𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈

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Rimango immobile, gli occhi spalancati e il cuore che batte all'impazzata. Non riesco a credere a quello che vedo, sento un nodo in gola e le mani tremano mentre le porto alla bocca, come se cercassi di trattenere lo stupore che mi travolge. Davanti a me, con un'espressione calma, c'è Haruchiyo. Mio marito. Davanti a me c'è Sanzu

Per un momento, penso che sia un'allucinazione, un sogno creato dalla mia mente stanca e disperata. Ma è troppo reale. Vedo i dettagli del suo viso mentre sorride quasi come uno psicopatologia, la luce nei suoi occhi, il sento il suo respiro affannoso e tutto il sangue che ricopre i suoi vestiti. È qui, davvero qui. Non so se piangere o ridere, ma le lacrime, già pronte a scendere, si mescolano con un sorriso incredulo

Faccio un passo avanti, quasi temendo che sparisca se mi avvicino troppo. Ma non sparisce. Rimane lì, fermo, mentre poggia la faccia insanguinata contro il palmo caldo della mia mano pallida. Lui alza una mano e la posa sulla mia guancia, macchiandomi con il sangue che spero con tutta me stessa non sia suo, ma dubito conoscendolo

Mi lascio andare, gettandomi tra le sue braccia. Lo stringo forte, come se temessi che possa svanire da un momento all'altro. Le lacrime scorrono liberamente ora, il sollievo e la gioia mescolati in un turbinio di emozioni. Lo sento rispondere al mio abbraccio, le sue braccia che mi avvolgono con forza, come se volesse assicurarsi che anche io sono reale

"Non riesco a crederci... pensavo... pensavo che non ti avrei mai più rivisto" sussurro tra i singhiozzi, il viso nascosto contro il suo petto.  Lui non dice nulla, ma posso sentire la sua tensione sciogliersi leggermente. Lo stringo ancora più forte, il cuore che finalmente inizia a calmarsi. È qui. È tornato. E non importa come o perché, tutto ciò che conta è qui

In quel momento, tutto il dolore e la paura delle ultime settimane sembrano svanire. Lo stress delle riunioni e delle aspettative crolla con una facilità che non mi aspettavo

Sanzu mi afferra per le cosce, proprio come quella sera del nostro bacio, e mi tiene con il corpo spalmato contro il suo. Mi tiene tra le sue braccia, sospesa e più in alto rispetto a lui. Ride, ride come se non avesse mai avuto miglior divertimento in 25 anni di vita come ora
"174 persone in due ore, non sono mai arrivato a questi livelli" dice sorridendo come uno sfacciato, lo osservo con una certa curiosità non capendo che intenda
"Sono evaso, ho collaborato con altri due uomini della mia cella. Abbiamo ammazzato probabilmente 300 persone tra guardie e prigionieri rompi coglioni... diavolo, non mi sentivo così vivo da probabilmente i tempi della Kantou" dice ridendo ancora più forte, stringendomi ancora di più. Realizzo cos'è successo ed improvvisamente tutto il sangue che ha addosso sembra darsi una spiegazione, ma piuttosto che essere terrorizzata, rido anche io mentre stringo la sua testa contro il mio seno, abbracciandolo 

Sentire il calore del suo corpo contro il mio, la sua presenza tangibile e rassicurante, mi fa sentire completa dopo settimane di vuoto. Il mio respiro si sincronizza con il suo, e per un attimo, tutti i problemi e le paure si dissolvono; non c'è più il peso delle decisioni difficili, delle riunioni stressanti, delle notti insonni passate a piangere. In questo abbraccio, c'è solo amore, sollievo e una felicità così intensa che mi sembra quasi surreale

Le sue mani mi accarezzano la schiena, trasmettendomi una calma che non provavo da tanto tempo. Non so quanto tempo rimaniamo così, ma non importa

Finalmente, abbasso lo sguardo verso di lui, incontrando i suoi occhi azzurri che mi guardano con una tenerezza che mi fa tremare il cuore. Lui sorride, il viso poggiato sul mio seno, con il calore del suo fiato che si sbatte sul collo; in quel sorriso, vedo riflessa la stessa gioia che sento dentro di me da quando è qui

Senza rendermene conto le nostre labbra si incontrano in un bacio quasi non sentito, delicato. Ridacchiamo entrambi senza farci caso e torniamo più velocemente l'uno sulle labbra dell'altro, tastando meglio la sensazione di così tanta vicinanza. Chiudo gli occhi, lasciandomi trasportare dalle emozioni; le sue mani mi tengono stretta, mentre il suo respiro si mescola al mio ogni volta che ci stacchiamo e ci ribaciamo