ROSAAZZURRA
Lo sento.
Di giorno, con i raggi del sole che illuminano le strade e i vicoli.
Lo sento.
Al crepuscolo, quando tutto diventa di sfumature diverse di colori.
Lo sento.
Al calare della notte, quando intorno è silenzio e la luna è l'unica luce naturale a filtrare tra le ombre.Forse dovrei farmi controllare.
Forse comincio a delirare davvero.
Ma non posso farci niente.
Non riesco a togliermi dalla testa immagini che lo vogliono vicino a me...troppo vicino. Tanto vicino da sentire le sue mani sul collo, sulla gola e togliermi il respiro.Cammino con lo sguardo attento, posando gli occhi su ogni cosa, su ogni persona.
Ho paura.
L'ansia si è impossessata di me da giorni ormai...forse settimane.
Ritorno indietro nel tempo a quando ho saputo...«Dobbiamo parlare.»
Violetta, la mia migliore amica, è strana.
«È successo qualcosa?»
«Sì.»E poi sgancia la bomba.
«Si tratta di Damian. È uscito di prigione.»
Un nome, quel nome, tanto è bastato a farmi controllare.
Damian...lo stesso uomo che lei avrebbe dovuto sposare.
Damian...lo stesso uomo che sparato e quasi ucciso la persona di cui Violetta è sempre stata innamorata.
Damian...lo stesso uomo per cui ho perso la testa.
Damian... l'uomo che ho mandato in carcere.Sbatto le palpebre, una volta, due volte, tre volte.
Sento dei passi risuonare dietro di me, alle mie spalle.
Mi volto ma non trovo nessuno.È notte fonda e io ho appena finito di lavorare nel pub in piazza. Faccio la barista, è un lavoro che mi piace ma gli orari sono stressanti. Va bene così. Questo lavoro serve solo per mantenermi.
Intreccio le braccia al petto e mi faccio strada tra i vicoli del paese, strade illuminate di lampioni che rimandano una luce soffusa giallina e molto fastidiosa.
Non ci sono molte persone in giro a quest'ora, e non dove sto camminando io per raggiungere casa mia.
Una folata di vento mi accarezza il corpo un po' scoperto a causa della divisa che il titolare del bar ci costringe a indossare. A suo dire, vestite così con una minigonna corta di jeans e una camicia trasparente, si attirano più clienti e più clienti significano più soldi nelle tasche. Nelle sue di tasche perché a noi paga una miseria, quel tanto che basta per sopravvivere.
Mi stringo di più nella giacca leggera che indosso ed è un secondo...dura quanto un battito d'ali e a pochi passi da me, poco più in là, appoggiato a un lampione vedo la sagoma di qualcuno. Ma è troppo buio per vedere meglio. Eppure non serve...eppure non serve farlo perché la verità è che in cuor mio io so chi è.
A illuminarlo c'è solo la punta rossa della sigaretta accesa.
Rallento il mio passo e mi volto per vedere se sono ancora sola perché non mi sento sicura in questo momento, non sono più sicura di niente.
Ma quando torno alla posizione originale...non c'è più nessuno davanti a me.Sapevo che sarebbe successo.
Sapevo che sarebbe ritornato.Sono passati cinque anni dall'ultima volta che l'ho visto.
So per certo che è lui.
So per certo di non avere le visioni.
So che mi sta seguendo, osservando, nell'ombra...E so che è venuto a riscuotere.
Così come so che accadrà molto presto.DAMIAN
Osservo il suo corpo muoversi sinuoso e lentamente sotto il getto d'acqua.
L'appartamento in cui vive adesso la stronza è piccolo, un'unica stanza che contiene tutto. Bagno compreso.
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CHERISH- La mia prigione
Romance⚠️LA STORIA CONTIENE UN LINGUAGGIO ESPLICITO, SCENE DI SESSO DETTAGLIATE , SCENE DI VIOLENZA. SE NON FA PER VOI QUESTO GENERE DI STORIA PASSATE OLTRE⚠️ CHERISH È UNO SPIN OFF COLLEGATO ALLA TRILOGIA "THE LEONE'S SERIES". LA STORIA PUÒ COMUNQUE ESSE...