capitolo 25

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Sometimes love is not enough

Born to die-Lana del Rey

I just want to see you shine 'cause I know you are a star, girl

Star Girl- The Weekend, Lana del Rey

Quelle parole rimbombano in testa
Ogni volta che provo a chiudere gli occhi

Star- Luchè






Arriviamo a questa festa, che si trova in periferia.
È enorme e tutta piena di ragazzini che vogliono divertirsi.

Estremamente seccata mi avvicino al bar per prendere qualcosa da bere.

<<Vedi di non esagerare stanotte con l'alcol>>
Mi giro con il bicchiere in mano.
Aaron.
Chi non se lui.
<<Stai tranquillo daddy, non ho voglia di ubriacarmi oggi>>
Lui se la ride.
Non mi crede.

<< Quanto scommetti che non mi ubriaco>>
<< Non scommetto niente >>
<< Peccato che io sì>> gli rispondo mettendo il labbruccio, alquanto divertita.

Gli porgo la mano.
<< Una notte. Una e basta>>
Lo sfido con lo sguardo.
Prende la mia mano con decisione.

<< Ci vediamo a fine serata>> lo saluto allontanandomi.
Sarà anche una sfida per me, vediamo se riesco a non tentare oggi.

Mi avvicino a passo verso Stella.
È travestita da principessa Disney assassinata.
Devo dire che questo look le dona.

La prendo per mano, rassicurandola con lo sguardo.
Do il mio bicchiere ad uno sconosciuto e porto la mia amica nel salone della casa, dove Fill The Void viene riprodotta.

Prendo già confidenza con le note, mentre Stella deve ancora sciogliersi, ma pian piano portandola a muovere il corpo calma i muscoli.

Vedo il mio amichetto, seduto su uno dei divani di pelle marroni.
Gli sorrido, mentre con il bacino scendo giù, trovandomi in faccia la pancia di Stella.

Mi alzo, facendo scorrere le mie mani sulle gambe, e muovendo le dita, saluto Aaron.







Nick

Halloween non è una festa che mi piace particolarmente.
Forse sarà colpa della paura dei demoni, o semplicemente perché quando ero più piccolo e andavo a fare "dolcetto o scherzetto" le persone mi davano uno schiaffo.

La mia infanzia non è stata un granché, ma mi sono accontentato di ciò che avevo.
Non pretendevo la macchinina appena uscita o l'edizione limitata.
Sapevo che i miei non potevano conprarmele quindi nemmeno non mi volava il pensiero.

Spesso i giocattoli li avevo dai bidoni della spazzatura, così come i vestiti.

Proprio non mi interessava che i bambini mi prendessero in giro perché avevo la maglietta bucata e le scarpe rotte.

Ora riesco a permettermi dei vestiti decenti, ma sinceramente li spendo tutti in sigarette.

Prima di nascere mia madre aveva la placenta nera.
Sia lei e mio padre fumavano, tanto.

Criminals- Non cambieremo mai...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora