« 24 »

347 23 7
                                    

Sono a casa da sola ormai da qualche ora. L'abitazione è silenziosa, e il tempo sembra scorrere lentamente, ogni minuto che passa amplifica la mia ansia. So che Ran ha portato Sanzu a scaricarsi un po', probabilmente per riportarmelo a casa sobrio dopo chissà quante pasticche prese. Ma io non riesco a rilassarmi. Le parole di Sanzu continuano a ronzarmi in testa

"Ti amo! Ti amo, ti amo"

Mi aggiro per la casa, incapace di trovare pace. Cerco di analizzare i miei sentimenti, di capire cosa provo veramente per Sanzu. Lo amo davvero? O è solo l’attrazione per il nostro costante gioco di stuzzicamenti e provocazioni? Ogni volta che penso a lui, il mio cuore accelera, ma è amore o solo confusione dovuta al rapporto?

Ripenso ai momenti passati insieme, alle sue attenzioni, ai suoi gesti inaspettati: da quando siamo tornati da Philadelphia, mi hanno atteso troppe cose. Sanzu è sempre stato un enigma per me, una miscela di fascino e crudeltà che mi ha sempre attirato. Ma non so se questo sia sufficiente per chiamarlo amore. Le sue parole di oggi mi hanno scosso profondamente, ma non riesco a decidere se siano il frutto di un sentimento genuino o dell'effetto delle sostanze che assume

Mi siedo sul divano, cercando di calmarmi, ma l'ansia è implacabile. Mi chiedo se Sanzu sia altrettanto confuso quanto me. Ma chi voglio prendere in giro, ovvio che non lo è. Ora che ci penso probabilmente si sarà fatto più di qualche prostituta dal giorno del nostro matrimonio

Devo capire se c'è davvero qualcosa di reale tra di noi o se è solo un'illusione

Da una parte, so che devo parlare con Sanzu, affrontare quelle parole che ha detto e cercare di capire cosa significhino davvero. Dall'altra, però, non riesco a scuotere l'idea che forse ha parlato così solo perché era sotto l'effetto delle sostanze

La razionalità mi dice di non prendere troppo sul serio le sue parole. Sanzu ha una storia complicata con le droghe, e non sarebbe la prima volta che dice qualcosa di insensato sotto il loro effetto

Mi fermo davanti alla finestra, guardando fuori. Le luci della città brillano nella notte. Chissà quando tornerà a casa... devo prendere una decisione, ma ogni opzione sembra catastrofica

Ripenso alle sue attenzioni, ai piccoli gesti che ha fatto nell'ultimo mese. È possibile che questi gesti fossero sinceri, che dietro la sua maschera ci fosse un sentimento vero? O sto solo illudendomi, cercando di vedere qualcosa che non c'è?

Forse devo dare tempo al tempo, aspettare che la situazione si chiarisca da sola. Ma il pensiero di continuare a vivere nell'incertezza dopo i suoi dannati "ti amo" mi è insopportabile

Mentre sono alla finestra, persa nei miei pensieri, vedo il cancello lontano aprirsi. La macchina di Ran percorre lentamente tutto il vialetto, i fari che illuminano la strada fino a pochi metri dalla porta. Il mio cuore batte forte nel petto. La macchina si ferma e vedo Sanzu uscire. È rimasto solo in camicia, la sua solita giacca rosa appoggiata sul braccio. Nonostante l'ora tarda, c'è qualcosa di imperturbabile nel suo atteggiamento, come se portasse con sé una parte di quella leggerezza che avevo sentito nella sua risata al telefono

Ran abbassa il finestrino e gli dice qualcosa. Sanzu annuisce, rispondendo con un cenno del capo prima che la macchina riparta, lasciando dietro di sé solo il suono dei pneumatici sulla ghiaia. Ora Sanzu è solo, e si avvicina alla porta

Mi allontano dalla finestra e mi dirigo verso la porta, cercando di raccogliere il coraggio necessario. Ogni passo mi sembra più difficile del precedente, ma so che non posso più fuggire. Arrivo alla porta proprio mentre sento il suo leggero bussare

Prendo un respiro profondo e apro la porta. Sanzu è lì, con un'espressione che tradisce una leggera stanchezza
"Dannazione, il club di Ran dovrebbe smetterla di fare le happy hours in orari indecenti... venti minuti per un paio di shottini" dice buttando la giacca a terra, allentandosi la cravatta con una mano. Procede con passo deciso in cucina, dove dal frigorifero prende una bottiglia d'acqua, per poi prendere dal pensile una bustina di antidolorifico

𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora