𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈

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Sono in cucina, e la luce del tardo pomeriggio filtra dalle tende semiaperte. Sono le quattro, ma io mi sono appena alzata dal letto, ancora intontita dal sonno. Dopo essere tornata a casa, il peso della stanchezza mi ha travolta e mi sono riaddormentata senza neanche togliermi i vestiti. Ora sono sola, in una casa silenziosa, con Sanzu che è dovuto ripartire per un'altra missione affidatagli da Mikey

Mi avvicino al piano di lavoro e mi fermo un attimo, cercando di mettere ordine nei miei pensieri. Il ricordo del bacio sul collo della sera precedente mi coglie di sorpresa, come una brezza improvvisa che mi fa rabbrividire. Posso ancora sentire il calore delle sue labbra sulla mia pelle, un contatto breve ma intenso, che mi ha lasciato un segno indelebile. Mi guardo intorno, cercando qualcosa da fare per distrarmi. Decido di preparare una tazza di tè. Riempio il bollitore e lo metto sul fornello, accendendo la fiamma. Il suono dell'acqua che inizia a scaldarsi riempie il silenzio della cucina, un rumore familiare e rassicurante. Prendo una tazza dallo scaffale, osservandola per un momento prima di posarla sul tavolo. Tutto sembra così normale, così quotidiano, ma dentro di me c'è un tumulto che non riesco a placare

Il pensiero di Sanzu mi invade ancora una volta. Mi accarezzo il collo con le dita, come per rivivere quel momento, cercando di imprimerlo ancora di più nella mia memoria. Il bollitore fischia, riportandomi alla realtà. Spengo il fuoco e verso l'acqua calda nella tazza, osservando il vapore che si alza lentamente. Prendo un sorso di tè e mi siedo, cercando di trovare un po' di pace

All'improvviso, il trillo del mio telefono interrompe il silenzio. Sobbalzo, il cuore che accelera improvvisamente. Prendo il telefono dal tavolo dove l'avevo lasciato e guardo lo schermo illuminato: numero sconosciuto. Le mie dita tremano leggermente mentre sblocco il telefono e accetto la chiamata. Che Sanzu stia utilizzando un telefono momentaneo?

"Pronto?" domando. Prendo un altro sorso di tè e mi siedo nuovamente. Sento silenzio per qualche secondo dall'altra parte, mentre un confabulare improvviso riempie il precedente silenzio
"T/n? Sei tu?" domanda una voce che mi sembra di aver già sentito, ma non è quella di Sanzu. Quindi no, lui non mi sta cercando, probabilmente sarà impegnato
"Sono io, si... chi sei tu?" domando
"T/n, sono Kokonoi" dice l'uomo dall'altro lato, e finalmente sembro riconoscere un minimo il suo tono di voce

Un'ondata di sollievo mi travolge, almeno è qualcuno che conosco. Nella mia mente già mi immaginavo rapita, per ripicca, da qualche membro di una banda rivale

"Oh! Ciao, Koko" dico sentendomi più sollevata. Dovrei registrare il suo numero
"Heilà. Hai qualche notizia di Sanzu?" domanda, ma sento qualcun'altro confabulare affianco a lui
"No, in realtà no. Siamo tornati alle 11 di stamattina e lui non è nemmeno rientrato in casa, Mikey gli ha dato un incarico ed è subito ripartito. Perché?" domando

La mia mente corre a mille all'ora. Perché Koko era così preoccupato? È successo qualcosa di cui non so nulla? Sento un nodo formarsi nello stomaco mentre mi siedo, il tè ora dimenticato accanto a me. Prendo un respiro profondo, cercando di calmarmi

"Non ti ha avvisato di quello che gli ha comunicato Mikey? Della missione in America, intendo" dice con un po' troppa tranquillità. Rimango un attimo perplessa dalle sue parole, e mi sento anche da una parte stupida di essermi preoccupata per Haruchiyo senza effettivamente far finire di parlare Koko. Dovrei calmarmi

"Eh? America?" borbotto confusa. È la prima volta che sento una cosa del genere
"America, fine settimana" dice, e di sottofondo si risente l'ennesima voce in più
"Io non ne so nulla Kokonoi, Sanzu non mi ha detto nulla. Ma poi, scusa se te lo chiedo, ma chi c'è affianco a te?" domando tenendo il telefono più vicino l'orecchio, pensando di essermi immaginata tutto questo tempo la doppia voce. Ma è lì, e ora sta gridando