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«TU...hai avuto il coraggio di andare a letto con lui, CI SEI ANDATA NONOSTANTE IO TI ABBIA ORDINATO DI NON AVVICINARTI!»

Lo guardo sorridendo felice.

Esatto, l'ho fatto nonostante le tue inutili prediche. È un tuo nemico, non il mio. Sei tu che ci hai allontanato, sei tu che hai distrutto qualcosa di vero, non siamo stati noi a rovinare la nostra relazione.

In modo teatrale posa una mano sul petto e poi si lascia crollare al suolo con un sospiro profondo.

Quante sceneggiate.

«Ti prego aiutami, non mi sento bene» allunga una mano verso di me in cerca di aiuto.

«Vieni Chris, è il momento di vendicarci. Prendilo dai piedi mentre io lo farò dai polsi» guardo Chris che annuisce con il capo e mi aiuta a trascinare il corpo di Stefan nel retro della stalla.

Lo gettiamo sul pavimento in modo brusco come se fosse spazzatura; prendo una catena utilizzata per i cavalli e lego il suo corpo al catenaccio collegato al muro.

«Sei sicura sia una buona idea? Potrebbe avere degli alleati in questo castello, infondo qui è il padrone» dice Chris mentre mi segue per raccogliere i suoi indumenti dal pavimento.

«Il suo unico alleato e amico nella sua vita era suo padre che fortunatamente hai eliminato dalle nostre vite, un verme in meno a cui dare importanza» prendo i miei vestiti e li indosso facendomi aiutare da Chris.

«T-Tu hai ucciso mio padre? Avevano detto fosse morto di infarto. Come hai potuto agire da vigliacco uccidendo una persona a me cara invece di affrontarmi direttamente! Giuro che ti ammazzerò! Aspetta che mi liberi e voi due sarete morti che camminano»

Per evitare di ascoltare ancora la sua voce odiosa, prendo la paglia e gli tappo quella fogna e per non fargliela sputare per ricominciare a parlare, prendo la museruola del cavallo e gliela metto con velocità.

«Chiami me vigliacco? Tu ha pugnalato mia madre uccidendola quasi, non sono io il vigliacco tra noi due, ti ho solo lasciato sentire come ci sente a perdere qualcuno»

Prendo per mano Chris quando noto di essersi rivestito e lo porto fuori.

«Non lo devi ascoltare, ora avremo il tempo di vederlo di piangere e soffrire come una bestia qual è. Lasciamoli lì, non potrà andare da nessuna parte, è legato e disarmato»

Chris mentre mi ascolta mi accarezza la mano e mi porta con sè lontano da lì.

«Ora che non abbiamo più problemi con lui, possiamo partire e andare nel mio paese. L'Inghilterra è un posto favoloso, non ci sono nemici che minacciano di uccidermi, non ho moglie di cui preoccuparmi perchè ho qui al mio fianco la donna della mia vita»

«E va bene, partiamo e torniamo il più tardi possibile. Il mio popolo potrà aspettare per un po. Non li abbandonerò per sempre»

«Non c'è nemmeno bisogno che tu prenda i tuoi abiti, se provi a ricordare, un giorno sei venuta lì e ti sei soffermata per un po»

Che bello! Risparmierò anche il tempo per i bagagli.

Ci dirigiamo verso la carrozza e il cocchiere ci apre la portellina.

«Dove devo portarvi maestà?»

«In Inghilterra al castello del principe Christopher. Staremo lì per molto tempo»

«Va bene maestà, vi consiglio di riposare, il viaggio sarà molto lungo»

Lo ringrazio e mi stringo a Chris.

Trascorriamo tutto il tempo abbracciati come se fossimo un'unica persona. Ogni tanto capita di scambiarci qualche bacio e di scherzare su cosa faremo nel momento in cui arriveremo.

Melanie II: Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora