Capitolo 22: Addio?

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..ma cosa..

"Mamma!"

Urlai, scivolai dalle mani di quei due uomini che forse non si aspettavano neanche loro che veramente c'era mia madre, e mi precipitai verso lei.

Era lei,eri lì. Di fronte a me. Impiedi in una stanza buia, c'era solo lei.. solo lei..

Cosa?

Mi fermai. D'un tratto. No, non era sola. Ovviamente. Era fin troppo facile,fin troppo semplice.

Attila. Gli spuntò da dietro, in un battito di ciglia, apparve lui.
Con una pistola. Puntata alla tempia sinistra di mia madre.

"No...tu..non..."

Dissi io, spalancando gli occhi.
No, non poteva farlo. Lo so, non dovevo fidarmi di lui, ma non lo fatto, pensavo solo che volesse qualcosa in cambio, e io gli avrei dato qualunque cosa..pur di riavere mia madre sana e salva, anche a costo della VITA!

"Ma tu credevi veramente che.. ahahahaha"

Disse e prima di finire la frase scoppiò in una patetica risata, che si abbassò sulle ginocchia tanto dal ridere. Cosa aveva da ridere?

Prima di fare qualsiasi passo,qualsiasi mossa i due uomini mi bloccarono.

"Mamma..."

Dissi mentre la guardavo. Si vedeva, era dispiaciuta, terrorizzata e...lei non sapeva nulla,credo.

"Perché sei venuta! Stupida! Sei una stupida!"

Perché? Perché diceva questo? Non capiva? Io la volevo veramente bene ma improvvisamente..

"No!"

Attila gli tirò la pistola che aveva in pugno in testa, per zittirla ovviamente...
Il senso di rabbia nel vedere una cosa simile è indescrivibile..

"Allora..come puoi vedere ora non puoi fare altro che starmi a sentire"

Incominciò a parlare mentre girava intorno a mia madre, costretta a rimanere lì a guardarmi...

"Ora è semplice..tutto ciò che vogliamo è... il tuo DNA ."

Come immaginavo.

"Lo so.."

"Ooh, lo sai. Allora questo vuol dire, che sei d'accordo?... "

"Cosa? Non dire stupidaggini.."

Attila si girò verso di me, non immaginava una risposta del genere.

"Vedi..che io sia d'accordo con te, è impossibile...che sia d'accordo con un 'tipo' come te è una cosa..impensabile. ."

Dissi con un mezzo sorriso.

Volevo girare la scena, perdere tempo..inventarmi qualcosa.

Attila mi venne vicino con fare arrogante.
"Cosa stai insinuando?"

"È ovvio che non stia dalla tua parte, sei sbagliata come persona."

"Sba-sbagliata? Ahahaha..."

La sua risata era più un nervosismo...si stava alterando. Ma perché? Riteneva giusto quel suo modo di fare?

"...Ahahah vedi sei tu a essere sbagliata, non sei una persona 'normale' "

Continuò lui, mettendo in risalto la parola 'normale'.

Ma..ma io ero normale....o no?
Stavo cominciando a sudare, a surriscaldarmi. Avrei fatto immediatamente qualcosa. ..il fuoco stava incominciando a uscire dalle mani..dai piedi..dagli occhi...ovunque..
I due signori si allontanarono, dopo che le loro mani si ustionarono.

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