𝒂𝒍𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓

ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ǫᴜɪɴᴅɪᴄɪ

15. { 𝚌𝚘𝚜𝚊 𝚜𝚝𝚊 𝚜𝚞𝚌𝚌𝚎𝚍𝚎𝚗𝚍𝚘?}

𝒯𝒽𝒾𝓃ℊ𝓈  ℐ 𝒸ℴ𝓊𝓁𝒹𝓃'𝓉 𝓈𝒶𝓎
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Le vacanze passarono molto velocemente e in men che non si dica arrivò il nuovo anno.

"Allora, ti stai divertendo?" Chiese la sorella di Ophelia, mentre si trovavano in un locale a festeggiare.

Ophelia era andata insieme ai suoi genitori e zii in un posto dove loro erano dei clienti fidati, c'era bella musica e una pista da ballo altrettanto ampia.
Inoltre era compreso di una sala a parte per cenare e stare in tranquillità.

"Ultimi giorni prima del ritorno della disperazione" rise Ophelia, guardando Jace accanto a lei, intento ad intraprendere una conversazione con sua cugina, Daniela.

Questa sera era veramente elegante, pensò Ophelia.

Portava una camicia nera, abbinata a dei jeans abbastanza larghi sempre dello stesso colore. Era un completo, in realtà, molto semplice, ma il nero gli donava davvero.

"Sai, Ophelia, questo tuo amico non è per niente male. Proprio un bel ragazzo" lo guardò da capo a piedi, mentre Jace la guardava quasi come se fosse imbarazzato per lei e per se stesso. Subito dopo le labbra di Daniela su quelle di Jace, lui non sembrò del tutto propenso a dare questo bacio. Infatti si staccò quasi subito, ma comunque aveva ricambiato.

L'unica cosa che fece Ophelia fu quella di sforzarsi di sorridere alle parole della cugina, anche perché lei e Daniela non avevano mai avuto un buon rapporto.

Lei si sentiva sempre superiore in tutto ciò che faceva e aveva fatto pensare ad Ophelia che lei fosse sempre un passo avanti.

Per non parlare della sua bellezza, era carismatica. Ophelia non sarebbe mai riuscita ad essere come lei: Daniela portava dei capelli lunghissimi castani- inoltre ben curati - , aveva quel paio di occhi verdi, che aveva preso da suo padre, che le risaltavano sul volto grazie ai suoi capelli scuri. Era semplicemente magnifica.

Quando Ophelia era solo una bambina e aveva qualche anno in meno di lei la ammirava sempre. Avrebbe sempre voluto essere Daniela.

"Mi sa che vado a prendere un altro bicchiere di questa bevanda, sembra veramente buona" disse Daniela, guardando Ophelia da capo a piedi e sorridendole in modo compiaciuto dopo essersi staccata da Jace.

Quest'ultima non sapeva proprio come reagire, doveva immediatamente prendere un po' d'aria sennò sarebbe impazzita.

Inoltre non aveva più visto sua sorella, probabilmente era andata a sedersi e l'aveva lasciata lì da sola.

Ophelia guardò Jace con disprezzo e uscì con passo svelto fuori dal locale. Finalmente respirava correttamente.

"Che ti prende?" Jace la seguì, era proprio dietro di lei, prima che lui toccasse la sua spalla e quest'ultima si scansò.

"Va via, non mi prende niente" rispose fredda.

"Che ti prende, Ophelia?" Ripetè Jace, pronunciando il suo nome. Jace si mise davanti a lei e, siccome si trovavano troppo in vista, lui la portò delicatamente in un posto più coperto. Anche perché sennò sarebbe morta di freddo.

Ophelia rise, non sapeva precisamente come dovesse reagire a quella situazione.

Di nuovo. Lei e Jace. Esisteva un lei e Jace.

Poteva mai succedere che Jace Cooper le chiedesse cosa ci fosse di storto.

Eppure doveva averlo capito da solo, ma forse era troppo stupido per farlo.