È 𝚛𝚘𝚖𝚊𝚗𝚝𝚒𝚌𝚘.
ɪʀɪɴᴀ
30 maggio 2013
Summerlin West, Las Vegas,
Nevada, USA
Ore: 11:14«Sembra che l'iniezione stia agendo bene, signora Dutton,» mi disse la Finnegan durante la visita. «Vuole prenotare per la prossima?»
«Sì.»
Lei annuì, appuntando poche parole nel fascicolo aperto sulla scrivania davanti a lei. «Bene.» Mi sorrise.
Due mesi dopo la nascita di Eddie, la dottoressa mi aveva suggerito di non scegliere da subito l'impianto contraccettivo sottocutaneo, ma di fare qualcosa che funzionasse per un periodo più breve, come l'iniezione di un farmaco ormonale, e io avevo accettato.
Né io né Edgar avevamo ancora parlato della possibilità di avere un secondo figlio e, in vista delle nozze, era meglio non avere sorprese.
Quando feci ritorno a casa, fui informata della visita di mio fratello.
Si era steso su un lettino accanto alla piscina per aspettarmi e, quando lo raggiunsi, non mi diede nemmeno il tempo di aprire la bocca che si era già portato a sedere. Con furia si tolse gli occhiali da sole, trapassandomi con un'occhiata torva. «È uno scherzo?» sbottò.
Mi spuntò un sorriso divertito.
Avevo capito che cosa gli aveva fatto fare tanta strada. «Buongiorno anche a te, caro fratello.»
Gli diedi poi le spalle per raggiungere il patio e lui mi stette dietro. «Una proposta di matrimonio? Ho appena cominciato a prenderci la mano a gestire tutto il fardello che hai lasciato a me e già mi stai proponendo un matrimonio?»
Quando Edgar mi aveva riferito della proposta di Michael – di far sposare la sua troietta con Ivan – l'avevo fissato sconcertata. Da quale pulpito pensava che avrei accettato nella mia famiglia quella stupida creatura che aveva tirato su?
Certo, un matrimonio combinato probabilmente le avrebbe fatto bene, ma non con mio fratello. Quello era fuori questione.
Soltanto per curiosità di vedere la reazione che avrebbe avuto lui, avevo informato l'avvocato William di una tale possibilità.
«Non te lo stavo proponendo, rilassati.» dissi divertita, vedendo il suo volto drammatico diventare sempre più irrequieto. Sapeva bene il ragazzo che se io volevo una cosa la ottenevo. «Era giusto informarti che oltre ad occupare una poltrona di una famiglia importante sei anche uno scapolo appetibile agli occhi dei figli di puttana come Michael García.» Gli gettai uno sguardo sempre alla ricerca della sua reazione ma seguitò a colpirmi con occhi più che contrariati. Fermai il passo accanto al tavolo e sospirai. «E non guardarmi così, Ivan Jr, non sei immune al matrimonio. Hai i Fagarò sulle spalle. Dovrai continuare tu la stirpe quindi, non ci credo che sto per dirlo, prima o poi dovrai sposarti e avere dei figli.» Per un secondo mi sentii la madre cattiva della storia che obbliga i propri figli a continuare l'albero genealogico ed ebbi un brivido.
«Questo l'avevo capito ma non ho intenzione di prendere in moglie la prima che mi capita tra i piedi e soprattutto non ho intenzione di ficcarmi in un matrimonio combinato.» rispose lui, lasciandosi cadere in una poltrona. «È fuori questione questa pratica del medioevo.» sbottò e subito dopo alzò gli occhi su di me, rendendosi conto di aver scelto le parole sbagliate davanti alla persona sbagliata. «Senza offesa.» mormorò.
Sospirai e mi sedetti anche io. «Non mi offendi. Ma credo di non essere stata abbastanza chiara.» ribadii seria. «Se entro i venticinque anni non mi farai conoscere una candidata adatta a te, dovrò pensarci io.» lo avvertii. Non avevo alcun desiderio di veder finire i Fagarò per dei suoi capricci. «Intesi?»
STAI LEGGENDO
Devotion 3 // Omertà E Onore //
ChickLitTerzo e ultimo libro della serie Devotion «ɴᴏɴ È Qᴜᴇꜱᴛᴏ ᴄɪÒ ᴄʜᴇ ᴛɪ ʜᴀɴɴᴏ ɪɴꜱᴇɢɴᴀᴛᴏ. ᴅᴇᴠɪ ᴘᴀᴛɪʀᴇ ɪʟ ᴅᴏʟᴏʀᴇ ɪɴ ꜱɪʟᴇɴᴢɪᴏ.» 🔞TW