Capitolo 35: Sono qui.

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Dopo aver dormito lì, ringraziai Albert per l'ospitazione e andai via.

Cosa dovevo fare? Avevo mille pensieri per la testa, mille paure e disagi ma non potevo fermarmi adesso. Ero arrivata a Londra pensando di riavere la mia vita, ma non è così che stanno le cose. Devo sapere dove sono i miei genitori.

Girai in città con l'intenzione di chiedere ai vari negozianti che conoscevo, ma prima di farlo, passai di nuovo davanti alla scuola. Proprio in quell'istante suonò la campanella, era mattina quindi avrei sicuramente visto Carly entrare a scuola.

Ma mi girai in torno, non c'era.
Improvvisamente la vidi correre dietro di me. Era in ritardo, anche dopo tanto tempo certe abitudini non si perdono.
La vidi salire le scale, lei invece, fece finta di non vedermi. Ma appena un secondo dopo essere entrata, la vidi uscire.

Si sedette stressata sul primo scalino che conduceva al portone.
Mi avvicinai con cautela e naturalezza.

"Vedo che alcuni abitudini non le hai perse."

Dissi io.
Carly non si voltò neanche per guardarmi, il suo sguardo era dritto e rigido.

"Cosa vuoi?"

Disse lei sciogliendo la sua tensione, ma rimanendo fredda e rigida.

"Mh, come prima cosa..voglio scusarmi"

Mi abbassai sulle ginocchia per arrivare alla sua stessa altezza e guardarla negli occhi, ma lei non girò la sua testa e tenne gli occhi puntati al negozio di fronte.

"Voglio scusarmi per tutto quello che ho fatto e non...Carly io.."

Un ghigno di risata uscì dalla sua bocca, facendo diventare il tutto più difficile e le mie parole ridicole.

"Scusarti?"

Ripeté e continuo a ridere innervosita, ma più forte.

"Si, ti prego di perdonarmi. E poi avrei una richiesta da farti...ti prego di dirmi dove sono i miei genitori, almeno questo"

Carly subito smise di ridere, il suo sguardo divenne più serio di prima e anche un pò triste.

"Allora? Ti prego Carly..."

"Hey chi non muore si rivede!"
Una voce maschile, subito dopo mi sento tirare su e un ragazzo mi abbraccia da dietro talmente forte da farmi mancare per un attimo il respiro.

Mi voltai. Era...

"Luke!?"
Mi girai e lo abbracciai.

"Ma dove sei stata? I professori ci hanno detto che ti eri trasferita dai tuoi zii!"

I prof si erano inventati tutto ciò?
Al pensiero rimasi, un po scioccata, e mi scappò una piccola risata.

"Ehm..si, già è cosi"
Dissi un po imbarazzata.

"È dove Kim? "
Dissi. Avevo desiderato fin a quel momento di rivederlo. Il mio primo amore, poi ricordai il primo bacio...già lo diedi a Luke, anche se ero pazzamente e segretamente innamorata del suo amico, Kim.

"È...con la sua ragazza credo"

Disse mentre guardò il retro del parco della scuola.

Con la sua ragazza? Quindi lui ha... Già, avrei dovuto immaginarlo.
Sentì come una perdita, ma nulla di più.
Perché? Io amavo Kim, lo amavo più di qualunque altro...no, io non amavo Kim, c'era una altra persona che nella mia vita era stata ancora più importante, ma il suo nome non riuscivo a pronunciarlo o meglio non volevo.

Carly era ancora lì seduta e turbata da me ascoltava tutto ciò.

"Ah quindi sei venuta qui dopo che hai saputo della perdita...Katy mi dispiace, giuro, mi dispiace.. "

The girl on fireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora