"𝐌𝐮𝐬𝐢𝐜 𝐬𝐩𝐫𝐞𝐚𝐤𝐬 𝐰𝐡𝐞𝐧 𝐰𝐨𝐫𝐝𝐬 𝐜𝐚𝐧'𝐭."
Le sorelle Moore, Esmerey e Evangeline, perdono i loro genitori in un'incidente d'auto dove le uniche sopravvissute sono loro.
Vengono date in affido ai loro folli zii scozzesi, che cercano...
Prima di leggere il capitolo, vi prego di mettere la stellina per incoraggiamento a continuare.👀🌒🤍
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"...come la luna che, nonostante i momenti bui torna sempre a splendere."
Continuo a guardare quel bigliettino da visita, appeso sul frigorifero, da Cayden.
"Te lo metto qui, magari cambierai idea."
È appeso lì, da una settimana.
Mentre sorseggio il mio caffè, gli occhi sfuggono e si posano lì.
Studio Musicale Vibes.
Ricordo ancora quell'uomo, quando si è avvicinato a me, porgendomi il suo biglietto.
Flashback:
<Il mio nome è Dean Quinton, e sono un discografico e vorrei tanto produrre una tua canzone.>
<Cosa?> sto sognando forse?
<Voglio produrre un tuo brano. Vorrei che venissi nel mio studio in settimana per provare qualcosa.>
<Non capisco. Ho...ho solo cantato una canzone> balbetto in risposta.
<Una canzone che mi ha fatto commuovere, e mi ha messo i brividi. Nessuno mai ci riesce. Voglio investire su di te e credo che faremo un ottimo lavoro insieme.> mi porge un biglietto.
<Questo è il mio biglietto da visita, appena sei libera, fammi una telefonata e ti aspetto.> mi sorride calorosamente e va a sedersi nel suo tavolo.
"Voglio investire su di te e credo che faremo un ottimo lavoro insieme."
Tra le tante cose successe, me ne ero persino dimenticata.
Chissà se, il discografico, Dean Quinton, mi ha pensato.
E soprattutto, chissà se vorrà ancora investire su di me.
Il campanello che suona ininterrottamente, mi fa sobbalzare, facendomi quasi volare la tazza dalle mani.
Aggrotto la fronte e mi avvicino lentamente alla porta.
Cayden è uscito con Luke, sono da sola a casa.
Potrebbe essere Sebastian.
Il mio corpo tremante, si avvicina alla porta, e appena mi metto in punta di piedi per guardare dallo spioncino, mi accorgo che è soltanto mia sorella.
Apro la porta con le sopracciglia aggrottate ed alzo il sopracciglio.
<Ti ho dato un mazzo di chiavi per un motivo, Evangeline.>
