Capitolo 33: Ritorno a casa.

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Eccomi.
Ero davanti all'aeroporto.

Era la scelta giusta? Dovevo ritornare a Londra nella mia città natale? O forse il mio posto era con Erif?
No, lui ormai mi ha detto addio. Non si può più tornare indietro. Non si può.

Decisa ormai, feci un respiro, e proseguì.
Con in mano il biglietto, lo presentai ad un funzionario che molto gentilmente mi indicò l'aereo.

"Cavoli sono in ritardo!"
L'aereo decollava tra giusto 10 minuti.
Mi affrettai al controllo sicurezza e fortunatamente avevo il passaporto con me ed Erif mi rimase anche un bel po di soldi.

Non ero mai stata su un aereo, l'effetto che mi fece non lo dimenticherò mai. Appena decollò sentì un vuoto nello stomaco e per un istante mi girava la testa. Per circa mezz'ora avevo la nausea, ma poi mi abituai subito a quella nuova sensazione.

Atterrai nell'aeroporto di Londra.
Respirai di nuovo l'aria di casa, della mia Londra.

"Quanto mi sei mancata"
Dissi tra me e me.
Guardai il cielo e quel giorno era sereno, c'era un bel sole armonioso che illuminava e riscaldava la città. Strano, la maggior parte delle volte il cielo era grigio.

Mi incamminai verso casa mia, che non era poi così lontana. I miei passi erano molto lenti, avevo voglia di rivedere tutti, ma avevo paura.

Avrò di nuovo la mia vita di prima?
Ormai, è tutto tornato come il principio. Non sono più la ragazza del fuoco, i servizi segreti non cercheranno più di rapirmi e le persone intorno a me non sono più in pericolo, ma soprattutto non c'è più Erif.

Già, è tornato tutto come prima.
Mentre camminavo mi sentivo rinascere.
Stava iniziando tutto da capo, tutto com'era prima. I negozi erano sempre gli stessi, notai con gioia molte persone che conoscevo.
I miei passi armoniosi mi facevano sempre di più avvicinare al mio nuovo inizio.

Quella..era la mia scuola!
Mi fermai. Guardai per bene la struttura. Non l'avevo mai notato ma, il giardinetto che vi era di fronte era proprio bello, e vedere tutti quei studenti parlare, mangiare, i gruppetti, i fidanzati...mi misero una pace eterna e mi diedero la conferma che ormai il peggio era passato, forse, e ora mi aspettava una vita da vivere.

Mentre pensavo a tutti ciò, una ragazza dietro di me, correndo mi diede una spallata e mi fece cadere.

"Oddio scusami!"
Disse lei, prendendo la mia borsa che era finita per terra.

"No..non preoccuparti" Dissi, mentre cercai di rialzarmi "sto ben.."

Continuai, ma appena la vidi in volto... quella ragazza...era Carly.

Appena mi guardò in faccia indietreggiò di un passo.

"..Carly..."
Dissi io sorridendogli.
Il cuore mi pulsava all'impazzata. Era lei! Dopo tanto tempo! Era la mia migliore amica! Carly!

Mi fissò non credeva ai suoi occhi.
La sua espressione era un po...strana.

"Carly? Sono io..Katy! "
Dissi allungando la mia mano per afferrare la sua.

Ma lei non fece nulla. Notai che stava con un'altra ragazza. Mi..mi aveva rimpiazzata?

Aggrottai le sopracciglia mentre la guardavo...aveva qualcosa di diverso.

"Cosa? Cosa stai dicendo? Sei pazza? Katy...è morta"

Appena sentì queste parole, mi si ghiacciò il cuore e poi andò in frantumi. Rimasi impalata, in quella posizione. Non riuscivo a muovermi, non riuscivo a parlare.

Carly prese per mano la ragazza, e se ne andarono.

Un flashback prese il controllo della mia mente.

Stavo fuori all'hotel per rientrarci e scoprire cosa mi era successo. C'era anche Carly con me.
"Sei sicura di voler venire?"
Chiesi io.
"Ovvio..dai andiamo"
Rispose Carly.
Voleva fare la tipa dura, fingeva di non aver paura, tutto questo perché? ... Ovvio, perché era la mia migliore amica. La guardai, e un sorriso percosse tutto il viso. Ero molto fortunata.

Finito il flashback mi scaraventò nella realtà, e quando ripresi coscienza di ciò che era appena accaduto mi ritirai in me stessa.
Con una lacrima che non riusciva ad uscire dal mio occhio mi ritrovai fuori la porta di casa mia.
Avevo paura di entrare. Avevo paura di un'altra crepa nel cuore.

Bussai e nell'attesa di una risposta battevo il piede ripetutamente a terra dal nervosismo.

Ma dopo 5 minuti ancora nessuna risposta.
Cavolo, non ci saranno in casa.

Da dietro vedo la sagoma di un uomo. Mi voltai subito.

"Tu chi sei?"
Disse la voce maschile, aveva un paio di chiavi in mano.

●•~●•~●•~Spazio miooooooo ●•~●

Amorini scusate se questo capitolo è più corto del solito ma serviva così! ♡

Allora, avete visto? Carly è ancora influenzata dalle parole di Erif (quando gli disse che Katy era morta) ? Eppure l'ha avuta dinanzi a lei!
E soprattutto chi è quell'uomo? E cosa gli aspetta ora alla povera Katy?

LASCIATE UN VOTO E UN COMMENTINO PER FAR CONTINUARE LA STORIA VI AMOOO♡♡♡♡♡♡♡

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