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Se mi avessero detto che mi sarei sposata a ventiquattro anni avrei sicuramente riso in faccia a quella persona: ero sempre stata una ragazza abbastanza ribelle, e solamente a pensare di essere legata a qualcuno per sempre mi faceva venire il voltastomaco. Volevo essere indipendente e invecchiare da sola, e la mia unica compagnia sarebbe stata quella di un gatto o un cane; questi erano i pensieri che mi facevo sul mio futuro a soli sei o sette anni, quando normalmente quelli della mia età pensavano ben altro

Ma purtroppo, non sempre tutto va come si vuole, soprattutto se hai delle capre al posto dei genitori che pensano solo al proprio conto finanziario riposto in banca...

"No, assolutamente no! Ve lo potete scordare!" grido sbattendo le mani sul pregiato tavolo nello studio di mio padre
"Tesoro, devi capire la situazione..." dice mia madre cercando di spiegare la situazione, che però, non voglio capire
"Capire la situazione? Siete seri? Mi avete fottutamente venduto!" sbraito
"T/c T/n, accetta questa cosa e finiscila" dice mio padre, dopo essere stato per interminabile tempo in assoluto silenzio
"Accettare la cosa? Ma andate al diavolo" dico puntando il dito contro le due persone davanti a me. Non voglio nemmeno chiamarli genitori, è un ruolo che non hanno mai ricoperto e questa è stata l'ennesima conferma della mia teoria
"Credi di poterti permettere un linguaggio così con i tuoi genitori?" dice mio padre, guardandomi indignato
"Genitori? Vi fate chiamare ancora così? Certo che ne avete di coraggio" dico ricordandomi di tutti quei compleanni passati da sola, circondata solo dalle mura della stanza e da qualche domestica
"Mi avete avuta solo per far continuare la nostra stirpe! Se ne aveste avuto la possibilità sono sicura al 100% che mi avreste abbandonato sotto un ponte o venduta a qualcuno dei vostri clienti" dico
"Beh, perché negare la realtà? Avevamo bisogno di un'erede, tutto qui" dice mio padre, come se fosse normale procreare figli senza volergli un briciolo di bene
"Ammazzatevi, voi e tutta questa messa in scena" dico, odiando più del solito la mia fottutissima mia vita

Esco dall'ufficio con le lacrime agli occhi, stringendo il tessuto della manica della camicia che porto. Oggi si sono davvero superati entrambi, più di quanto hanno fatto in un'intera vita: vendere una figlia. Se lo si sente non ci si crede, invece è successo. Mi hanno venduta per salvare il nome della famiglia, mi hanno buttata come si fa con un oggetto non più utilizzabile

Mi hanno obbligato a sposare qualcuno che non conosco, o meglio, conoscerò solamente di vista. Ma questo non rende la situazione migliore, anzi, la peggiora

Sanzu Akaashi Haruchiyo

Questo è il nome della persona che sposerò tra non so quanti mesi. Conosciuto per essere il due della Bonten, è famoso anche per il circolo di droga che gestisce da ormai anni. I miei, ma in generale tutta la mia famiglia, ha sempre fatto affari con lui, quindi perché non vendergli la propria figlia? Tanto lo conoscono, no? Sarò in mani sicure. Credo abbiano pensato questo quando mi hanno lasciato nelle mani di un drogato, o almeno penso questo. Lo incontrerò domani mattina, me l'hanno detto quelle due capre ad inizio discorso

Che succederà adesso? Dovrò sicuramente trasferirmi in un'altra casa, una che dovrò condividere con lui per 24h per tutti i giorni della settimana. Che inferno... . Ma soprattutto, dovrò sposarlo, dovrò baciare una persona che non conosco e prendere il suo cognome

T/n Akaashi

Suona anche male il mio nome con il suo cognome, sembra come un insulto. Ma dovrò conviverci, questo purtroppo lo so fin troppo bene, anche se non voglio crederci. Mi fa male pensarci

Sarò la moglie di qualcuno che non conosco. La me di qualche anno fa, una T/n più sciocca e ingenua, avrebbe detto "che figata!", ma io sto già pensando al divorzio

Angolo autrice 🧚‍♀️
Buonasera! Sto lavorando a questa storia da un po' e questo è solo un assaggio di questa x reader che ho pensato su sanzu
Molto probabilmente modificherò il capitolo, ma per ora lo lascio così. Spero vi sia piaciuto! Se notate qualche errore ditemelo, io purtroppo non ci faccio caso-

𝐅𝐀𝐊𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐑𝐈𝐀𝐆𝐄 | 𝖲𝖺𝗇𝗓𝗎 𝖧𝖺𝗋𝗎𝖼𝗁𝗂𝗒𝗈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora