6. Lost in the labyrinth of my mind

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Dayane

Le luci dell'alba si riflettono nel mare calmo, confondendosi in un gioco di colori, che unisce il cielo e la terra.

La Ferrari di Garrett taglia a tutta velocità la grande autostrada a tre corsie, costernata da palme e alberi che ci fanno ombra, offuscando i flebili raggi del sol levante.

«Non c'è bisogno che vai così veloce, non sto male sul serio.»

Garrett rallenta, e il suo sguardo vigile si poggia sul mio corpo.

«Mi spieghi cosa è successo, Dayane? L'attimo prima stavi male e quello dopo mi dici di andare piano perché non è successo nulla?»

«Possiamo fermarci?»

Garrett annuisce e prende la prima uscita dell'autostrada. In strada per fortuna non c'è quasi nessuno, solo i pochi commercianti della zona che stanno andando ad aprire le loro attività, ma qui negli Hamptons la vita cittadina è molto meno frenetica rispetto alla caoticissima New York.

La spiaggia è completamente deserta, così Garrett accosta la sua vettura parallelamente al lungomare, dove ci dirigiamo una volta scesi dall'auto.

Lui conosce bene la zona e mi fa strada verso la spiaggia senza fare tantissime domande.

«Qui ti piace?» mormora guardando verso il mare, così scavalco la recinzione che separa la strada dalla spiaggia e corro verso la battigia.

«Lo prendo come un sì.» Aggiunge lui, che mi raggiunge dopo qualche istante.

So che normalmente avrebbe fatto qualche battuta sulla grande differenza di età che abbiamo, e la sua mancanza di agilità, ma oggi non è il caso, perché percepisce pienamente la mia distanza.

«È lei, Garrett?» guardo il mare con gli occhi lucidi, senza avere la consapevolezza di riuscire a guardarlo negli occhi.

«Sì, era lei.»

7 mesi prima
14 Dicembre 2023

Il calore che emana il caminetto riscalda i nostri corpi nudi, distesi sul tappeto e coperti soltanto dalle lenzuola in raso, che abbiamo strappato dal letto prima di rinchiuderci nell'appartamento privato di Garrett, all'ultimo piano della sua dimora.

Il calore che emana il caminetto riscalda i nostri corpi nudi, distesi sul tappeto e coperti soltanto dalle lenzuola in raso, che abbiamo strappato dal letto prima di rinchiuderci nell'appartamento privato di Garrett, all'ultimo piano della sua di...

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«E se arrivassero le ragazze?» mormoro mentre le sue dita accarezzano lentamente la mia schiena nuda.

«Non torneranno prima delle otto, stai tranquilla, conosco bene i loro orari.»

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