Capitolo 23: Si, addio.

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"Che...che ci fai qui?"

Disse Attila mentre spalancò gli occhi.

Cosa stava succedendo.
Chi era quella persona.

Non si vedeva in faccia, la luce che aveva alle spalle oscurava la persona.
Ma quella luce..era fuoco..

"Attila..."

Disse quella persona. Come se aveva un conto in sospeso con Attila, disse quel nome come se avrebbe tanto voluto continuare, continuare a dire un qualcosa che aveva da sempre tenuto nascosto.

Mi affacciai al finestrino per vedere la situazione e cercare una via di fuga mentre Attila era impegnato con quell'uomo.

*BUM*

"Cos'è stato?"

Dissi. Ma gli uomini seduti nella macchina con me non mi risposero, anzi non notarono per nulla la mia domanda. Però vidi che si scambiarono uno sguardo, subito dopo si alzarono per andare a vedere la situazione. A quanto pare stava andando male per Attila, chi era quell'uomo e cosa voleva da lui.

Forse ora posso uscire di qui non appena questi due escon...

Non finì neanche di dire quella frase che i due signori mi chiusero dentro la macchina, con le chiavi.

Cazzo...

Pensai. Mi spostai ai sediolini davanti, vedevo tutta la scena, e riuscivo anche a sentire.

"Che cazzo vuoi! Ragazzi fatelo fuori!"

Ordinò Attila ai suoi due uomini.
Ma l'uomo non ci pensò due volte, prima che i due uomini lo potessero toccare, li sparò. .. sentì 5-6 colpi di pistola, aveva proprio intenzione di uccidere. Ma chi era? Potevo stare tranquilla o ora avevo un'altro nemico?

Attila diede un pugno sull'auto dalla rabbia. Non credo perché voleva bene i suoi due uomini, non per quello, credo solo perché stava perdendo...

"Attila ora tocca a te..."

Disse quell'uomo. Puntandogli la pistola contro.

Attila non fece nulla. Cosa poteva fare, solo chiedere perdono, sottomettersi e implorare. Ma quell'uomo non perdonava. Si capiva. E tantomeno Attila non era un tipo che chiedeva perdono. Allora doveva solo dire addio ai suoi giorni, e ora anche io potevo dirgli addio.

*PAM*

Lo sparo. Lo sentì.
Attila era morto? Lo speravo.

E ora che quell'uomo li ha uccisi tutti, potevo scappare, potevo ritornare tra le braccia di mia madre. Forse avevo unaltra possibilita di salvarmi.Dovevo solo trovare il modo di aprire quella dannata porta.

Cosa?

Quell'uomo si stava avvicinando alla macchina. Puntò la sua pistola alla macchina.

Oddio, cosa vuole fare.
Vuole sparare anche me?

Cercai di guardarlo in faccia.
Ma ancora non riuscivo a capire bene chi era, la luce del fuoco dietro di lui mi impediva di guardargli il volto... eppure il suo sguardo lo avevo già visto da qualche parte.

*PAM*

Lo aveva fatto? Aveva sparato sul serio? Ero morta? Provai ad aprire gli occhi. Per un attimo credevo di esserlo davvero.

Ma quando guardai, lui aveva sparato alla porta. Così fui in grado di aprirla. Ma non riuscivo ad uscire, la paura non me lo permetteva.

"Dai,esci."

Disse lui.

Uscire? Perché cosa vuoi? Mi stai aiutando o vuoi uccidermi?

Così dopo 5 secondi se pur lentamente uscì.

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