Capitolo 2: Carly.

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Suonò la campanella.

Quel suono era come un sollievo per me,okey, lo era per tutti.

"Carly, andiamo"

Con fretta, presi la borsa e mi affrettai alla porta, quando vidi che Carly posava le cose nella sua borsa con molta lentezza e comodità.

D'un tratto vidi avvicinarsi a lei una delle ragazze, una di quelle presuntuose,camminava con aria soddisfatta e si avvicinò a Carly con superiorità.

Si chiamava Alessia, era alta, molto magra sembrava anoressica, aveva i capelli lunghi e biondo scuro.

Lei amava essere a centro dell'attenzione, essere il capo, essere sempre il top, e ovviamemte essere la prma in ogni cosa.

Odiavo quel genere di ragazze, perché sentirsi migliori? Perché essere belle esteriormente poteva bastare?Anzi era essenziale, ma perché? Prima o poi la bellezza passa, ma sicuramente lei non passò di lì per caso, infatti.

"Allora, ci incontriamo di nuovo"

Disse Alessia a Calry.

Ma cosa? 'Di nuovo?' Quindi a quanto pare si conoscevano già.

Mi dimenticai della faccenda 'voglio tornare a casa', e presa dalla curiosità ascoltai, da lontano, senza muovermi da sotto l'arcato della porta che era aperta.

"Mh..si, a quanto pare"

Disse Carly, senza guardarla in faccia era impegnata a sistemarsi la cartella, ma sembrava avere timore.

"Ahaha..quindi sei contenta? "

Disse ancora Alessia, guardandole in faccia, con una mezza risata maliziosa.

Carly non rispose, non sapevo cosa le stesse succedendo ma non volevo intrattermi.

"Allora?"

Questa volta Alessia sembrava essere piú arrabbiata. Intanto le sue tre amiche le erano vicino e guardavano la scena, deridendo Carly.

Come potevano? Mi stavano venendo i nervi. Ma non feci nulla, pensavo che Carly se la sapesse cavare, ma non fu cosi.

Carly non diede retta alle domande di Alessia e cosi prese la borsa sulle spalle e camminò verso di me.

Alessia quando vide me da lontano e Carly andarsene senza riaposta, arricciò gli occhi, e si infuriò veramente.

Carly non fece neanche due passi quando Alessia gli mise uno sgambetto, e lei cadde.

Corsi subito da lei, lasciando andare la borsa, che atterrò fuori la porta.

"Carly! Carly!"

"Sto bene"

Mi rispose Carly, con una voce tremolante.

Dopo avermi assicurata ciò, mi alzai.

"Ma cosa fai?"

Dissi con un tono alto ad Alessia.

"Io? Non ho fatto niente"

Mi disse con molta serenità.

"Si! Ti ho vista"

Continuai ad urlarle contro, non ero il tipo che volesse vendetta. Ma ero arrabbiata.

"Non mi abbasserei mai a livelli del genere"

Continuò lei, mi dava fastidio il suo fottersene,parlava decisa e molto serena, e soprattutto con un aria molto superiore, come se lei fosse la regina e noi le sue luride schiavette.

The girl on fireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora