𝓟𝓻𝓸𝓵𝓸𝓰𝓾𝓮

27 9 6
                                    


Era la fine dell'estate del 1990 e Ophelia Harrington, una ragazza dai capelli tendenti al castano con delle sfumature biondo cenere sulle punte e dagli occhi così azzurri che ricordavano il cielo della domenica mattina, dal momento in cui aveva finalmente finito la scuola, passeggiava per le strade di Manhattan presso central park.
Central Park è uno dei parchi urbani più grandi di questo mondo, e Ophelia, con quei suoi grandi occhioni azzurri, lo guardava sempre più estasiata; viveva a Manhattan da poco, poiché a settembre avrebbe iniziato la New York University (NYU).
Fu eccitata fin dall'inizio all'idea di poter iniziare un nuovo capitolo della sua vita.
Mentre si sedette su una delle centinaia di panchine all'interno del parco, si fermò a pensare a come sarebbe stata la sua vita di lì a poche settimane.
Fu percossa da un fremito di emozioni incontenibili, immense e travolgenti.
Spesso non riusciva a spiegare a parole ciò che provava in questi ultimi giorni, forse era troppo complicato da spiegare;
a queste forti emozioni, peró, non mancavano di certo i brutti pensieri.
Si chiese spesso se questa fosse la scelta giusta: trasferirsi in un'altra città, senza i suoi genitori, insieme al suo fidanzato, per frequentare lo stesso college.
Innegabilmente non lo fece solo per passare più tempo con il suo ragazzo, ma ammise a se stessa la sua paura di poterlo perdere se solo fossero stati lontani.
Adam Elwood, un ragazzo che Ophelia conobbe nel lontano 1987, durante il suo terzo anno di liceo e del quale si innamorò perdutamente fin dal primo istante in cui lo vide entrare in classe.
Adam aveva dei folti capelli tendenti al biondo cenere, non troppo ricci ma neanche liscissimi; inoltre si ritrovava anche dei grandi e seducenti occhi verdi, che ricordavano l'immensità di una foresta, e furono la prima particolarità che Ophelia notò in Adam.
Durante questi anni, tra i due, ci furono tanti alti e bassi a causa di tanti problemi diversi che potevano variare in modo immane.
Ma postutto, ritrovavano sempre il modo di tornare l'uno dall'altro.
Trovavano sempre una via che potesse farli riconciliare; era proprio questa particolarità che caratterizzava la loro strabiliante relazione, dotata persino di tanta comicità.
A scuola Adam non era il solito ragazzo popolare, contrariamente preferiva passare spesso inosservato.
Ma purtroppo, non aveva del tutto gli stessi interessi di Ophelia dal momento che lei amava ascoltare una quantità immensa di musica e una delle cose che amava più fare era leggere.
Ophelia leggeva libri di tutti i generi, sia libri di autori che aveva già letto, sia libri consigliati da altre persone.
Giacché era dell'idea che leggere un libro consigliato da qualcun altro le poteva dare la possibilità di conoscere meglio quella persona, soprattutto interiormente.
Ophelia venerava la lettura, per lei era come una specie ingegnosa di arte, composta però da tante e tante parole una dopo l'altra.
Ad Adam, invece, non piaceva leggere.
Dal momento in cui dichiarò che lo trovava del tutto noioso per Ophelia fu uno shock,ma ci passó sopra.
Per quanto riguarda la musica, ascoltava dei generi completamente diversi da quelli di Ophelia.
Ma come biasimarlo, Ophelia aveva dei gusti musicali strepitosi: The Beatles, Queen, Frank Sinatra...
Lei avrebbe potuto continuare questo elenco all'infinito, era una vera e propria amante della musica.

In fin dei conti, la musica fa parte dell'essere umano, ed in un certo senso quest'ultima ci rende del tutto romantici la maggior parte delle volte.

Perciò, gli interessi di Adam erano diversi: a lui piaceva uscire spesso con gli amici e l'unica cosa che gli piaceva fare più di tutto era andare in palestra; difatti questo era il modo in cui impiegava la maggior parte del suo tempo quando non aveva dei compiti da fare.
E di fatto non si potè dire nulla riguardo alle sue prestazioni fisiche, era veramente perfetto.
E lo era ancora.

All you need is love (all together now!)
All you need is love (everybody!)
All you need is love, love
Love is all you need

Questa fu la canzone che risuonò nelle orecchie di Ophelia quella mattinata di una calda giornata di agosto a Manhattan.
In effetti, quella mattinata emanò proprio queste bellissime vibes.

Ophelia sussultò nel sentire il suo telefono squillare e senza indugio rispose alla chiamata in arrivo.

"Ho una sorpresa per te". Disse una voce maschile al telefono, Adam, il quale risultò talmente elettrizzato tanto che Ophelia provò ad immaginarlo pieno di questa felicità.

"Dimmi! Sembri così felice" dichiaró Ophelia, sentendo la sua voce.

"Ho preso il biglietto, ma non per la prossima settimana..." la sua voce si fermó un istante e ad Adam parve di sentire la voce di Ophelia sussurrare dall'altro capo del telefono un certo 'cosa?' .

"Sono all'aeroporto", comunicó infine e percepì la felicità di Ophelia nel sentire quelle parole.
Ne fu sollevata, inizialmente quel 'non per la prossima settimana' le provocò un nodo allo stomaco, pensava che Adam avesse cambiato idea.
immaginò che la gente del posto l'avesse presa per pazza, dal momento che inziò a saltellare dall'entusiasmo.

"Non vedo l'ora di vederti, mi manchi" annunció Ophelia al telefono. E quelle parole non potevano che essere più vere.

𝒂𝒍𝒐𝒏𝒆 𝒕𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora