32

12 5 2
                                    

ANDARSENE

Non avevo idea del come fosse stato possibile, ma Mick lo aveva scoperto: aveva saputo della gravidanza di Malory

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Non avevo idea del come fosse stato possibile, ma Mick lo aveva scoperto: aveva saputo della gravidanza di Malory. La reazione violenta, che la mia ex tanto temeva, non tardò ad arrivare.

Erano giorni bui e solitari quelli che stavo vivendo.

Malevoli voci si aggiravano anche nel più infimo vicolo di Snowy Mountain, ma nessuna di queste che si avvicinasse alla realtà: come sempre l'opinione degli abitanti della perfida cittadina, per quanto fosse sbagliata, non poteva essere cambiata neanche dalla verità sbattutagli davanti agli occhi.

Mio padre mi aveva consigliato di restarmene chiuso in casa, lontano da tutto e da tutti: i miei contatti umani si limitarono a lui, a Tracy (che solo di nascosto poteva venirmi a trovare) e alla telefonata fatta al mio collega meccanico.

«Devo mancare qualche giorno a lavoro, ma tornerò», gli avevo detto vago, telefonando mentre mio padre dormiva.

«Tranquillo, amico,» mi aveva risposto George, «queste le considererò le tue vacanze!»

Vacanze... Magari. Avevo pensato in piena afflizione.

E quella non era stata l'unica telefonata spiacevole che avevo dovuto affrontare.

Tracy insisteva nel voler restare al mio fianco, anche quando io la rimproveravo di dimenticarmi e di pensare a se stessa.

«Tracy,» le avevo detto, cercando di non alzare troppo la voce per timore che mio padre avesse potuto sapere della telefonata clandestina, «cerca di capire: con me non fai altro che trovare guai! Staresti molto meglio senza di me.»

«Sei tu che non capisci!» aveva ribattuto lei e, dal suo tono deciso, mi ero sentito quasi fiero della sicurezza che stava acquisendo. «La vita può essere anche difficoltosa, ma tu sei buono e sei nel giusto... Io lotterò sempre per ciò che è buono e ciò che è giusto, anche se volesse dire affrontare di tutto e restare sola. Io ti amo, Drake...» le ultime quattro parole erano giunte come sussurri alle mie orecchie, fievoli battiti d'ala di farfalla, sfuggite senza volere da quelle labbra innocenti.

«Ti amo anch'io, Tracy!» le avevo risposto con ardore, cercando di far trasparire il mio grande amore per lei.

«Se tu vuoi che io mi allontani da te perché non mi vuoi più, è un conto,» aveva continuato lei, muovendo grandi passi sulla strada della franchezza, «ma se lo dici solo per paura...»

«La situazione è grave!» il timore per la sua persona era tornato a invadermi fin dentro la punta delle dita, come un insidioso e denso veleno che si sostituiva al sangue che scorreva nelle mie vene. «Non voglio che ti succeda niente... specie per colpa mia.»

«Ho fede!» aveva rimarcato lei. «Andrà tutto bene. Riusciremo a superare anche questa!»

La polizia si presentava alla mia porta quasi tutti i giorni, ormai, e mio padre diceva loro che, finché non avesse trovato un avvocato, non avrebbe permesso a nessuno di avvicinarsi a me e - data la buona considerazione che tutti a Snowy Mountain avevano di lui, ma non di me - lo accontentarono.

Avrei amato solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora