10.

35 5 0
                                    

Mi rotolo nel letto, incapace di riprendere sonno.
Mi sento come una bambina la notte di Natale, in ansia di aprire i regali.
Ma la mia non è ansia, è adrenalina. Una roba pazzesca da cui non riesco a liberarmi.
So solo che mi fa stare bene, mi fa sentire viva. Ed è una sensazione che non ho quasi mai provato.
Ripercorro nella mente ogni dettaglio di questa serata. Sono stata bene. Charlie è un ragazzo gentile, premuroso, educato. E tanto, tanto carino.
Quella zazzera di capelli rossi, le lentiggini e gli occhi verdi. Mi ha trattato come ogni ragazza dovrebbe essere trattata.
Mi sono sentita fortunata dal primo all'ultimo istante. E quando ho varcato la porta di casa, ho tirato un enorme sospiro, sorridendo come una scema.
È triste che io stia provando tutto ciò a soli diciotto anni. Dovrei già sapere come ci si sente ad uscire con un ragazzo. E invece è stata una prima volta.
Ho improvvisamente voglia di raccontarlo ad Amanda, e mi ripeto che domani dovrò farlo. Non posso tenerle nascosta una cosa cosi, se lo venisse a sapere ne soffrirebbe, e io non voglio che accada.
Ma il pensiero di Amanda mi ricollega a Peter. E non ho voglia di pensare a lui stasera. È uscito con la mia migliore amica, ed io devo dimenticarlo. Devo cancellarlo dalla mia mente nella maniera più assoluta.

Dopo aver girato nuovamente fianco, sbuffo contrariata.
Osservo il soffitto e ascolto il silenzio della casa.
Persino il russare profondo di William questa sera è assente.
Mi decido ad allungarmi sul comodino, afferrare il telefono e scorrere lo schermo col dito, restando sotto le coperte.
Apro la chat di Amanda e le scrivo un sms.
" Sei a casa? "
E' quasi mezzanotte. Non so che tipo di appuntamento abbiano avuto. E se fossero andati fino in fondo?
Mi si stringe lo stomaco, mentre aspetto una risposta.
Poi compaiono i tre puntini, segnale che sta scrivendo, e il mio cuore ha un sussulto.
" Sono appena rientrata. Non vedo l'ora di raccontarti tutto! "
Resto a guardare la sua risposta per qualche secondo.
Mi pizzicano gli occhi, e lentamente quell'entusiasmo di poco fa, scivola via, lasciandomi addosso la solita tristezza.
" Anch'io ho da raccontarti una cosa. " le scrivo, cercando di cacciare indietro le lacrime. Sarà andata molto bene, perché in caso contrario, sono sicura che me l'avrebbe detto.
" Devo preoccuparmi? "
" Ma no, figurati. Anzi, sono sicura che salterai dalla gioia quando te lo dirò! "
" Oddio. Di cosa si tratta? Hai vinto un viaggio in Alaska? "
" Non si vincono i viaggi, Amanda. "
" Ma come no! Nei grattaevinci, o sul retro di qualche confezione fortunata di patatine! "
" Sei proprio scema. Ti dirò domani, ora andiamo a dormire. "
Nonostante tutto, riesce a strapparmi un sorriso. Quantomeno questa storia di Peter non le farà dimenticare la nostra amicizia.
" Come se fosse facile. Sono troppo felice anche solo per mettermi il pigiama. "
Già. È andata fin troppo bene.
Non le chiedo altro, le auguro la buonanotte e poggio il telefono sul comodino.
Mi rimetto comoda, accucciata sul mio lato preferito, pronta a sprofondare nei miei pensieri più tristi, quando il telefono si illumina, avvisandomi di un sms.
Amanda è davvero su di giri. Lo riafferro, pronta a rimproverarla e a dirle di provare a rilassarsi. Ma non è lei. E il nome del mittente sullo schermo, mi fa mancare diversi battiti.
È Charlie. Ci siamo lasciati un'ora fa. Cosa vorrà mai dirmi?
" Mi è piaciuto stare con te questa sera. Non vedo l'ora di poter ballare  un'altra canzone con te. Di mangiare patatine e di fare la salsa rosa con il ketchup e la maionese. Voglio rivederti al più presto, Winter.
Buonanotte. "

Affondo la testa nel cucino e trattengo un urletto. Dio mio, che patetica.
Mi prenderei volentieri a sberle per darmi una svegliata.
Cosa faccio? Cosa rispondo?
Resto a fissare la pagina bianca dell'sms pensando a cosa scrivere.
Vorrei sembrare entusiasta, ma neanche in maniera eccessiva.
Come ha fatto lui, equilibrato, ma diretto. Senza troppi giri di parole.
Non posso scrivergli ' Si, evvai! Ci rivediamo! Quando? ' e neanche ' Okay, a presto '.
Sospiro appena, cercando una via di mezzo tra le due cose. " Sono stata bene anch'io. Però la prossima volta balliamo in mezzo ad una folla, cosi nessuno è costretto a vedere la mia pessima perfomance. Questo privilegio lo concedo a te soltanto. :) Ci rivediamo presto, come promesso! Buonanotte, Charlie. "
Si. È perfetto. Giusto, equilibrato e diretto.
Spengo la connessione internet al telefono, perché altrimenti domattina sarà dura alzarmi, e mi riposiziono a letto, questa volta cercando seriamente di riaddormentarmi.

Come le notti in AlaskaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora