12. To feel light.

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Prima di leggere il capitolo, vi prego di mettere la stellina per incoraggiamento a continuare.👀🌒🤍

"Ciò che nella vita rimane, non sono i doni materiali, ma i ricordi dei momenti che hai vissuto e che ti hanno fatto felice

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"Ciò che nella vita rimane,
non sono i doni materiali,
ma i ricordi dei momenti che hai
vissuto e che ti hanno fatto felice."

Correre.

Credo sia la cosa che odio fare più al mondo.

Ma non mi era mai capitato di vedere l'altro lato della medaglia.

Correre inseguita da cinque viscidi uomini, mano nella mano con Cayden. Con un sorriso stampato in viso e le gambe che mi implorano pietà.

Ma noi non ci fermiamo.

Attorno a noi, ci sono macchine che procedono lungo la carreggiata, passanti che camminano nei marciapiedi.

Gente che vive la propria vita.

E poi ci siamo noi, completamente diversi dal resto di tutto.

Non avrei mai pensato di sentirmi bene, dopo chissà quanto tempo, mentre corro per salvarmi la vita.

Ma eccomi qui.

A sentire il cuore soffiarmi di un qualcosa, che non riesco a decifrare, se non di leggerezza.

Nonostante le costole mi facciano ancora male, e le gambe mi chiedano di fermarmi.

E la mano ancorata a quella di Cayden.

Mentre corriamo dritto davanti a noi, Cayden svolta a destra trascinandomi con sé dentro un vicolo, e subito dopo entra dentro una porta di ferro.

Senza fermarci, entrando dentro questa porta, ci sono delle scale che saliamo correndo.

Ma appena arriviamo in cima, trovo qualcosa che non mi aspettavo.

La vista di Londra di notte, illuminata dal cielo, fino alla terra.

Il sorriso che avevo dipinto in viso, si allarga di più, facendoli dolere persino il viso.

Ma sono così incredula da spalancare gli occhi per la bellezza che mi si presenza davanti.

Ma il mio momento ipnotico, finisce quando Cayden, mi strattona piano il braccio, facendomi voltare verso di lui, che mi fa segno di seguirlo.

Siamo su un terrazzo, ma lo spazio continua visto che sono tanti terrazzi legati tra loro.

Così lui, camminando più piano, mi trascina con sé.

Siamo scappando ancora, ma stavolta non siamo giù, tra le strade. Ma siamo sui tetti.

Non so quanto può essere possibile, ma l'adrenalina sale più quanto pensassi.

Il tragitto non dura molto, quando mi rendo conto di dove ci troviamo.

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