica.
«Principessa...principessa!»
«Fai un bel respiro» poso una mano sulla sua spalla.
«È appena giunta la notizia del vostro matrimonio dal castello del re»
Questa non ci voleva, speravo che questa notizia giungesse alle mie orecchie il più tardi possibile, ma a quanto pare c'è qualcuno lassù in cielo che si sta coalizzando contro di me.
«Ovvero? Tra due mesi? Tra un anno?»
«No principessa, domani» mi risponde felice.
«DOMANI? NO! Devo far posticipare la data, non voglio averlo vicino subito» inizio a camminare velocemente, entro in un'altra stanza e apro le grandi finestre. A causa dell'enorme quantità di polvere, inizio a tossire.
«Mi scusi principessa per questa situazione ma in questo castello siamo solo in due e di solito ci occupiamo della vostra stanza come ordinato dal principe.»
Annuisco e poso le mani sul cornicione della finestra.
«Cercherò un modo per aiutarvi, è già arrivato l'abito per la cerimonia?»
«Certo principessa, era già pronto dal suo arrivo»
Ah sì? Immagino già chi mi abbia preso le misure.
«Come è fatto?»
«È bianco con il merletto»
Che schifo...
«Odio il bianco, lo voglio nero» la guardo in modo serio.
Ricordo di aver sentito da piccola che il colore nero si può indossare esclusivamente per i funerali riservato alle vedove, io indosserò quel colore dato che l'incoronazione segnalerà l'inizio del funerale a cui andrò incontro.
Se guardo il lato positivo della situazione incontrerò il mio primo e vero amore, Christopher, nei miei sogni lui è apparso con sua sorella Anya e lo stesso giorno un uomo sconosciuto mi stava avvisando di fare attenzione a Stefan.
«Principessa mi dispiace dirle che in Francia è vietato indossare il nero, l'ultima donna che lo ha indossato è stata decapitata alla ghigliottina ovvero Hélène Jégado.»
«Non so se tu ne sia interessata o meno, nell'incertezza te lo riferisco ugualmente. Lei era una mia lontana parente, quando mi hanno raccontato la sua storia da bambina, l'unica cosa che ho pensato era: cavolo vorrei diventare come lei da adulta, se ci rifletti la pazienza di una ragazza è tanta ma con il tempo si esaurisce. Detto questo, io mi auguro per tutti voi in questo posto di trovare un abito nero da poter indossare ma deve essere pronto in serata, non vorrei far attendere all'altare fin troppo il mio dolce e futuro maritino.»
«Come desideri Melanie, cercheremo di fare il possibile» va via ma sento dei passi leggeri avvicinarsi.
«Sei già tornata?» chiedo stupida per la velocità.
«No puttanella, non sono una delle tue schiavette»
Mi volto lentamente, la sua voce e il suo viso sono uguali come nel mio sogno, così come il suo essere zoccola, lo era lì e anche nella realtà.
La osservo attentamente e noto che nemmeno io ho mai indossato un vestiario del genere.
Ha i capelli biondi ricci raccolti in un ciuffo laterale ma presentano troppi nodi, indossa un rossetto rosso molto scuro sbavato agli angoli della bocca, abbasso lo sguardo rivolto al suo vestiario e deglutisco, indossa un coretto con ricami rosso fuoco e una gonna molto corta.
È così volgare...
«Natasha quanto tempo è trascorso? La vita gioca brutti scherzi sorellina»
«Tu come fai a conoscere il mio nome, come sai chi io sia?»
«Anni fa tutti parlavano della fanciulla nata da una relazione segreta, ora vuoi rivendicare il tuo posto e gettarmi da questa finestra? Prego fai pure.» apro le braccia indietreggiando.
«NO! Cosa fai? Sei impazzita?» mi afferra dalla vita tirandomi verso di lei.
«Ah, che peccato, come sta tua madre? Melanie, giusto?»
«L'hai mai vista?» mi afferra le mani senza farmi male.
«Si, quando ero bambina veniva spesso da me chiedendo qualcosa per te, abiti e scarpe. Era ed è la nemica di mia madre ma io non ho mai portato rancore nei suoi confronti» le pulisco gli angoli della bocca dai residui del rossetto.
Mi attira a sé abbracciandomi.
Nel sogno lei aveva una relazione con Stefan, ma a causa mia lei non è riuscita ad essere felice perché il suo grande amore era sposato con me.
«Tu ami Stefan, vero?» le accarezzo la schiena mentre ricambio l'abbraccio.
«Si, mi ha costretta a scegliere di continuare a vederlo e fare altro con lui ma vivere qui come una prostituta, o sparire dalla sua vita»
Mi sposto e le sorrido.
«Potrà essere tutto tuo ma non saresti felice, lui non sa amare, non ha un cuore. Vale seriamente soffrire per avere dei cinque miseri minuti del suo tempo? Guarda come ti ha ridotta pur di avere qualcuno con cui divertirsi...se non hai denaro e un posto dove andare dopo la cerimonia di incoronazione, io posso aiutarti a cambiare vita.»
La domestica finalmente arriva correndo e con il fiatone, ha tra le mani l'abito richiesto da me.
«Jessica aiutami a preparare un bagno caldo per mia sorella. La aiuteremo a cambiarsi e farla diventare una splendida ragazza.» la guardo mentre accompagno mia sorella nel mio bagno.
«Ma principessa, il principe ha ordinato di evitare il più possibile la ragazza» mi dice guardandomi seria.
«Ora invece faremo a modo mio, se non vuoi aiutarmi, vai pure dove vuoi ma io non abbandonerò mia sorella.»
Quando entriamo nel bagno le lascio la mano che le avevo stretto poco fa, metto il tappo alla vasca e apro il rubinetto per far riempire totalmente la vasca.
«Puoi spogliarti, non preoccuparti per il tuo corpo, forse il mio è più distrutto del tuo.»
Mi allontano e vado in camera mia, apro l'armadio e dopo vari minuti di assoluta incertezza scelgo l'abito più bello tra tutti.
Ritorno da lei convinta si fosse già immersa nell'acqua, ma è ancora vestita.
«Melanie...il mio corpo è ricoperto da lividi, mi vergogno»
Sciolgo il nodo al mio abito facendolo scivolare sul pavimento, resto soltanto con gli slip mostrando il mio corpo colmo di cicatrici, segni di ematomi, e raschi che raggiungono le mie gambe.
«Com'è possibile? Come hanno potuto toccare il corpo della figlia del grande David?» si avvicina toccando quei punti.
«Storia lunga che ti annoierebbe sicuramente» le sorrido cercando di rassicurarla.
«Ma...ti prego raccontami tutto, non escludermi dalla tua vita» mi supplica con lo sguardo.
«Solo se entri con me in vasca.»
Annuisce e si spoglia, il suo corpo è molto sporco, chissà da quanto tempo non si lava.
Entriamo insieme in vasca posizionandomi dietro di lei, le sciolgo i capelli e li lavo con molta cura, nel mentre iniziò a raccontarle tutto il mio passato.
«Tu vuoi incontrare quel principe?» mi chiede girandosi e mettendosi di fronte a me.
Sorrido posando il capo sul marmo della vasca, chiudo gli occhi cercando di ricordare il più possibile il suo volto.
«Mi piacerebbe incontrarlo e chiedergli come ha trascorso questi anni, ma sicuramente ora sarà sposato con un'altra principessa...povera me, costretta a sposare il mio nemico»
Improvvisamente sento i passi veloci e pesanti di Stefan, entra in bagno e afferra mia sorella per il braccio facendola uscire dalla vasca per poi farla cadere sul pavimento.
«Ti avevo esplicitamente detto di non avvicinarti a lei, e tu che fai? Osi disobbedire ai miei ordini?» alza velocemente la mano intento a colpirla ma io sono più veloce e mi paro davanti a lui che colpisce me senza volerlo.
«Melanie, no! Perché lo hai fatto?» le faccio segno con la mano di preoccuparsi.
Faccio un gran respiro e lo guardo.
«Osa toccare mia sorella e ti farò pentire di avermi scelta, se osi anche sfiorarla vedrai i giorni peggiori della tua vita in questo castello.»
Mi tocca il viso spalancando gli occhi, mi accarezza la guancia che mi ha colpito raschiandomi a causa del suo amato anello.
«Io...io non volevo colpirti. Perdonami» prende la mia mano e la bacia.
Che uomo disgustoso, non riesce nemmeno a reggersi, ha bevuto di nuovo e barcolla.
«Inginocchiati davanti a mia sorella e chiedile perdono, se necessario supplicala»
Mi guarda stranito e sospira facendo ciò che gli ho detto.
«Natasha...scusa» dice incazzato.
«Questo non è supplicare» mi avvicino a lui e gli prendo il mento con due dita sollevandogli la testa.
«Natasha, ti supplico di perdonarmi»
Mia sorella annuisce e lui si alza avvicinandosi a me.
«Guardarti nuda non mi aiuta a calmare i miei ormoni, ti prego aiutami a far calmare questa atroce sofferenza.» mi prende la mano portandola sul cavallo dei pantaloni.
«In questo momento potrei solo farti più male se non sparisci da questa stanza»
«MA...ma amore. Ti prego o escludermi così dalla tua vita, non cacciarmi, ne soffro tantissimo.»
«Augurati di essere attivo domani all'incoronazione o potresti pentirtene a vita. Sparisci, non voglio vederti qui!»
«Mi perdoni?»
Lo guardo e prendo il soffione della doccia, apro l'acqua fredda e lo punto contro di lui bagnandolo tutto.
«No....i miei abiti per domani! Ora sono bagnati»
«Che cosa significa? Avevi intenzione di indossare questi vestiti anche domani? Li indossi da quando sei venuto a casa mia. Che schifo! Chissà da quanto non ti lavi! Non osare toccarmi con quelle manacce lerce. 

Melanie II: Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora