Capitolo 31: Bacio tra le fiamme.

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"Katy...scusami, non sono riuscito a salvarti, perdonami"

Katy mi guarda e con dispiacere e vergogna capisce che io non l'avevo mai tradita, in quelle mie parole intuì un minimo di verità.

Katy pov's

Forse sono io ad aver sbagliato. Come ho potuto. Come ho potuto allearmi con Attila.

"No Erif, scusami tu.."

Dissi e il suo sguardo, ormai perso nella minima speranza che tutto si risolva e finisca presto, svanì e sul suo volto si disegnò un mezzo sorriso che lui pensò fosse l'ultimo.

Attila strinse il mio braccio e la pistola sembra penetrarmi nelle tempie, fa male, ma non m'importa, mi ero scusata con Erif, questo mi bastava, prima di morire.

"Queste sono le vostre ultime parole?"

Disse tagliente Attila e poi scoppiò in una delle sue patetiche e inquietanti risate.

Tutti lì avevamo la consapevolezza di ciò che stava succedendo.

Sentì che Attila stava per premere il grilletto, sussurrai un "ti amo" a Erif e lui ricambiò innervosito. Le lacrime bagnavano il suo viso, subito mi accorsi che anche a me le lacrime stavano percorrendo il mio volto quando arrivarono alle labbra. Chiusi gli occhi.
Li aprì quando ad un tratto sento un trambusto. Tutti lo sentirono, e in pochi istanti tutto l'edificio andò a fuoco, le fiamme si propagavano tutto intorno all'edificio. Dalle finestre aperte entrarono le fiamme e la porta chiusa stava man mano prendendo fuoco e cominciò a bruciare dal basso. Le fiamme tentavano in tutti i modi possibili di entrare. Molti dei soldati presero fuoco, altri caddero giù dalle finestre, e altri aprirono la porta nel tentativo di fuggire, ma quando fecero cio le fiamme entrarono presuntuosamente e nell'arco di due minuti la stanza era ormai immersa nelle fiamme.

Mi sentì soffocare, e improvvisamente venni sommersa da un flashback.

Stavo nell'hotel. C'era quella strana palla al centro che emanava un forte calore e non riuscivo a respirare. D'un colpo, mentre aprì la porta della stanza, venni scaraventata su quella 'cosa' e dalla paura sobbalzai rientrando nella realtà, che non era molto diversa dal flashback.

Mi girai in torno. Non ero più tra le mani di Attila. Vidi Erif tossire continuamente e abbassarsi sulle ginocchia. Corsi verso di lui quando qualcuno mi fermò tirandomi indietro, affermandomi per la maglia.

Mi voltai. Cazzo. Era Attila. Era ancora vivo.

Gli diedi un pugno debole in faccia ma servì a fargli mollare presa, me ne andai correndo vicino ad Erif. Al suo fianco Lola e Anna erano ormai a terra ricoperte dalle fiamme.

"Erif! Erif!"
Gli urlai mentre gli mollai uno schiaffo dalla paura e dalla fretta.

Erif si riuscì ad alzare. Mi prese la mano e mi guardò fisso negli occhi. Eravamo vicinissimi. Sentivo il suo respiro. Le nostre labbra si sfiorarono. Le fiamme intorno a noi,i nostri corpi ricoperti dalle fiamme, che noi ovviamente riuscivamo a tenerci, i soldati bruciati intorno a noi cercavano con terrore di riuscire a liberarsi dal fuoco, altri correvano disperati sperando di uscire da quello che ormai sembrava un inferno, ma poi inciampavano sui cadaveri e morti cadevano pesanti su quello che doveva essere un pavimento bruciato. Ma in quel momento c'eravamo solo noi due. Non mi importò dei cadaveri, di Attila, del fuoco, neanche di quel che aveva fatto. Mi baciò. Quel bacio bollente e veloce mi fece capire quanto lo amavo. Si staccò da me lo guardai mentre il fuoco ci abbracciava, non era il momento forse, ma non sapevamo ancora se ne saremo usciti vivi.
Se fosse stato il nostro ultimo bacio? O il nostro ultimo sguardo?

Quel giorno, quell'Hotel, è stato il fuoco a darmi una nuova vita, la vita che avevo sempre desiderato, perché con il cambiamento fisico avvenne quello mentale, è stato il fuoco a farmi conoscere ed avvicinare a Erif. Ma ora è venuto il momento, ogni inizio ha una fine, e ora mi sta portando via tutto.
Mi sta portando via la mia vita, no, non intendo me, ma Erif. Lui era la mia vita.

Mentre lo guardo, il calore non mi permette di respirare, tossisco, ma non mollo il suo sguardo che, anche dopo tutto ciò, adoro.

Una mano tra le fiamme afferra dalla spalla Erif, ma il fuoco non mi permette di vedere il volto.
Sgrano gli occhi accecata dal fumo nero che impertinava le mie pupille, la paura che fosse Attila mi sale fino al collo e ingoio un respiro.
Erif viene tirato dalla mano sconosciuta e sparisce dietro le fiamme. Il fumo mi fa tossire ancora, un nodo di fumo mi si formò in gola e dopo svariati respiri trattenuti chiusi gli occhi, le forze mi stavano abbandonando e caddi sulle ginocchia, quando improvvisamente la misteriosa mano afferra anche me, trascinandomi via.

Un respiro pesante poi mi alzai di colpo. Di fronte a me un maestoso spettacolo che mi fece rabbrividire e godere allo stesso tempo. Il grande edificio era sommerso dalle fiamme. Non c'era uno spazio dove le fiamme non facevano da padrone. Sembrava avvolto in un vortice infernale.

Ma dopo essermi ripresa facendo profondi respiri mi girai in torno.

Come sono finita qui?

Ed Erif?

"Erif!!.... Erif!!"

Urlai disperatamente sperando mi rispondesse.

Girai intorno all'edificio. Mi accorsi solo quando calpestai un braccio che c'erano corpi ovunque. Mi assalì un senso di ansia e pensai per un momento che forse Erif era uno di questi cadaveri. Li guardavo uno ad uno, facevano rabbrividire ma in quel momento poco importava, dovevo trovare Erif.

Poi una voce mi fece girare di colpo, era lui, era Erif lo sentivo. Vidi da lontano due sagome nere, non riuscivo a vederne i volti visto le fiamme che provocarono una luce immensa dietro di loro.

Un istinto infermabile di corrergli verso.
Ma d'un tratto mi fermai di colpo e forse dubitai fosse lui, non avrebbe corso anche lui verso di me?

Ora riuscivo più o meno a vederne i tratti, man mano si avvicinavano sempre più.

"Erif!" Urlai.

Era lui! Lo sapevo!

Quando mi vide non accennò alcun sorriso. Io mi bloccai e le mie braccia si fermarono e non lo abbracciai.

Insieme a lui stava un'altro ragazzo. Chi era?
Era carino ma il suo sguardo sembrava privo di emozioni, aveva degli occhiali da vista e gli occhi chiari mi fecero pensare a un mare calmo d'estate.

"Tu..chi sei?"

Chiesi restando sul posto.

"Colui che vi ha salvati."

●•●•●•●• Spazio mioo ●•●•●•●•●•

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Amorini mieii come state?
Allora cosa vi dice questo capitolo?

Che romantici Kety e Erif vero?❤ Ma perché d'un tratto sembra più freddo Erif?
Ma soprattutto che è la persona misteriosa che dice di averli salvati? Dai chi ha capito chi è?

Scopritelo nel prossimo capitolo♡♡♡

Amorini vi consiglio di leggere
"My teacher or my daddy?"
Di LifeIsToShort69 è una storia stupenda consigliatissima ❤❤

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