2. Domenica

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«È come se fossimo bambini
Come se fossimo destini
Che si corrono accanto
Con le mani nel vento
Come fosse domenica con te, con te»
Domenica - Coez

-Tutto bene?- Una voce sconosciuta rompe il silenzio, fermandosi davanti a me. Alzo la testa per osservare la persona che si è avvicinata; è semplicemente un bambino della mia età. Vorrà giocare con me, ma non sono dell'umore giusto.

-Scusa, ma non voglio giocare.- Sospiro, rannicchiando le gambe sempre più verso di me, come se fossi una palla di pelo.

-Non volevo giocare, mi sono preoccupato per te.- Ammette il bambino, sistemandosi il ciuffo.

-Ah, scusami, non è una bella giornata per me.- Ammetto, giocherellando con le dita.

-Posso sedermi?- Mi chiede con educazione, senza invadere la mia riservatezza. Annuisco semplicemente e lui si siede accanto a me.

-Parlami pure, tanto sto aspettando mia mamma che sta facendo la spesa. Mi annoia fare la spesa con mamma!- Mette il broncio, ed io ridacchio per questa sua affermazione.

-Oggi è morta mia nonna.- Ammetto, sospirando, e una lacrima solca la mia guancia. Lui me l'asciuga immediatamente.

-Non essere triste, tua nonna ti vorrà per sempre bene!- Mi dice, guardandomi negli occhi. I suoi occhi castani mi avvolgono completamente in una nube di emozioni.

-Lo pensi sul serio?- Gli chiedo, tirando su col naso.

-Certo.- Sorride tranquillo.

-Comunque mi chiamo Tobias, tu?- Sorride continuando.

-Denise.- Sorrido leggermente.

-Dove abiti?- Mi domanda, incuriosito.

-Lungo la strada ci abitava mia nonna, abito dopo di lei. Tu?- Gli chiedo di rimando.

-Qui.- Dice, girandosi verso l'enorme villa su cui siamo seduti.

-Oh... casa bellissima!- Esclamo, osservando con minuzia ogni dettaglio.

-Quanti anni hai?- Gli domando, incuriosita.

-Sette, tu?- Mi chiede, aggiustando una ciocca dei miei capelli tirata via dal vento.

-Sei.- Sorrido.

-Grazie comunque per avermi aiutata, sono felice ora.- Tiro su col naso e lo abbraccio sinceramente. Inizialmente, non ricambia perché è stato un abbraccio inaspettato, ma dopo poco, ha ricambiato.

-Toby, ho comprato tante cose buone per la merenda!- Esclama una signora molto alta con dei tacchi altrettanto alti.

-Oh, ma chi è questa meravigliosa bambina?- Domanda a Tobias, riferendosi a me.

-Mamma, è la mia nuova amica!- Esclama contento.

-Che bello, dolcezza, vorresti entrare?- Mi domanda dolcemente.

Guardo gli occhi castani della donna, indecisa sulla risposta da darle.

-Dai Denise, rimani!- Esclama Tobias, volenteroso di aiutarmi a stare meglio.

-Ah, sei Denise Rossi?- Mi domanda la donna, che a quanto pare è la madre di Tobias.

-Sì.- Sorrido timidamente.

-Conosco i tuoi genitori, li avviserò che rimarrai da me.- Sorride dolcemente.

-I miei genitori non lo sanno che sono qui.- Dico, abbassando la testa per guardare la gomma consumata delle mie scarpe.

-Oh, li avviserò io, avranno molta paura.- Ammette la donna, capendo la situazione.

La signora si allontana per un attimo, e io rimango seduta accanto a Tobias, che mi sorride con dolcezza. Il tempo passa lentamente, e una calma strana inizia a distendersi tra di noi. Mi sento accolta, anche se è solo da poco che ci conosciamo.

Dopo un po', la signora ritorna con il telefono in mano e mi sorride.

-Ho chiamato i tuoi genitori. Sono in arrivo. Ma per ora, sei la benvenuta qui con noi.-

Il cuore mi batte forte, ma una strana sensazione di conforto mi avvolge. Tobias mi stringe la mano con un sorriso, e io so che, almeno per un po', non sarò sola.

Mentre entriamo in casa, guardo il grande salone e mi sento un po' più leggera. La casa di Tobias è piena di luce e calore, e anche se nonna non c'è più, sento che ho trovato un nuovo angolo sicuro, almeno per oggi.

Next To You - Tobias Del Piero.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora