4. La Nostra Vita È Oggi

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«Cuore caldo mani fredde
È una bugia universale
Perché è un po' come bruciare
Senza riscaldarsi mai
Incontrerai qualcuno che ti dirà
Che il meglio arriverà
Che tutto è già scritto ma
La nostra vita è oggi
E aspetto che ritorni
A vivere e ridere dei nostri giorni»

La nostra vita è oggi - Lorenzo Fragola

- Denise! - esclama mia madre, la voce carica di preoccupazione e affetto, visibilmente scossa per il fatto che io sia scappata senza avvisare. Non posso fare a meno di notare l'ansia nei suoi occhi, che brillano come se cercassero di capire dove fossi andata. 
- Mi hai fatto prendere un grosso spavento! - continua, stringendomi a sé con forza, come se volesse infondermi sicurezza e protezione. Il suo abbraccio è caldo e rassicurante, un rifugio che mi fa sentire al sicuro. 
- Scusa, non avrei dovuto - ammetto, dispiaciuta e un po' imbarazzata, mentre stringo tra le dita il tessuto della sua maglietta, cercando conforto nel suo affetto.

Tobias, vedendo il nostro momento, fa un passo indietro per lasciarci sole e torna sulla sedia a dondolo, dove eravamo seduti poco prima. La sua espressione è un misto di curiosità e timidezza, mentre ci osserva da lontano.

- La prossima volta, avvisami - mi raccomanda mio padre, con un sorriso di sollievo che illumina il suo volto. È felice di avermi ritrovata, e io sento il suo amore che mi avvolge come una coperta calda.

- Quando vorrai venire, la porta di questa casa è sempre spalancata per te, piccola Denise - sorride Sonia, la madre di Tobias. Le sue parole sono gentili e accoglienti, come un invito a condividere momenti felici insieme.

- Grazie, Sonia, ti sono molto grata - risponde mia madre, guardando negli occhi la madre di Tobias con sincerità e affetto. C'è un legame speciale tra di loro, un'intesa che si percepisce anche senza parole.

- Ma non è niente! Lei e Tobias hanno fatto addormentare Dorotea e Sasha, mi hanno risparmiato una fatica enorme! - risponde Sonia, sorridendo con un tono di gratitudine. La sua voce è carica di gioia, e io non posso fare a meno di sorridere anch'io.

Dopo poco, Tobias si precipita verso di noi, il viso illuminato dall'entusiasmo.

- Ma quindi Denise, domani può venire? Se può - arrossisce Tobias, imbarazzato per la sua stessa proposta, e il suo imbarazzo mi fa sorridere. In quel momento, sento una grande gioia nel sapere di aver trovato un vero amico, qualcuno con cui condividere avventure e risate.

Mentre i nostri padri chiacchierano animatamente di calcio, scopro che il padre di Tobias ha appena appeso gli scarpini al chiodo, dopo essere stato un calciatore della squadra più rinomata in Italia, la Juventus. Mio padre è un grandissimo tifoso di quella squadra, e la notizia suscita in lui un'espressione di orgoglio e ammirazione.

Il giorno dopo

- Buongiorno Tobias, Denise si trova in questa stanza - gli spiega mia madre, indicandogli la mia camera con un sorriso materno.

Sentendo dei rumori, mi sveglio e, con gli occhi ancora assonnati, trovo i grandi occhi di Tobias posati sul mio viso. La sua espressione è entusiasta e mi strappa un sorriso.

- Buongiorno, dormigliona! Guarda cosa ho portato! - esclama, mostrando il suo pallone della Juventus come se fosse un tesoro prezioso.

- Non so giocare, - ammetto dispiaciuta e un po' intimidita dall'idea di non saper fare nulla.

- Mh, potrei insegnarti! - propone Tobias, carico di energia e determinazione. La sua offerta risuona nelle mie orecchie come un'opportunità da non perdere.

- Davvero? - gli chiedo, piuttosto sorpresa dalla sua proposta. Mio padre pagherebbe oro perché il padre di Tobias gli insegnasse almeno a fare un passaggio.

- Vieni, non è mai troppo tardi - sorride Tobias, fiero di avermi convinta a provare.

- Mi preparo un attimo e arrivo! - rispondo ingenuamente, con un sorriso che cerca di nascondere la mia eccitazione, poi mi giro e mi dirigo verso la mia stanza. Mentre mi cambio, il cuore mi batte forte per l'anticipazione delle piccole lezioni di calcio che avremmo avuto insieme. È un'opportunità che non avrei voluto perdere, un momento speciale da condividere con un amico.

Dopo essermi sistemata, scendo le scale e trovo Tobias ad aspettarmi con un'espressione entusiasta. Una volta che siamo nel cortile, Tobias inizia a spiegarmi tutte le tecniche di base, dai passaggi ai tiri, e mi guida con pazienza. Con il suo aiuto, riesco persino a calciare il pallone in porta, un risultato che mi riempie di orgoglio e gioia. La sua determinazione e il suo entusiasmo sono contagiosi e mi fanno sentire come se potessi davvero imparare a giocare.

Dopo la nostra intensa sessione di allenamento, decidiamo di andare a casa sua a pranzo. Mentre ci dirigiamo verso la sua abitazione, non posso fare a meno di sentirmi grata di avere un amico come lui, qualcuno che condivide i miei interessi e mi incoraggia a provare cose nuove.

Arrivati a casa di Tobias, scopriamo che Sonia, sua madre, ci ha lasciato un pasto caldo in attesa, poiché era uscita poco prima del nostro arrivo. L'odore del cibo avvolge l'ambiente, e la vista del piatto fumante di pasta e lenticchie aumenta la mia fame.

- Piano piano imparerai - sorride Tobias, mentre soffiando sul cucchiaio di pasta e lenticchie bollente cerca di raffreddarla un po' prima di mangiarla. La sua voce è incoraggiante e mi fa sentire più sicura riguardo alle mie abilità calcistiche.

- Dal migliore - ammetto ridacchiando, mentre affondo il cucchiaio nel piatto e assaggio il primo boccone. La pasta è deliziosa e mi fa sentire come a casa.

- Puoi dirlo forte! - sorride lui, mentre mangia con gusto, visibilmente soddisfatto.

Tuttavia, mentre ci godiamo il nostro pranzo e le risate, la mia mente è colpita da un pensiero triste. - Oggi ci sono i funerali di mia nonna, - dico all'improvviso, e il mio viso si incupisce. L'ombra della tristezza si riflette nei miei occhi, e lascio il piatto ancora pieno, mentre un'atmosfera malinconica avvolge la stanza.

- Ehi, non piangere, lei ti vorrà per sempre bene - dice Tobias, cercando di sollevarmi il morale. Allunga il braccio e tocca delicatamente la mia mano, la sua pelle calda che si sovrappone alla mia, un gesto semplice ma carico di significato.

- Grazie, Tobias, mi stai migliorando le giornate - ammetto, sorridendo sinceramente nonostante il dolore che sento dentro. La sua presenza è come un raggio di sole che riesce a scaldare anche i momenti più bui. E mentre lui ricambia il mio sorriso, mi rendo conto di quanto sia importante avere qualcuno accanto che sa come farci sentire meglio. Soprattutto in momenti come questi.

Next To You - Tobias Del Piero.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora