James con i suoi capelli neri come la notte, è un ragazzo tormentato. Iris invece con una chioma di fuoco e occhi che brillano di passione.
James non sopporta la sua presenza che lo faceva infuriare. Forse era la sua risata allegra o il modo in cui...
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»»————- ★ ————-«« La gentilezza è un linguaggio che i sordi possono sentire e i ciechi possono vedere. »»————- ★ ————-««
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La mensa era un crogiolo di voci e sguardi, e james si alzò in piedi
«fai quello che ho detto»dice con la sua voce tagliente come una lama.
Io lo guardai con disgusto e apprensione,con la frangia che mi copriva leggermente gli occhi
«È ora che tu mostri rispetto»disse James con la sua voce che era echeggiante tra i tavoli.
Io mi sentì il cuore battere forte nel petto. Tutti gli occhi erano puntati su di me,così mi inginocchio lentamente con la gonna rossa che si spiegazzava sotto di me.
Il pavimento freddo sembrava un abisso. Il silenzio era opprimente
Mi sentì talmente vulnerabile, esposta.
Ma non avrei ceduto. Non avrei permesso che il mio orgoglio fosse calpestato.
E così, con la testa alta e gli occhi ardenti, Io mi inginocchio di fronte a tutti facendo capire che era un gesto di sfida, di ribellione. Ma anche di forza.
«mi dispiace»
Dopodiché con determinazione, mi alzo con i miei capelli rossi che danzarono intorno al viso mentre mi raddrizzavo con il busto
«contento?»
«si»
«bene»
Così con la testa alta, il petto sollevato,e con passo deciso, mi allontano da lui il più velocemente possibile per raggiungere il tavolo dove ci sono le mie amiche che mi guardano in silenzio.
Dopo essere uscita dalla mensa noto dei fogli appesi sul tabellone,così decido di avvicinarmi e noto che in caffetteria serve qualcuno per un po'
Decido di staccare il foglio e dirigermi verso la caffetteria prima che suoni la campanella
